enzo70
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giovedì 2 ottobre 2014
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da evitare accuratamente
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Sulla scia di Scary Movie, uno degli ultimi direi, comic movie è un film demenziale con un cast spaziale. Gag su gag, ma alla fine ridere diventa difficile, un senso, comunque, va dato, anche alla comicità. Alla fine, ma direi addirittura, prevale la noia, gli episodi sembrano uno zelig da ricchi, più cabaret che film, la qualità degli attori va a farsi friggere di fronte alla prevalenza del nulla. Richard Gere, Uma Thurman, Naomi Watts e company non riescono a modificare le sorti di un film pensato per il mercato di cassetta, ma del tutto fuori luogo. Gli episodi che si susseguono e l’assoluta assenza di omogeneità rendono solo maggiore la rabbia per aver perso il tempo per vedere questo film.
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Sulla scia di Scary Movie, uno degli ultimi direi, comic movie è un film demenziale con un cast spaziale. Gag su gag, ma alla fine ridere diventa difficile, un senso, comunque, va dato, anche alla comicità. Alla fine, ma direi addirittura, prevale la noia, gli episodi sembrano uno zelig da ricchi, più cabaret che film, la qualità degli attori va a farsi friggere di fronte alla prevalenza del nulla. Richard Gere, Uma Thurman, Naomi Watts e company non riescono a modificare le sorti di un film pensato per il mercato di cassetta, ma del tutto fuori luogo. Gli episodi che si susseguono e l’assoluta assenza di omogeneità rendono solo maggiore la rabbia per aver perso il tempo per vedere questo film.
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ultimoboyscout
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giovedì 30 gennaio 2014
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cast all-star non sempre ben sfruttato.
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Film che rappresenta la nuova frontiera del politicamente scorretto, una commedia a episodi, che ha come unico filo conduttore un produttore cinematografico alla canna del gas, terribilmente demenziale utile per capire quanto in la possa spingersi il cinema di genere made in USA, pellicola totalmente anarchica dominata dal non sense e dalla trivialità che alterna momenti divertenti di grandiosa creatività al riciclo inutile di parodie insignificanti. Questo è per dare un quadro generale di cosa stiamo parlando. Film che ha diversi registi (forse anche per questo paga cali di tensione e di ritmo) ma due soli padri, i fratelli Farrelly (e non potrebbe essere altrimenti), che annovera superstar assolute, ha larghissime vedute e un senso dell'umorismo discutibile per certi versi ma certamente spregiudicato.
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Film che rappresenta la nuova frontiera del politicamente scorretto, una commedia a episodi, che ha come unico filo conduttore un produttore cinematografico alla canna del gas, terribilmente demenziale utile per capire quanto in la possa spingersi il cinema di genere made in USA, pellicola totalmente anarchica dominata dal non sense e dalla trivialità che alterna momenti divertenti di grandiosa creatività al riciclo inutile di parodie insignificanti. Questo è per dare un quadro generale di cosa stiamo parlando. Film che ha diversi registi (forse anche per questo paga cali di tensione e di ritmo) ma due soli padri, i fratelli Farrelly (e non potrebbe essere altrimenti), che annovera superstar assolute, ha larghissime vedute e un senso dell'umorismo discutibile per certi versi ma certamente spregiudicato. Uno spreco di talenti è la prima cosa che viene da pensare perchè non concepibile un cast del genere per un film del genere, così volgare, vile a volte spregevole e riprorevole, con un montaggio del tutto casuale ma che alla fine, nonostante tutto, funziona. Si perchè ci sono un paio di episodi che sono, nella loro stupidità, del tutto esilaranti, quello di apertura con Jackman e la Winslet e soprattutto quello riuscitissimo con Halle Berry. Parliamo di demenza allo stato puro e di cinema da non incoraggiare, ma i Farrelly, assieme agli altri registi coinvolti, hanno saputo tirar fuori tutta la loro irriverenza che gioca coi luoghi comuni, qualche battuta geniale e tantissimo coraggio, strappando risate vere (a volte anche solo per incredulità...) in più di un'occasione. Cinema becero e pecoreccio, detto e ripetuto, ma quando mai si riavrà l'occasione di vedere tutte assieme nello stesso film oltre 20 star hollywoodiane? Questo, a onor del vero e del merito, va ammesso.
