jimmi
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mercoledì 2 maggio 2007
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bello, ma non quanto il secondo
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Sam Raimi costruisce un film visivamente spettacolare, con effetti speciali mai visti finora (da notare la fantastica nascita di Sandman) e con un ironia sicuramente più marcata rispetto ai precedenti episodi. Il film però non da quella sensazione di soddisfazione all'uscita del cinema che era invece ben presente dopo aver visto i precedenti episodi (in particolare il secondo). I motivi? Sicuramente la presenza di troppi personaggi che sono molto spesso ridotti a personaggi addirittura secondari, quasi comparse: l'uomo sabbia infatti è poco trattato, per non parlare di venom (uno dei nemici principali di spider-man) che compare solamente nell'ultima mezz'ora del film! Poi, secondo me, Sam Raimi avrebbe dovuto affrontare in tutt'altro modo la malvagità di spider-man (che in alcuni momenti fa davvero ridere) e Tobey Maguire avrebbe dovuto essere più espressivo nel rappresentare il suo spider-man.
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Sam Raimi costruisce un film visivamente spettacolare, con effetti speciali mai visti finora (da notare la fantastica nascita di Sandman) e con un ironia sicuramente più marcata rispetto ai precedenti episodi. Il film però non da quella sensazione di soddisfazione all'uscita del cinema che era invece ben presente dopo aver visto i precedenti episodi (in particolare il secondo). I motivi? Sicuramente la presenza di troppi personaggi che sono molto spesso ridotti a personaggi addirittura secondari, quasi comparse: l'uomo sabbia infatti è poco trattato, per non parlare di venom (uno dei nemici principali di spider-man) che compare solamente nell'ultima mezz'ora del film! Poi, secondo me, Sam Raimi avrebbe dovuto affrontare in tutt'altro modo la malvagità di spider-man (che in alcuni momenti fa davvero ridere) e Tobey Maguire avrebbe dovuto essere più espressivo nel rappresentare il suo spider-man. Per il resto, il film regala momenti di pura gioia visiva e forti emozioni, grazie ad una meravigliosa parte finale e scene che entreranno di diritto nella storia del cinema.
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marco
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giovedì 10 maggio 2007
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pasticiaccio vuoto
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Che questo Spiderman 3 soffra di manie di grandezza, anzi di vero e proprio gigantismo lo si capisce fin dai titoli di testa. La carne al fuoco a disposizione è tanta, tantissima, decisamente troppa, anche se almeno nella prima parte Raimi sembra in grado di gestire una situazione non facile o quanto meno di limitare i danni. Pura illusione però. Perchè ben presto la voglia di eccedere prende il sopravvento e con essa sopraggiunge la confusione. La sceneggiatura che con il suo equilibrio tra azione, introspezione e problematizzazione di certi temi era stata il punto di forza soprattutto del secondo qui episodio è in questo brodo un colabrodo, diseguale e torrenziale. La caratterizzazione dei personaggi è ridotta ai minimi termini, se non in alcuni casi (vedi Gwen Stacy) completamente assente.
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Che questo Spiderman 3 soffra di manie di grandezza, anzi di vero e proprio gigantismo lo si capisce fin dai titoli di testa. La carne al fuoco a disposizione è tanta, tantissima, decisamente troppa, anche se almeno nella prima parte Raimi sembra in grado di gestire una situazione non facile o quanto meno di limitare i danni. Pura illusione però. Perchè ben presto la voglia di eccedere prende il sopravvento e con essa sopraggiunge la confusione. La sceneggiatura che con il suo equilibrio tra azione, introspezione e problematizzazione di certi temi era stata il punto di forza soprattutto del secondo qui episodio è in questo brodo un colabrodo, diseguale e torrenziale. La caratterizzazione dei personaggi è ridotta ai minimi termini, se non in alcuni casi (vedi Gwen Stacy) completamente assente. E l'accumulo di villain risulta fine a sè stesso, si cerca di strizzare l'occhio ai fan del fumetto facendo apparire quasi a casaccio personaggi celebri della saga, ma che sono ridotti semplicemente a macchiette. Si accumulano scene d'azione su scene d'azione, spettacolari quanto si vuole (bella forza è il film più costoso della storia) ma che alla fine disorientano, quando non annoiano. Qualche buona intuizione qua e là la si trova, ma la sensazione è quella di assistere a qualcosa realizzato in modo svogliato e superficiale; le prove degli attori ne sono la riprova, soprattutto Maguire con il suo ciufetto ribelle da bad-Spidey a tratti indisponente, come quando nel cercare di dar vita al lato più arrogante di Peter Parker scade in un'imitazione (chissà quanto voluta) del peggior Tom Cruise (sic!). Non un passo, ma decisamente una passeggiata indietro per la saga dell'uomo ragno.
