Questo è il quarto film sonoro tratto dai due romanzi di L.M. Alcott (Piccole donne e Piccole donne crescono): il primo del 1933 con la regia di Cukor e con Katharine Hepburn che interpreta Jo, nel 1949 con la regia di Mervyn LeRoy (Meg: Elisabeth Taylor, Jo: June Allison) e nel 1994 con la regia di Gillian Armstrrong (Jo: Whinona Ryder).
In questo film la regia è ancora di una donna Greta Gerwig, praticamente al suo secondo film (precedente Lady Bird), sostanzialmente rispettando i le vicende e i fatti essenziali raccontati nel romanzo (però, se non erro, i soldi per il viaggio della madre a Washingyon a curare il padre ferito furono dati dalla zia Marsh e non da Jo con il taglio dei suoi capelli).
La regista prevalentemente attrice e sceneggiatrice, ha utilizzato un mezzo per girare le scene: il flashback che non mi entusiasma, ma che può andare se usato con discrezione ma in questo film permane per tutta la durata del film, per cui si alternano le 2 fasi temporali del 1864-1865 e quella di 7 anni dopo continuamente anche utilizzando il flashforaward, il che determina un pò di confusione nello spettatore, senza contare che rompe troppo la linearità della narrazione. Oltre tutto sorge il problema dell'età dei personaggi, Amy. la più piccola. è interpretata da un'attrice (Florence Pugh) una ragazzona che aveva 22 anni, è così sembra che il tempo non sia passato e nell'arco di 8 anni per tutte e 4 non ci sia stata un'evoluzione fisica.
Alcuni critici hanno trovato nel film una sottolineatura femminista, ma questo a mio avviso non c'è se non in lieve misura, anche perchè altrimenti sarebbe troppo fuori dagli schemi dell'Alcott e della sua religiosità , inoltre tali accenni si possono trovare essenzialmente in certe affermazioni della zia Marsh (Meryl Streep) secondo cui le donne non hanno indipendenza economica e quindi devono trovare un marito ricco.
Molto efficace l'ambientazione sia degli esterni con certi panorami autunnali o delle marine estremamente incantevoli, sia negli interni accuratamente ricostruiti e nei costumi, La recitazione nel complesso risulta buona, anche se Jo (Saoirse Ronan, Brooklyn, Lady Bird, Maria Regina di Scozia) mi è sembrata la migliore, mentre non si può dire quella di Meg interpretata da Emma Watson che ha migliorato rispetto al flop interpretativo del precedente film The Circle , ma ha ancora molto da imparare. Bravo Laurie (Thimotèe Chalamet, Lady Bird, Beautiful Boy), mentre Meryl Streep gigioneggia con bravura in alcuni brevi camei.
In conclusione un buon film (anche se preferisco la versione del 1994) che racconta una storia che piace sempre, perché è una storia di adolescenti e bambini che diventano grandi e di sogni e di aspirazioni che talora si avverano, senza usare scorciatoie, ma utilizzando le proprie risorse umane. In altri termini ci identifichiamo nelle Piccole Donne e nei loro sogni, anche se quache volta falliti o non realizzati pienamente, di ottenere un'occupazione graticante e una famiglia felice.
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