Da Auschwitz al 2000 l'epopea di una famiglia tra eredità e identità
di Gabriele Porro Cult Week
I primi quindici minuti, senza dialogo ma con un impatto d'immagini dirompente, sono i più belli e inventivi di Evolution (titolo assai più appropriato dell'italiano Quel giorno tu sarai) del regista ungherese 46enne Kornél Mundruczo, di cui si è apprezzato lo scorso anno Piece of a Woman, la cui protagonista Vanessa Kirby vinse a Venezia la Coppa Volpi e fu candidata a Golden Globe e Oscar. Nel terribile prologo di questa sua nuova opera, che si sviluppa lungo gli ultimi 80 anni della storia europea, tre soldati dell'armata rossa entrano da liberatori, a fine gennaio del 1945, nel campo di concentramento nazista di Auschwitz, e per prima cosa, di fronte all'orrore dell'Olocausto, si impegnano in una frenetica pulizia di pavimenti e pareti di una camera a gas. [...]
di Gabriele Porro, articolo completo (5414 caratteri spazi inclusi) su Cult Week 27 gennaio 2022