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xel'lotath
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lunedì 4 giugno 2007
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deludente conclusione
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Stavolta no, stavolta Sam Raimi ha toppato, mancando clamorosamente il bersaglio.
Dopo i primi due ottimi capitoli il regista decide di strafare con questo (ultimo?) film.
3 cattivi (Goblin, Venom e Sandman) sono decisamente troppi da gestire in un unico film, alla fine tutti i personaggi sono sfumati, le loro motivazioni e personalità poco approfonditi e il tutto ha il sapore di un minestrone nel quale sono stati messi troppi ingredienti.
Oltretutto il film sacrifica troppo della trama del fumetto per adattarlo, vabbé che è un "adattamento" ma ciò non significa "spappolamento", così ci troviamo una Gwen Stacy ridotta a macchietta tipo Paris Hilton, un Sandman come personaggio appena abbozzato "vittima della sorte", un Goblin amico-nemico di Peter Parker che alla fine viene redento da un improbabile intervento del maggiordomo e last but not least il conflitto tra Venom/Peter ridotto a qualche assurda passeggiata tra le strade di New York nelle quali il nostro tenta penosamente di entrare nella parte dello stronzo in giacca nera e atteggiamenti arroganti.
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Stavolta no, stavolta Sam Raimi ha toppato, mancando clamorosamente il bersaglio.
Dopo i primi due ottimi capitoli il regista decide di strafare con questo (ultimo?) film.
3 cattivi (Goblin, Venom e Sandman) sono decisamente troppi da gestire in un unico film, alla fine tutti i personaggi sono sfumati, le loro motivazioni e personalità poco approfonditi e il tutto ha il sapore di un minestrone nel quale sono stati messi troppi ingredienti.
Oltretutto il film sacrifica troppo della trama del fumetto per adattarlo, vabbé che è un "adattamento" ma ciò non significa "spappolamento", così ci troviamo una Gwen Stacy ridotta a macchietta tipo Paris Hilton, un Sandman come personaggio appena abbozzato "vittima della sorte", un Goblin amico-nemico di Peter Parker che alla fine viene redento da un improbabile intervento del maggiordomo e last but not least il conflitto tra Venom/Peter ridotto a qualche assurda passeggiata tra le strade di New York nelle quali il nostro tenta penosamente di entrare nella parte dello stronzo in giacca nera e atteggiamenti arroganti.
Gli attori e il film hanno grandi difetti, questo però non sfiora gli strabilianti effetti speciali, eccellenti le scene d'azione e i vari combattimenti ma questo stavolta non è bastato.
Oltre a dover subire la voce narrante che propina moralismi e pillole di saggezza si devono subire le "recitazioni" degli attori.
Tobey Maguire raggiunge vette inesplorate di inespressività, praticamente per tutto il film ha la stessa identica faccia, che rida o pianga, sempre la stessa. MJ si salva almeno in parte, mentre gli altri attori non hanno nemmeno la possibilità di "farsi valere" in quanto volendo il film amalgamare troppe cose è chiaro che ad essere sacrificati sono proprio i profili dei personaggi, le loro motivazioni, la loro personalità.
Tutta la struttura è tenuta insieme con l'attack ma scricchiola vistosamente, non bastano le quasi due ore e mezzo di durata per far andare tutti i tasselli al proprio posto e alla fine è inevitabile un senso di incompletezza, di amaro in bocca.
Stavolta non è andata, stavolta essere il film più costoso della storia non è stato sufficiente.
2 stelle e 1/2 al film e 5 stelle agli effetti speciali.
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[+] il film di spiderman 3 si è concluso male!!!!!!!
(di elison_96)
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the :spiderman:
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sabato 28 aprile 2007
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roma,anteprima mondiale...