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jixeurij
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lunedì 16 settembre 2013
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la mia opinione su comic movie, anzi, movie 43
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Preciso subito un particolare: preferirei in questa recensione chiamare il film "Movie 43", cioè il titolo originale americano, non Comic Movie che si potrebbe associare alla serie demenziale nata dopo Scary Movie perchè penso che questo film non abbia niente in comune con quella saga (che ho sempre considerato pessima)
Partendo dalla sceneggiatura, sorgono già le prime differenze: mentre nella serie parallela la esile trama viene riempita di gag insensate (mi riferisco particolarmente a 3ciento e Epic Movie) qui il pretesto è utile per lanciare degli episodi di registi diversi, che sfociano in un'opera unica, che però sa di essere un film di poco conto, come dice l'uomo che cerca di vendere la sceneggiatura all'inizio del film: <<Ho un'idea geniale per un film con dei significati, ma anche commerciale>>, riferendosi indirettamente alla pellicola stretta.
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Preciso subito un particolare: preferirei in questa recensione chiamare il film "Movie 43", cioè il titolo originale americano, non Comic Movie che si potrebbe associare alla serie demenziale nata dopo Scary Movie perchè penso che questo film non abbia niente in comune con quella saga (che ho sempre considerato pessima)
Partendo dalla sceneggiatura, sorgono già le prime differenze: mentre nella serie parallela la esile trama viene riempita di gag insensate (mi riferisco particolarmente a 3ciento e Epic Movie) qui il pretesto è utile per lanciare degli episodi di registi diversi, che sfociano in un'opera unica, che però sa di essere un film di poco conto, come dice l'uomo che cerca di vendere la sceneggiatura all'inizio del film: <<Ho un'idea geniale per un film con dei significati, ma anche commerciale>>, riferendosi indirettamente alla pellicola stretta.
Questo dice tutto; il film ha un'ideologia ben costruita e dei valori morali espressi in modo originale, ma il problema sta nelle metafore.
Tentando di ampliare la parte "commerciale" del film i registi si spingono troppo oltre: non nel grottesco, ma nella stupidità; alcuni episodi in particolare come l'ultimo del gatto o quello di un uomo alle prese con le strane voglie di una donna risultano stomachevoli e inutili, se non ci fossero stati il film sarebbe sicuramente risultato migliore.
E mi dispiace profondamente che un'idea originale come quella di questo film sia andata sprecata, forse non sarebbe stato un capolavoro, ma almeno un film più che accettabile grazie al grande cast a disposizione.
Uno dei suoi punti di forza sta però nel mostrare situazioni fortemente politicamente scorrette, puntando ad un humor nero che non viene molto spesso mostrato sul grande schermo .
D'altro canto sfocia troppo spesso in situazioni inutilmente volgari e gratuite, che invece di strappare un sorriso hanno il risultato opposto.
Cercando di mirare allo spettatore medio che va al cinema per ridere, il film cerca di provocare una risata sporca e banale, in cui altri centinaia di film si sono lanciati e hanno fallito: prima di girare un film simile i registi avrebbero dovuto riflettere su tutti gli errori compiuti dai film demenziali degli ultimi anni; riuscendo così ad evitarli e realizzare davvero qualcosa di innovativo che avrebbe unito una buona messa in scena a un'ideologia ben ideata, sfruttando in modo diverso le riflessioni sul conformismo, sul passaggio da ragazzi ad adulti, su come forse la tecnologia sta avanzando e l'intelletto umano sta regredendo nonchè un pensiero sullo stesso cinema e la sua trasformazione nei tempi moderni.
Deludente.
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