Glass |
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Un film di M. Night Shyamalan.
Con Anya Taylor-Joy, James McAvoy, Bruce Willis, Samuel L. Jackson.
continua»
Titolo originale Glass.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 129 min.
- USA 2019.
- Walt Disney
uscita giovedì 17 gennaio 2019.
MYMONETRO
Glass
valutazione media:
2,56
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La lotta tra supereroi misconosciuti
di Roberto Nepoti La Repubblica
Se dovessimo indicare la locandina che sintetizza meglio la vicenda di un film (e non si tratta di una vicenda semplice), sceglieremmo quella di Glass. È l'immagine di un vetro spezzato: nello spicchio a destra compare David Dunn, l'Indistruttibile in quello a sinistra Elijah Price, l'Uomo di vetro al centro, ripartito in tre frammenti, Kevin Crumb, il serial-killer dalle ventitrè personalità. Osando una formula narrativa inedita, M. Night Shyamalan ha ibridato due dei suoi film precedenti, Unbreakable del 2000 e Split del 2017, e li ha fatti convergere in un terzo, epilogo di una possibile trilogia forse pensata in partenza, forse no. Giustiziere solitario da diciannove anni, Dunn è sulle tracce del serial killer detto l'Orda, che si trasforma di volta in volta in Dennis, Patricia, Hedwig, Jade, Barry e tanti altri, fino alla micidiale Bestia. Catturati entrambi dalla polizia, buono e cattivo sono internati in un istituto sotto la sorveglianza della dottoressa Ellie Staple, specialista in pazienti che si credono supereroi. Vi è ricoverato anche Mr. Glass, l'uomo malato di osteogenesi imperfetta dalle ossa fragili come il vetro, ma dal cervello eccezionale. Dire di più ci condurrebbe a fare spoiler: basti sapere che Glass, thriller più di parola che di azione, è un film "in abisso", pieno di rivelazioni e molto più sofisticato di qualsiasi superhero-movie. I tre personaggi, infatti, sono dotati di poteri straordinari, che la scienziata mette in dubbio ma che pure esistono. Senza indossare costumi da circo, sono piuttosto esempi di ciò che gli umani potrebbero fare se non venissero repressi da secoli. Ponendosi nel ruolo del narratore onnisciente, Shyamalan si diverte a giocare con l'universo dei fumetti e con i saperi dello spettatore-geek ("credevamo di vivere un episodio speciale" dice a un certo punto Mr. Glass "invece era una origin-story") soprattutto, mostra di conoscere bene il centro focale di tutte le storie di supereroi: la ricerca dell'origine dei loro poteri e delle loro debolezze. Così facendo, agisce come un demiurgo che - piaccia o no ai cultori del genere - crea un universo parallelo del tutto inedito, dove vale la pena d' inoltrarsi. Se c'è un appunto da muovere al film, è di essere troppo lungo (qualche colpo di forbice avrebbe giovato), anche in relazione al modesto budget produttivo. Mentre si rivedono volentieri i veterani Bruce Willis e Samuel L. Jackson, James McAvoy compie prodigi di trasformismo passando da un bambino di nove anni al feroce Uomo-Bestia.
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