Marco Contino
Il Mattino di Padova
Sotto la luce livida del mattino tre soldati polacchi provano a lavare via l'orrore di una camera a gas in un campo di concentramento. Non parlano, agitano con frenesia gli spazzoloni sul pavimento e sulle pareti, trovano grovigli di capelli. Un piano sequenza lungo e serrato fino al ritrovamento, dentro ad un tombino, di una bambina che strilla la sua fame di vita. Soccorsa, viene avvolta in una coperta e portata in salvo. È il primo dei tre episodi che il regista ungherese Kornél Mundruczó racconta nel suo "Quel giorno tu sarai" (in originale "Evolution", prodotto da Martin Scorsese): un film complesso (e bellissimo) che non si ferma all'Olocausto ma procede oltre, riflettendo nel profondo sul concetto di identità ebraica, come eredità e memoria, ma anche come peso che schiaccia. [...]
di Marco Contino, articolo completo (2570 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino di Padova 29 gennaio 2022