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La proiezione inizia con dei titoli di testa che fanno sfoggio di effetti speciali e che offrono anche il "riassunto delle puntate precedenti" tramite alcuni flash tratti dai primi due capitoli della saga, dopodiché non ci vuole molto per entrare nel vivo della storia.
Come tutti i giornali hanno scritto, il tema principale è la Vendetta (o il Perdono, come dice Sam Raimi, ma sono due facce della stessa medaglia). Tutti i personaggi sono mossi da questo sentimento che risulta essere il filo conduttore di tutta la storia, riuscendo a intrecciare le vicende di ben tre (o quattro?) cattivi: Goblin Junior, l'Uomo Sabbia e Venom, ma senza dimenticare lo stesso Spiderman.
Il film ha certamente il suo punto di forza nelle irresistibili scene d'azione e mostra i muscoli quando intervengono gli effetti speciali.
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La proiezione inizia con dei titoli di testa che fanno sfoggio di effetti speciali e che offrono anche il "riassunto delle puntate precedenti" tramite alcuni flash tratti dai primi due capitoli della saga, dopodiché non ci vuole molto per entrare nel vivo della storia.
Come tutti i giornali hanno scritto, il tema principale è la Vendetta (o il Perdono, come dice Sam Raimi, ma sono due facce della stessa medaglia). Tutti i personaggi sono mossi da questo sentimento che risulta essere il filo conduttore di tutta la storia, riuscendo a intrecciare le vicende di ben tre (o quattro?) cattivi: Goblin Junior, l'Uomo Sabbia e Venom, ma senza dimenticare lo stesso Spiderman.
Il film ha certamente il suo punto di forza nelle irresistibili scene d'azione e mostra i muscoli quando intervengono gli effetti speciali. In particolare le scene più catastrofiche sembrano segnare un nuovo traguardo dell'animazione digitale (cose davvero mai viste prima), ma una scena su tutte è degna di essere ricordata: la nascita dell'Uomo Sabbia. Roba da rimanere a bocca aperta, credetemi!
In tutto questo non manca l'ironia che aveva già caratterizzato Spiderman 1 e 2. In particolare un paio di scene (quella al ristorante francese e quella di Peter Parker che si "pavoneggia") hanno strappato sonore risate alla sala, ma non vi dico di più...
Insomma il film scorre ben bilanciato tra momenti d'azione e momenti più intimi con la storia d'amore tra Peter e Mary Jane, tutto condito con sprazzi di ironia. Tutto bene quindi? Bhè, qualche difettuccio si può trovare. Qualche scivolone stilistico c'è (tipo un'immancabile e gratuita bandiera americana full screen), ma più che altro Sam Raimi mette tanta carne al fuoco con la presenza di tanti personaggi e alla fine si ha l'impressione che la conclusione di tutto sia un po' forzata; lo stesso tema della Vendetta e del Perdono sembra più un espediente per tenere insieme l'intreccio (e in questo riesce perfettamente), che non la vera anima del film, ma dopo tutto sarebbe fuori luogo chiedere ad un film tratto da fumetto di risolvere davvero un tema così difficile e "scottante".
In conclusione Spiderman 3 è un film molto spettacolare con momenti di vera gioia per gli occhi, ma anche intelligente. Secondo me è un film che non delude le aspettative.
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darjus
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giovedì 10 maggio 2007
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raimi decide di strafare e rovina tutto
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No. Non ci siamo ed è un peccato. Raimi decide di provarci e si gioca tutto, con un «fanta-kolossal» da 250 milioni di dollari che conquista il pubblico ma delude la critica. E il sottoscritto. L’occasione, sciupata, era assai ghiotta: fondere l’avventura mirabolante a profonde riflessioni sull’animo umano e ad una storia parallela di passioni eterne, vendette, amori ritrovati e perduti, responsabilità pesanti come macigni, verità rivelate, battaglie, sconfitte, scelte cruciali e trionfi. Invece Raimi rovina tutto perché, non fidandosi dell’intelligenza di chi guarda, mostra e fa dire troppo, banalizzando i momenti di pathos e steccando in quelli di distensione. Così rimane solo tanta roboante e deflagrante action.
