All'inferno e ritorno

Fin dai primi minuti, All'Inferno E Ritorno ha tutta l'aria del film di propaganda, tipico di un paese che si accinge ad affrontare l'ennesima guerra ed è alla ricerca di soldati volontari per rimpolpare le fila del proprio esercito.

Si inizia con un generale che introduce la figura dell'eroe senza macchia (e che poi ci accompagnerà come voce fuori campo utile a legare le fasi del conflitto), per continuare nel percorso di formazione di quest'ultimo attraverso lo scetticismo iniziale fino alle decorazioni dopo le gesta eroiche.

In realtà ci troviamo di fronte ad un'autobiografia; per la precisione quella di Audie Murphy, interprete principale della pellicola, nonché co-sceneggiatore e autore del libro da cui è tratta. [+]

Fin dai primi minuti, All'Inferno E Ritorno ha tutta l'aria del film di propaganda, tipico di un paese che si accinge ad affrontare l'ennesima guerra ed è alla ricerca di soldati volontari per rimpolpare le fila del proprio esercito.

Si inizia con un generale che introduce la figura dell'eroe senza macchia (e che poi ci accompagnerà come voce fuori campo utile a legare le fasi del conflitto), per continuare nel percorso di formazione di quest'ultimo attraverso lo scetticismo iniziale fino alle decorazioni dopo le gesta eroiche.

In realtà ci troviamo di fronte ad un'autobiografia; per la precisione quella di Audie Murphy, interprete principale della pellicola, nonché co-sceneggiatore e autore del libro da cui è tratta. Ovvio che Murphy abbia scelto per se la parte dell'uomo perfetto, capace di crescere anzitempo per prendersi cura dei fratellini, rimanere indomito di fronte ai rifiuti al momento dell'arruolamento, di vincere praticamente da solo la seconda guerra mondiale.

Oggi come oggi, se un artista si presentasse con un lavoro del genere tra le mani, si sarebbe tentati di toccargli la spalla e mandarlo a quel paese. Evidentemente la voglia di celebrare i propri eroi nel 1955 era superiore allo scetticismo e, di conseguenza, questo film sbancò i botteghini rimanendo in testa per molto tempo.

Va detto che, considerando gli standard dell'epoca, la pellicola si rivela parecchio spettacolare. Pur senza guizzi particolari, la regia di Hibbs restituisce bene la tensione del conflitto, soprattutto grazie alle tonnellate di esplosivo impiegate per rendere l'inferno del campo di battaglia tangibile.

Insomma, se si decide di sorvolare sul disegno immacolato del protagonista, To Hell And Back rischia quasi di diventare un bel modo di passare un'ora e mezza.

Ma l'infallibilità di Murphy sovrasta tutto e presto tende a venire a noia; intendiamoci, da soldato il buon Audie quelle decorazioni se le è conquistate e questo nessuno vuole levarglielo. Tuttavia la sensazione che ci abbia romanzato un po' troppo sopra è tanta e tutta questa perfezione non aiuta a entrare dentro alla storia. Ma erano anche altri tempi, magari all'epoca poteva andare bene così.