casomai21
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domenica 20 settembre 2015
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un fatale incontro e un solidale patto tra donne
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La vita si sa è fatta di incontri, questi determinano il nostro destino in ogni senso, e dopo un incontro il nostro agire, parlare o pensare non sarà più come prima.Queste due personalità si cercavano da tempo e le circostanze le hanno portate ad incontrarsi ed a cambiare le loro vite, caratterizzate da relazioni scadenti in sincerità, ma soprattutto in umanità.Le amiche di vecchia data di Kate non accettano la nuova intrusa, sospettando addirittura un raggiro o un plagio di una persona in manifesta difficoltà da parte di una furbastra e sprovveduta badante come Bec e non fanno altro che dire a Kate frasi di circostanza e bugie nell'illusione di rincuorare in tal modo una persona cosciente della propria infermità.
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La vita si sa è fatta di incontri, questi determinano il nostro destino in ogni senso, e dopo un incontro il nostro agire, parlare o pensare non sarà più come prima.Queste due personalità si cercavano da tempo e le circostanze le hanno portate ad incontrarsi ed a cambiare le loro vite, caratterizzate da relazioni scadenti in sincerità, ma soprattutto in umanità.Le amiche di vecchia data di Kate non accettano la nuova intrusa, sospettando addirittura un raggiro o un plagio di una persona in manifesta difficoltà da parte di una furbastra e sprovveduta badante come Bec e non fanno altro che dire a Kate frasi di circostanza e bugie nell'illusione di rincuorare in tal modo una persona cosciente della propria infermità.Le due coprotagoniste arrivano ad una tale intesa che addirittura a fine film pensano all'unisono, ciascuna per proteggere l'altra dalle circostanze anche quando ridono o piangono in uno straziante, comune urlo di dolore di donne a cui è mancata la gioia della maternità. Le due coprotagoniste ,reciprocamente si trasmettono una tale energia da sembrare in grado di sconfiggere il male, tanto da difendersi l'una e l'altra nell'affermare le loro rispettive volontà, quella di Kate di come e dove finire i suoi giorni, quella di Bec di prendere le distanze dalla vita precedente e dalle persone mediocri che ha frequentato e che mai avrebbero creduto che in lei ci fosse la forza e la capacità di gestire la vita di una ammalata terminale. Nell'orizzonte di Bec c'è una vita davanti con un nuovo amore finalmente sincero, ma deve a Kate il merito di aver estratto da quel groviglio di disordinati comportamenti la sua specifica personalità, insegnandole la vita,pur con le fragilità e le incertezze di una donna ancora innamorata del marito premuroso, ma fedifrago.Un momento di alta poesia si raggiunge nella scena in cui la musicista Bec la riporta sul piano e sovrapponendo le sue mani la accompagna nell'esecuzione di un pezzo classico. L'interpretazione di Hilary Swank è da oscar, anche per aver mostrato il coraggio di una donna che con l'aggravarsi del male oltre a sembrare spietata nell'affrontare la cruda verità, è premurosa nel pensare di non voler peggiorare la vita delle persone che le stanno intorno cercando di allontanarle in ogni modo, ma solo Bec non la abbandonerà fino all'ultimo battito, ma raccoglierà quanto ha seminato. Una curiosa circostanza è che Emmy Rossum (Bec) è oltre che attrice è nella vita una musicista-cantante e con una sua performance scorrono i titoli di coda del film.
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dariotto
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martedì 15 settembre 2015
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disarmante
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che dire è una malattia disarmante la sla ,come la chiamava il buon Borgogol la bastarda ,il film a mio giudizio è fatto benissimo è abbastanza realistico nei comportamenti delle persone che circondano un malato terminale ,provato sulla mia pelle*,e a volte l umanità ,e lo sfogo lo si trova con persone che in situazioni normali non si frequenterebbero mai ,ci stà tutto ,bravissimi gli attori , film che commuove fazzoletti a portata di mano ,e la speranza di redenzione per tutti .non guardarlo è un
peccato peccato peccato.