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No. Non ci siamo ed è un peccato. Raimi decide di provarci e si gioca tutto, con un «fanta-kolossal» da 250 milioni di dollari che conquista il pubblico ma delude la critica. E il sottoscritto. L’occasione, sciupata, era assai ghiotta: fondere l’avventura mirabolante a profonde riflessioni sull’animo umano e ad una storia parallela di passioni eterne, vendette, amori ritrovati e perduti, responsabilità pesanti come macigni, verità rivelate, battaglie, sconfitte, scelte cruciali e trionfi. Invece Raimi rovina tutto perché, non fidandosi dell’intelligenza di chi guarda, mostra e fa dire troppo, banalizzando i momenti di pathos e steccando in quelli di distensione. Così rimane solo tanta roboante e deflagrante action. E il fanta-mèlo-d’azione diventa una stucchevole avventura sentimentale. Mentre le metafore, a carattere etico o politico, celate dietro colori simbolici e discorsi su eroismo, saggezza e perdono sono troppo banali per essere accettate. Infine, una doverosa annotazione: il fatto che oggetti e persone precipitino sempre al rallentatore per essere salvati da Spider-Man è portata troppo al parossismo e la cosa diviene talmente fasulla da risultare grottesca: basta, anche la gravità ha un suo limite. Seconda doverosa annotazione: perché non spiegare adeguatamente che cos’è la sostanza nera che arriva dallo spazio (?) e si appiccica sulla tuta di Spider-Man? Per quanto irrilevante, trattasi di mancanza grave che lascia un buco nella sceneggiatura. **
http://lemierecensioni.blog.tiscali.it/
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catvllvs
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venerdì 31 agosto 2007
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bellissimo!
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ero stanco di eroi perfetti e invincibili!!!in questo film spidey prova un sentimento molto umano quale..la vendetta!ed essa lo consuma a tal punto che quasi perde se stesso...cosa c'è di meglio che questo?avere una completa analisi introspettiva del personaggio!sapere le sue paure,le sue angoscie...condividerle con chi ci emoziona e poi sorridere se vince e piangere se perde!!!solo stan lee poteva creare un super eroe con super problemi che ha cambiato il mondo dei comics per la sua unicità...qual'è?l'essere semplicemente una persona come le altre..con problemi e afflizioni con una marcia inpiù ovviamente che però quasi sempre al posto di avvantaggiarlo lo fa solo soffrire!!! spiderman 3,GRAN FILM!!!
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francesco
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sabato 19 maggio 2007
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qualcuno ha letto il fumetto?
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A chi ha veramente letto (e non dico una volta) e si è appassionato al fumetto o magari ha anche guardato il cartone animato da piccolo( quello che la sigla faceva: Spider man tu sei l'uomo ragno, Spider man tu voli lassù) non può piacere questo libero adattamento. Una cosa oscena il balletto e il comportamento di peter parker quando l'alieno si è impossesato di lui. L'alieno ti fa aumentare l'aggressività mica ti fa diventare scemo!! Ma poi avete presente Peter Parker? come può Toby mc guire interpretarlo bene? Peter è un ragazzo con qualche problema nella vita reale, mica uno sfigato! Vogliamo Parlare di M.J.? no comment. Comunque se nel complesso questa miscela nel primo episodio era stata amalgamata con un discreto successo traendone un film tutto sommato godibile anche per i fan del fumetto, questo terzo episodio risulta un americanata pazzesca (e ve lo dice uno che se un americanata è fatta bene gli piace).
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A chi ha veramente letto (e non dico una volta) e si è appassionato al fumetto o magari ha anche guardato il cartone animato da piccolo( quello che la sigla faceva: Spider man tu sei l'uomo ragno, Spider man tu voli lassù) non può piacere questo libero adattamento. Una cosa oscena il balletto e il comportamento di peter parker quando l'alieno si è impossesato di lui. L'alieno ti fa aumentare l'aggressività mica ti fa diventare scemo!! Ma poi avete presente Peter Parker? come può Toby mc guire interpretarlo bene? Peter è un ragazzo con qualche problema nella vita reale, mica uno sfigato! Vogliamo Parlare di M.J.? no comment. Comunque se nel complesso questa miscela nel primo episodio era stata amalgamata con un discreto successo traendone un film tutto sommato godibile anche per i fan del fumetto, questo terzo episodio risulta un americanata pazzesca (e ve lo dice uno che se un americanata è fatta bene gli piace). Nei sequel, un pò come è capitato in pirati dei caraibi ultimamente, c'è la nuova tendenza di prendere tutto quello che aveva dato successo al primo episodio portandolo a livelli esponenziali. Il risultato può anche piacere se non si attiva un minimo di senso critico, ma dopo un pò stucca, non si può certo dire che sia un capolavoro come lo è stato il primo.
