woody62
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lunedì 11 marzo 2019
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forte, intenso , struggente
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Se c'era un modo per trattare un tema così complesso con delicatezza, ironia e disincanto, il regista Simone Spada e gli sceneggiatori Ciarrapico e Landruscolo, lo hanno trovato. E se c'erano due attori che potevano interpretare gli ultimi 4 giorni di un'amicizia forte e radicata, pur nella tristezza dell'addio, non potevano che essere Giallini e Mastandrea, amici anche e sopratutto nella vita (Marco ha detto di Valerio: “Per me è come un fratello”). “Domani è un altro giorno” ottiene questo risultato, dove altri film hanno fatto più fatica (vedi ad esempio “La voce dell'amore” del 1998 con Reneè Zellweger e Meryl Streep).
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Se c'era un modo per trattare un tema così complesso con delicatezza, ironia e disincanto, il regista Simone Spada e gli sceneggiatori Ciarrapico e Landruscolo, lo hanno trovato. E se c'erano due attori che potevano interpretare gli ultimi 4 giorni di un'amicizia forte e radicata, pur nella tristezza dell'addio, non potevano che essere Giallini e Mastandrea, amici anche e sopratutto nella vita (Marco ha detto di Valerio: “Per me è come un fratello”). “Domani è un altro giorno” ottiene questo risultato, dove altri film hanno fatto più fatica (vedi ad esempio “La voce dell'amore” del 1998 con Reneè Zellweger e Meryl Streep). La vicenda è semplice nella sua essenzialità: la malattia di Giuliano ex attore di cinema e TV, ora impegnato nel teatro, è incurabile; le terapia possono solo allungare i tempi, ma con quali conseguenze? Giuliano non vuole saperlo e prende una decisione che naturalmente la sorella e l'amico, Tommaso, giunto dal Canada ove vive, non condividono. Nella quotidianità di una Roma pigra e soleggiata viviamo gli incontri dei due amici con i personaggi che gioco forza devono interagire con la malattia di Giuliano: la giovane attrice innamorata, i colleghi che fanno finta di non vederlo, il direttore del teatro che lo licenzia in modo comico e surreale, il figlio e la sua ragazza in un blitz a Barcellona dove frequenta l'Università. E poi su tutto, il grande rapporto di amicizia tra Giuliano e Tommaso, fatto di complicità, comprensione, affetto profondo che si coglie perfettamente in una scena bellissima. L'inquadratura trasversale coglie in basso a destra il volto di Giallini disteso sul divano e a sinistra la figura di Mastandrea in poltrona: è il momento in cui Giuliano confessa pe r la prima volta la sua paura per l'immediato futuro, mentre le mani dei due amici si stringono in silenzio, in modo naturale. La decisione di non proseguire le cure e ancor di più, quella di non attendere il momento della fine naturale, impongono al mondo la volontà di Giuliano di rivendicare la propria dignità, frutto di una riflessione profonda, anche se non per forza condivisibile. Sarà il cane Pato, personaggio chiave del film, a rappresentare l'eredità spirituale, prima che affettiva, di Giuliano nel grande e commovente finale. Senza pietismi e senza retorica, mentre Noemi canta con grazia il brano immortale di Ornella Vanoni, che dà il titolo al film. Prova attoriale stupenda di Marco Giallini, credibile e convincente, ma Mastandrea non è certo da meno, con una cifra stilistica misurata ed efficace, fino quasi al rigore. Assolutamente da non perdere.
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fabio 3121
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venerdì 19 febbraio 2021
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vediamo il film senza paragonarlo all''originale
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Il film italiano "Domani è un altro giorno" è il remake del bel film spagnolo / argentino "Truman - un vero amico è per sempre" con Ricardo Darín e Javier Càmara. La storia, ovviamente, è la stessa: Giuliano (Marco Giallini) è un attore di teatro che ha il tumore al fegato, separato, e che vive a Roma insieme al cane Pato. Dal Canada giunge a trovarlo il suo amico Tommaso (Valerio Mastandrea) che si tratterà nella capitale per 4 giorni. Giuliano, avendo ormai il destino segnato, vorrebbe far adottare il suo cane. Con Tommaso poi vanno un giorno a Barcellona per fare una sorpresa di compleanno a Leo, figlio di Giuliano, che sta lì per studiare ma in realtà è un modo per abbracciare per l'ultima volta il figlio.
