piema
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mercoledì 28 dicembre 2022
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film e libro pari sono
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Bellissimo, un po' lunghetto ma francamente non so quale parte avrebbe potuto essere risparmiata nella economia della narrazione. Raro caso di film che non è secondo al libro da cui è tratto, probabilmente per il coinvolgimento diretto dell'autore del libro nella realizzazione. E' un film sull'amicizia, sulla gioventù, l'adolescenza e poi sull'età adulta, ma anche sulla ricerca di paternità, quando il protagonista sceglie di ripercorrere i sentieri che il genitore ha percorso con l'amico anziché con lui. Una delle scene più belle? Il saluto appena accennato, timido e quasi impacciato, fra i due amici che si rivedono dopo molto tempo al bar, fra la folla. Un lavoro veramente riuscito dove tutti, dai registi, agli attori e a Cognetti han dato il meglio di sé
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aalberto
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mercoledì 28 dicembre 2022
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andatelo a vedere
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Bellissimo film! Gli attori sono bravissimi nell'interpretare i protagonisti di una storia delicata e intensa allo stesso tempo, a tratti commovente, che va a scavare con sensibilità ed efficacia nell'incontro del mondo della città con quello della montagna, mondi per loro natura (per ciò che tale parola possa significare) inconciliabili. La lunga durata è funzionale ad aiutare lo spettatore a calarsi nei tempi della montagna, immutabili di generazione in generazione, e distaccarsi da quelli frenetici della città. In virtù di questa immutabilità, il racconto non potrebbe limitarsi alla vita adulta dei due protagonisti, ma deve necessariamente partire dal loro primo incontro da ragazzi.
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Bellissimo film! Gli attori sono bravissimi nell'interpretare i protagonisti di una storia delicata e intensa allo stesso tempo, a tratti commovente, che va a scavare con sensibilità ed efficacia nell'incontro del mondo della città con quello della montagna, mondi per loro natura (per ciò che tale parola possa significare) inconciliabili. La lunga durata è funzionale ad aiutare lo spettatore a calarsi nei tempi della montagna, immutabili di generazione in generazione, e distaccarsi da quelli frenetici della città. In virtù di questa immutabilità, il racconto non potrebbe limitarsi alla vita adulta dei due protagonisti, ma deve necessariamente partire dal loro primo incontro da ragazzi. D'altra parte, è proprio quella sua funzionalità a non far mai percepire la durata della proiezione come eccessiva. Il finale amaro è una testimonianza di come tutto ciò sia ottenuto dagli autori rinunciando a ogni sorta di didascalismo.
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cuni
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domenica 25 dicembre 2022
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non perdetevelo
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Come spesso accade, andare a vedere un film la cui sceneggiatura è tratta da un libro che hai letto e che ti è tanto piaciuto, predispone ad una critica più severa in quanto le atmosfere, i dettagli, la poesia del racconto in generale vengono compressi, persi e talvolta stravolti dalla trama e dagli "effetti" che la pellicola vuole suscitare.
Straordinariamente invece, già dall'immensità delle prime immagini, dalla sensazione di tempi sospesi che seguono l'andamento naturale della Montagna, tutto mi ha riportato a rivivere le profonde sensazioni suscitate dalla lettura di Cognetti. Bravissimi quindi i due registi a trasporre così efficacemente l'amicizia dei due personaggi, l'amore per le alte quote, la ricerca interiore sull'obbiettivo della propria vita, il mestiere duro dei genitori, la caparbietà nel fare ciò che piace e tanti altri messaggi.
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Come spesso accade, andare a vedere un film la cui sceneggiatura è tratta da un libro che hai letto e che ti è tanto piaciuto, predispone ad una critica più severa in quanto le atmosfere, i dettagli, la poesia del racconto in generale vengono compressi, persi e talvolta stravolti dalla trama e dagli "effetti" che la pellicola vuole suscitare.
Straordinariamente invece, già dall'immensità delle prime immagini, dalla sensazione di tempi sospesi che seguono l'andamento naturale della Montagna, tutto mi ha riportato a rivivere le profonde sensazioni suscitate dalla lettura di Cognetti. Bravissimi quindi i due registi a trasporre così efficacemente l'amicizia dei due personaggi, l'amore per le alte quote, la ricerca interiore sull'obbiettivo della propria vita, il mestiere duro dei genitori, la caparbietà nel fare ciò che piace e tanti altri messaggi.
Non voglio dimenticare inoltre di segnalare anche gli attori in secondo piano, eccelso Filippo Timi con quella sua sigaretta sempre attaccata alla bocca, e la fotografia che ti lascia senza fiato
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anna rosa
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sabato 24 dicembre 2022
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un film di grande intensità
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Un film che mi ha preso alla gola dai primi istanti. Con immagini di straordinara bellezza, con una recitazione talmente perfetta da dare l'impressione dell'autenticità, con una sceneggiatura che non sbaglia una battuta, i due registi belgi hanno espresso come meglio non si può il fascino melanconico delle grandi solitudini, la profondità dei sentimenti che legano per sempre e quella parte di mistero che sempre c'è nei destini individuali. Mi dispiace solo che il film non sia stato realizzato da italiani, mannaggia!
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athos
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sabato 24 dicembre 2022
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due vite
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Film denso di silenzi, di cose non dette, di amicizia, di crescita. Sembra non debba finire mai nella sua lentezza piacevole. Alessandro Borghi e Luca Marinelli recitano in simbiosi e Filippo Timi (ottimo) avrebbe avuto bisogno di qualche scena in più per disegnare il personaggio. Un bel film.
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