maria elena p.
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martedì 4 ottobre 2016
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interpretazione felice ma film cupo
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Un film cupo e triste, così come si definisce uno dei protagonisti, il padre e manager delle gemelline. Splendida l'interpretazione delle sorelle Fontana e coerente rappresentazione di una delle realtà casertane da parte del regista. Il disagio di una vita condivisa e il desiderio misto a paura di seperararsi fanno più da contorno a quello che è il tema principe della pellicola, ossia, la pochezza di spirito e la fame che spinge i protagonisti, l'intera famiglia delle ragazze, a trarre il massimo profitto da una menomazione fisica delle piccole difendendo ad ogni costo questa possibilità, a spese della loro felicità e della stessa salute.
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Un film cupo e triste, così come si definisce uno dei protagonisti, il padre e manager delle gemelline. Splendida l'interpretazione delle sorelle Fontana e coerente rappresentazione di una delle realtà casertane da parte del regista. Il disagio di una vita condivisa e il desiderio misto a paura di seperararsi fanno più da contorno a quello che è il tema principe della pellicola, ossia, la pochezza di spirito e la fame che spinge i protagonisti, l'intera famiglia delle ragazze, a trarre il massimo profitto da una menomazione fisica delle piccole difendendo ad ogni costo questa possibilità, a spese della loro felicità e della stessa salute. Temi profondi e toccanti, emergono risvolti psicologici importanti, ma, nonostante gli sforzi, il film non arriva, non evolve, è come se si fosse fermato al momento iniziale e poi stop. Inverosimile alquanto la scena del tuffo a mare. NO.
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tmpsvita
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lunedì 16 ottobre 2017
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un prodotto notevole al quale manca però, emozione
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Indivisibili è forse uno dei più acclamati film italiani degli ultimi dieci anni, vincitore di prestigiosi premi e attualmente in lizza per entrare, rappresentando l'Italia, nella lista per conquistare una nomination agli Oscar.
Dopo tutte queste premesse non potevo che avere aspettative piuttosto elevate anche se il trailer non mi aveva attirato più di tanto.
Dopo averlo finito sono rimasto un po' dubbioso su che giudizio attribuirgli perché l'intenzione di fare qualcosa di importante e non ancora esplorato nel cinema nostrano si percepisce.
Però è anche vero che dopo tutte quelle lodi mi sarei aspettato un film non più bello o realizzato meglio ma un po' più emozionante, ci sono vari momenti nei quali poteva trasmettere qualcosa di più forte ma a causa di una sceneggiatura che spesso ha paura di essere presa poco sul serio e che quindi risulta ogni tanto troppo seria e un po' fredda.
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Indivisibili è forse uno dei più acclamati film italiani degli ultimi dieci anni, vincitore di prestigiosi premi e attualmente in lizza per entrare, rappresentando l'Italia, nella lista per conquistare una nomination agli Oscar.
Dopo tutte queste premesse non potevo che avere aspettative piuttosto elevate anche se il trailer non mi aveva attirato più di tanto.
Dopo averlo finito sono rimasto un po' dubbioso su che giudizio attribuirgli perché l'intenzione di fare qualcosa di importante e non ancora esplorato nel cinema nostrano si percepisce.
Però è anche vero che dopo tutte quelle lodi mi sarei aspettato un film non più bello o realizzato meglio ma un po' più emozionante, ci sono vari momenti nei quali poteva trasmettere qualcosa di più forte ma a causa di una sceneggiatura che spesso ha paura di essere presa poco sul serio e che quindi risulta ogni tanto troppo seria e un po' fredda.
A parte questo il resto è davvero ben fatto, sia dal punto di vista tecnico che artistico.
Una regia molto matura e pronta a potersi confrontare con il mercato estero. Ottima la fotografia, che mi ha colpito in più di una scena creando, attraverso dei colori molto freddi, un'atmosfera cupa e triste.
Le due giovani protagoniste hanno svolto un grande lavoro riuscendo a far trasparire dai loro personaggi molte sfaccettature alcune molto interessanti.
Splendida la scenografia che costruisce una Napoli mai vista prima, priva delle solite immagini quasi stereotipate che spesso troviamo nei film, con dei paesaggi suggestivi e assolutamente non caratteristici, in alcune parti mi è sembrata quasi la Louisiana.
Un film molto particolare, lento, pesante, esteticamente e tecnicamente notevole, narrativamente piacevole, ma a cui manca un po' di emozione in più.
VOTO: 7/10
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domenica 9 ottobre 2016
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siamo dalle parti dello stereotipo
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E' sicuramente ben girato il film di De Angelis. Ma sa di operazione un po' furbetta. La trovata delle gemelle siamesi appare un pretesto sul quale innestare a cascata tutta una serie di luoghi comuni: la terra del sud malfamata, arretrata e legata a credenze e tradizioni popolari dure a morire; personaggi che sono solo buoni o solo cattivi, oppure apparentemente cattivi, ma portati fuori strada dalle cattive compagnie (la madre); personaggi grotteschi alla Sorrentino con campionario assortito di prostitute nere, senza farsi mancare il solito nano - che fa tanto atmosfera malaticcia - che sta bene ovunque; sesso in cambio di soldi e perdizione, che viene lavato con un bagno catartico in mezzo a un mare nel quale si disperdono i contanti ma si ritrova la purezza perduta; e via dicendo.
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E' sicuramente ben girato il film di De Angelis. Ma sa di operazione un po' furbetta. La trovata delle gemelle siamesi appare un pretesto sul quale innestare a cascata tutta una serie di luoghi comuni: la terra del sud malfamata, arretrata e legata a credenze e tradizioni popolari dure a morire; personaggi che sono solo buoni o solo cattivi, oppure apparentemente cattivi, ma portati fuori strada dalle cattive compagnie (la madre); personaggi grotteschi alla Sorrentino con campionario assortito di prostitute nere, senza farsi mancare il solito nano - che fa tanto atmosfera malaticcia - che sta bene ovunque; sesso in cambio di soldi e perdizione, che viene lavato con un bagno catartico in mezzo a un mare nel quale si disperdono i contanti ma si ritrova la purezza perduta; e via dicendo. Il film non decolla mai proprio perché parte da un pretesto, e quindi semplicemente non può farlo, visto che manca della materia prima, quella che rende davvero viva e palpitante una pellicola, ovvero un'esigenza vera, una ispirazione pura, una visione. Alcune scene sembrano veramente tratte da una sorta di appendice minore de "La grande bellezza". Gli interpreti sono bravi, in particolare le due ragazze, davvero promettenti. Per il resto, niente di nuovo sotto il sole. Un bel mix riciclato di cliché e deja-vu, che può strappare qualche lacrimuccia ai meno scafati, ma che lascia il tempo che trova. A mio parere, rigorosamente.
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[+] nessuno stereotipo
(di vincenzoadamo)
[ - ] nessuno stereotipo
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