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Il film italiano "Domani è un altro giorno" è il remake del bel film spagnolo / argentino "Truman - un vero amico è per sempre" con Ricardo Darín e Javier Càmara. La storia, ovviamente, è la stessa: Giuliano (Marco Giallini) è un attore di teatro che ha il tumore al fegato, separato, e che vive a Roma insieme al cane Pato. Dal Canada giunge a trovarlo il suo amico Tommaso (Valerio Mastandrea) che si tratterà nella capitale per 4 giorni. Giuliano, avendo ormai il destino segnato, vorrebbe far adottare il suo cane. Con Tommaso poi vanno un giorno a Barcellona per fare una sorpresa di compleanno a Leo, figlio di Giuliano, che sta lì per studiare ma in realtà è un modo per abbracciare per l'ultima volta il figlio. Il finale, da un lato amaro, dall'altro regala una nuova avventura al cane Pato. I temi principali della pellicola sono essenzialmente due: l'amicizia e la morte. Entrambi sono trattati alla stessa maniera, in modo leggero ma non per questo superficiale, dando vita ad una tragicommedia che non risulta pesante ma anzi dà spunti di riflessione. Molto bravi i 2 attori protagonisti, in particolare Marco Giallini, discreto il resto del cast. Unica pecca del film è il sonoro: avendo i 2 attori un tono originale di voce basso, diversi dialoghi non appaiono di facile comprensione. Bella la colonna sonora così come le locations scelte a Roma e Barcellona. In definitiva è un film discreto che va visto, valutato e apprezzato a sè stante senza paragonarlo all'originale di cui consiglio comunque la visione in quanto si avvale di 2 grandi attori. Per il film italiano ritengo ampiamente raggiunta la sufficienza; voto: 6,5/10.
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felicity
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martedì 6 aprile 2021
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la giusta dose di ironia e malinconia
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Domani è un altro giorno, identico all’originale nella struttura, ci mostra due amici di vecchia data chiamati ai quattro giorni più difficili della loro amicizia, quelli in cui dovranno dirsi addio.
Sorretto dalla naturale complicità dei due protagonisti (molto amici anche nella vita reale), il film non sorprende, ma sa emozionare con le armi nobili della buona commedia di casa nostra, quel mix tra ironiche freddure e non detti roboanti che caratterizza anche questo malinconico buddy movie, oltre le fondamenta stesse di un’intera amicizia.
Il sottotitolo di Truman era proprio «Un amico vero è per sempre». Qui si riprende quello status e lo si traspone con (fin troppa) reverenza nei confronti dello script originale.
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Domani è un altro giorno, identico all’originale nella struttura, ci mostra due amici di vecchia data chiamati ai quattro giorni più difficili della loro amicizia, quelli in cui dovranno dirsi addio.
Sorretto dalla naturale complicità dei due protagonisti (molto amici anche nella vita reale), il film non sorprende, ma sa emozionare con le armi nobili della buona commedia di casa nostra, quel mix tra ironiche freddure e non detti roboanti che caratterizza anche questo malinconico buddy movie, oltre le fondamenta stesse di un’intera amicizia.
Il sottotitolo di Truman era proprio «Un amico vero è per sempre». Qui si riprende quello status e lo si traspone con (fin troppa) reverenza nei confronti dello script originale.
Roma però aiuta ad emanciparsi dall’alter ego spagnolo, è una sorta di heimat da cui Giuliano e Tommaso vorrebbero non andare mai più via, persi a rincorrere i ricordi tra l’Esquilino ed il Colle Oppio. Del resto i luoghi in Domani è un altro giorno hanno una valenza importante (prima il Canada, poi Roma, poi Barcellona), sono sinonimo di affetti, di persone, legàmi. Così una delle vicende principali della sinossi, la necessità da parte di Giuliano di lasciare il fido bernese con cui convive a qualcuno che ne abbia cura dopo il trapasso, diventa un veicolo per palpare con mano il valore delle amicizie.
In Domani è un altro giorno la realtà si mescola con la finzione e il risultato è ancora più emozionante. Sarà sicuramente stata una scelta scontata quella dei produttori e del regista di far incarnare Giuliano e Tommaso proprio da Giallini e Mastandrea: non solo due dei più quotati interpreti italiani ma anche migliori amici nella vita. Non è difficile immaginare nei loro sguardi di complicità quella verità che aggiunge valore a un film che parla proprio dell’importanza dei sentimenti, dell’amore, della famiglia, dell’amicizia. Quell’amicizia immortalata in una foto dei due attori insieme su un set anni fa mostrata nel film come un ricordo di Giuliano e Tommaso.
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