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[+] spiderman3
(di paolo)
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piernelweb
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sabato 27 ottobre 2007
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solo per teenagers
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Arrivata al terzo capitolo la saga dell'"arrampicamuri" comincia a scricchiolare in maniera preoccupante nonostante il conforto di budget stratosferici e di incassi sempre più da capogiro. Raimi che ben aveva diretto i primi due film (in particolare il secondo) zavorra la sceneggiatura con il pesante fardello di una crisi esistenziale da troppo successo per il giovane Peter Parker senza trarne nessun beneficio: infatti il conflitto interiore del protagonista (interpretato da un sempre più insopportabile Tobey Maguire) è schematico e superficiale, reiterato inutilmente al punto da far rimpiangere la lettura del fumetto Marvel. Anche tutti gli altri nuovi personaggi non convincono: nè lo spettacolare Sandman nè il subdolo Venom.
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Arrivata al terzo capitolo la saga dell'"arrampicamuri" comincia a scricchiolare in maniera preoccupante nonostante il conforto di budget stratosferici e di incassi sempre più da capogiro. Raimi che ben aveva diretto i primi due film (in particolare il secondo) zavorra la sceneggiatura con il pesante fardello di una crisi esistenziale da troppo successo per il giovane Peter Parker senza trarne nessun beneficio: infatti il conflitto interiore del protagonista (interpretato da un sempre più insopportabile Tobey Maguire) è schematico e superficiale, reiterato inutilmente al punto da far rimpiangere la lettura del fumetto Marvel. Anche tutti gli altri nuovi personaggi non convincono: nè lo spettacolare Sandman nè il subdolo Venom. Le cose migliori si vedono quando Spiderman, posseduto da Venom, mostra il suo lato oscuro scrollandosi momentaneamente di dosso l'aura dell'eroe senza macchia tutto buoni sentimenti. Anche sul piano prettamente tecnico, non ci sono sequenze digitali degne di nota o comunque non già viste. Raimi insomma sembra anestetizzato dal successo della serie e dai suoi milionari guadagni, staremo a vedere se ritroverà l'ispirazione per dirigere al suo pari le nuove imminenti avventure del più amato tra tutti i supereroi.
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(di marvelman)
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dragonia
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venerdì 10 febbraio 2012
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opera colossale
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Arrivato all'ultimo capitolo della trilogia, Sam Raimi cambia completamente strada. Infatti, questo terzo episodio della saga dell'Uomo Ragno appare fin da subito agli antipodi dei precedenti due film: da spensierato e colorato a dark e (quasi) spaventoso. Spider Man 3 si distingue dai primi due lungometraggi, sempre firmati Raimi, e riesce a convincere (più o meno) al 100% grazie a un diverso approccio, non più così scanzonato e fastidiosamente bambinesco, ma più serio e adulto. A questo si aggiunge anche un nemico diverso dal Goblin o da Doc Oc, un nemico che, fino allo scontro finale, non si combatte fisicamente, ma psicologicamente; in un certo senso, tutti i personaggi devono affrontare lo stesso difficile dilemma, se cedere alla propria parte negativa (o, nel caso dell'Uomo Sabbia, affrontare le conseguenze che l'influsso della propria parte negativa comporta) o respingerla per restare chi si è sempre stati.
