Quel giorno tu sarai |
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Un film di Kornél Mundruczó.
Con Lili Monori, Annamária Láng, Goya Rego, Padmé Hamdemir.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 97 min.
- Germania, Ungheria 2021.
- Teodora Film
uscita giovedì 27 gennaio 2022.
MYMONETRO
Quel giorno tu sarai ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Il Tempo scorre e purifica come l''acqua
di FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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domenica 13 febbraio 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da una porta di metallo tre uomini entrano in una stanza sotterranea con secchi di acqua; i loro spazzoloni bagnati rimuovono ciocche di capelli; dal soffitto pendono tubi con “cipolle” forate. Sono docce? Il lavoro dei tre diventa frenetico quando si sente un pianto infantile. Si rimuovono griglie e botole. Gli uomini fanno festa alla bambina che sbuca fuori dal pavimento: fanno parte dei liberatori, soldati russi in un lager tedesco. La seconda scena è un interminabile litigio in una lingua centroeuropea tra figlia, Lena, e madre, Eva (Lili Monori). Eva non vuole cedere a Lena il documento che certifica la sua nazionalità ungherese e il suo credo ebraico. Il certificato serve per iscrivere Jonas, il figlio di Lena, alla scuola, beneficiando della legge tedesca in favore dei sopravvissuti della Shoa e dei loro discendenti. La discussione termina malamente e c'è lo scoppio di un tubo dell'acqua. Anni dopo Jonas è adolescente e dalle finestre della scuola esce fumo per un incendio. Non ci sarà lezione e gli studenti più grandi che sottopongono Jonas a mobbing non ricavano soddisfazione dall'atteggiamento noncurante del giovane, che è affascinato da una coetanea punita dai suoi, mussulmani praticanti, con il taglio a zero dei capelli … Il racconto è spezzato in tre parti, tre lunghe scene che si svolgono lungo 80 anni di tempo e che sono collegate dall'acqua: il liquido che ripulisce la camera a gas, il tubo che esplode in casa di Eva, il fiume davanti al quale Jonas e la ragazza si baciano, mentre sul ponte passa la processione di San Martino con centinaia di lanterne. Il titolo originale, Évolution, è più chiaro di quello scelto dalla distribuzione. Il danno operato sulla bambina si ripercuote molti anni dopo sulla figlia della donna e a sua volta sul ragazzo, che però lo annulla, perché il tempo come un fiume che scorre cambia gli scenari che attraversa. Mundruczó descrive il tempo come un gomitolo con diversi nodi che mettono in crisi i rapporti tra generazioni. Un film maturo, sorprendente per chi, come noi, non ha visto “Pieces of a woman”, un precedente successo del regista: direzione ottima, come la recitazione della Monori, una sceneggiatura con i fiocchi di Kata Wéber. La speranza che le tracce del passato saranno rimosse illumina il finale. Da non mancare. Valutazione **** FabioFeli
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