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Volenti o nolenti, lo si può considerare forse l'unico colossal degli anni '90. La storia è avvincente, e anche la lunga agonia vissuta dalla nave e dai suoi passeggeri subito dopo lo scontro con l'iceberg, appassiona e rattrista. Riesce nell'intento di evidenziare il divario e l'inequità sociale che intercorre tra ricchi e poveri, con i primi che vengono salvati a dispetto dei secondi; o ancora, resta impressa la scena dell'orchestra che continua a suonare malgrado la nave stia affondando.
La voce potente di Celine Dion ben si presta da sottofondo all'imminente sciagura, mentre eccessivi sono gli effetti speciali computerizzati con i quali vengono ritratti gli scenari relativi all'oceano aperto sul quale la nave viaggiava verso il proprio tragico destino. Per quanto concerne gli attori protagonisti invece, questo film resta forse l'unico degno di nota della loro carriera, o almeno, nel caso di Di caprio, egli non è riuscito a disfarsi del ruolo di tenero belloccio nonostante i vari film successivi a questo, con tanto di barba e chili in più.
Un film che ha caratterizzato comunque una generazione, al pari dei film di oggi ispirati ai libri di Federico Moccia.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