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Arrivato all'ultimo capitolo della trilogia, Sam Raimi cambia completamente strada. Infatti, questo terzo episodio della saga dell'Uomo Ragno appare fin da subito agli antipodi dei precedenti due film: da spensierato e colorato a dark e (quasi) spaventoso. Spider Man 3 si distingue dai primi due lungometraggi, sempre firmati Raimi, e riesce a convincere (più o meno) al 100% grazie a un diverso approccio, non più così scanzonato e fastidiosamente bambinesco, ma più serio e adulto. A questo si aggiunge anche un nemico diverso dal Goblin o da Doc Oc, un nemico che, fino allo scontro finale, non si combatte fisicamente, ma psicologicamente; in un certo senso, tutti i personaggi devono affrontare lo stesso difficile dilemma, se cedere alla propria parte negativa (o, nel caso dell'Uomo Sabbia, affrontare le conseguenze che l'influsso della propria parte negativa comporta) o respingerla per restare chi si è sempre stati. Nell'affrontare una tale tematica, il film è semplicemente fenomenale, illustrando i singoli personaggi (anche se non tutti) in un percorso di maturazione, e lo fa servendosi di atmosfere cupe e, a tratti, quasi da horror. L'azione non manca, ed è più presente che nei film precedenti ed iperspettacolare, con effetti speciali grandiosi. Anche le interpretazioni sono al di sopra della media, anche quella di Maguire, malvagio in modo inquietante, anche se in certe situazioni sorride un po' troppo... L'unico aspetto di questo enorme baraccone che mi ha lasciato con un sopracciglio lievemente inarcato è il poco spazio lasciato al "villain" Eddie Brock nelle vesti di Venom, penalizzato da un doppiaggio alquanto scadente, ma per il resto, Raimi, insieme a una sceneggiatura scritta a sei mani col fratello Ivan e ad Alvin Sargent, riesce incredibilmente a farci entrare tutto alla perfezione, tanto che sulla piccola nota dolente di cui ho appena parlato si può sorvolare con estrema facilità: infatti, tutti i personaggi nuovi funzionano e le loro vicende regalano un caleidoscopio di emozioni (la storia dell'Uomo Sabbia fa quasi piangere). Un'opera colossale.
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fradami
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mercoledì 6 giugno 2007
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spiderman 3: la peripezia
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il terzo lungometraggio di Spiderman, presenta una struttura drammaturgica, più complessa rispetto ai primi due capitoli. Sin dall'inizio, come nel secondo lungometraggio, abbiamo una sorta di shooting board, che ci riassume attraverso alcuni immagini, le vicende che sono accude nell'arco dei due film precedenti. C'è un primo livello narrativo per presentare gli avvenimenti che accadranno, e non si entra subito nel vivo dell'azione, ma dopo pochi minuti, il film ne diventa ricchissimo. Ci sono numerose tematiche che vengono affrontate, tra cui i "due stati contrari dell'animo umano", ossia in questo caso, il Bene ed il Male, che sono complementari e coesitono nell'animo dell'uomo. L'evento principale che cattura l'attenzione dello spettatore è una regola basilare per un buon intrattenimento e spettacolo, ossia ciò che Aristotele definiva con il termine peripezia, ossia il mutamento dei fatti nel loro contrario, che deve seguire le regole di verosimiglianza e necessità, che in questo caso sono ben diverse trattandosi di un genere fantastico.
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il terzo lungometraggio di Spiderman, presenta una struttura drammaturgica, più complessa rispetto ai primi due capitoli. Sin dall'inizio, come nel secondo lungometraggio, abbiamo una sorta di shooting board, che ci riassume attraverso alcuni immagini, le vicende che sono accude nell'arco dei due film precedenti. C'è un primo livello narrativo per presentare gli avvenimenti che accadranno, e non si entra subito nel vivo dell'azione, ma dopo pochi minuti, il film ne diventa ricchissimo. Ci sono numerose tematiche che vengono affrontate, tra cui i "due stati contrari dell'animo umano", ossia in questo caso, il Bene ed il Male, che sono complementari e coesitono nell'animo dell'uomo. L'evento principale che cattura l'attenzione dello spettatore è una regola basilare per un buon intrattenimento e spettacolo, ossia ciò che Aristotele definiva con il termine peripezia, ossia il mutamento dei fatti nel loro contrario, che deve seguire le regole di verosimiglianza e necessità, che in questo caso sono ben diverse trattandosi di un genere fantastico. C'è sopresa, riconoscimento, e ribaltamento delle situazioni, il tutto ben condito con effetti visivi all'avanguardia, come per il personaggio di Sandman, la cui decomposizione e ricomposizione nell'elemento sabbioso, è di un realismo espressivo notevole. Spiderman 3 risulta un film, non per bambini, o per un pubblico che si vuole divertire nell'immegersi nel vivo dei superpoteri e delle azioni dell'eroe, ma un film che fa riflettere sulle tematiche del Bene, Male, Potere, Amore. Unico difetto forse l'eccessiva tematica amorosa, che risulta a tratti un po' smielata.
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[+] si
(di evo)
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