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maumauroma
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giovedì 10 settembre 2015
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malattia e sentimento
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Quando si affronta al cinema il tema di una grave malattia evolutiva o lo si fa con l'occhio duro e a volte spietato di un documentarista,o lo si "sublima",per cosi' dire in una rappresentazione poetica se non addirittura comica (come in Quasi amici).In questo modesto film la grave malattia di Kate funge invece semplicemente da improbabile catalizzatore nella trasformazione della sua badante Bec,da ragazza"perduta" e sciroccata,a persona sensibile ed empatica che segue la sua assistita lungo tutto il progredire del male fino alla tragica fine.All'inizio il film galleggia in un mare di sgradevole tragicommedia,poi,con l'aggravarsi sintomatologico della sla,direi quasi finalmente assume un tratto drammatico decisamente piu' consono al tema,sino al tragico e ineluttabile finale,la parte piu' riuscita della pellicola.
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Quando si affronta al cinema il tema di una grave malattia evolutiva o lo si fa con l'occhio duro e a volte spietato di un documentarista,o lo si "sublima",per cosi' dire in una rappresentazione poetica se non addirittura comica (come in Quasi amici).In questo modesto film la grave malattia di Kate funge invece semplicemente da improbabile catalizzatore nella trasformazione della sua badante Bec,da ragazza"perduta" e sciroccata,a persona sensibile ed empatica che segue la sua assistita lungo tutto il progredire del male fino alla tragica fine.All'inizio il film galleggia in un mare di sgradevole tragicommedia,poi,con l'aggravarsi sintomatologico della sla,direi quasi finalmente assume un tratto drammatico decisamente piu' consono al tema,sino al tragico e ineluttabile finale,la parte piu' riuscita della pellicola.Una "stella"in piu' per la buona prova degli attori.
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tatyc
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lunedì 7 settembre 2015
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una storia come poche
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Bellissimo film, emerge il potenziale umano nell'aiutare le persone malate, che hanno bisogno d'aiuto, con il cuore e con la sensibilità che la natura ha posto in alcune persone, film commovente e intenso in cui riesce a emergere un sorriso anche se la storia è molto triste. Le due protagoniste femminili insegnano qualcosa e sono molte brave.
Che altro dire: bello.
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flyanto
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venerdì 4 settembre 2015
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un bel sodalizio tra due donne che per sempre camb
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Tratto dal romanzo di Michelle Wildgen, "Qualcosa di Buono" narra la storia di una talentuosa giovane pianista classica (Hilary Swank) che un giorno si ammala improvvisamente di SLA, peggiorando nel corso degli anni sempre più, come avviene per tutte le malattie degenerative, sino all'inevitabile decesso. Nel corso della suddetta malattia la donna decide, tra le tante infermiere e badanti che le si propongono, anche altamente specializzate, di affidarsi alle cure o, meglio, all'assistenza ed alla compagnia di una giovane ragazza aspirante cantante rock, assai scombinata ed affatto preparata per un compito simile. Ma la donna rimane colpita dall'immediatezza e dalla spontaneità della giovane e così nel corso delle giornate trascorse insieme tra loro si instaurerà un bel rapporto di amicizia e di fiducia, che servirà ad entrambe ad abbandonare gli stili di vita e soprattutto certi preconcetti in base ai quali esse vivevano ormai rinchiuse: la donna abbandonando, infatti, un modo di essere troppo rigido, disciplinato e teso costantemente all'assoluta perfezione, nonchè il proprio ambiente falso ed ipocrita composto sia dal marito traditore che dalle amiche, mentre la giovane ponendo un pò di ordine nella propria esistenza e trovando un maggior coraggio ad intraprendere la carriera di cantante.
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Tratto dal romanzo di Michelle Wildgen, "Qualcosa di Buono" narra la storia di una talentuosa giovane pianista classica (Hilary Swank) che un giorno si ammala improvvisamente di SLA, peggiorando nel corso degli anni sempre più, come avviene per tutte le malattie degenerative, sino all'inevitabile decesso. Nel corso della suddetta malattia la donna decide, tra le tante infermiere e badanti che le si propongono, anche altamente specializzate, di affidarsi alle cure o, meglio, all'assistenza ed alla compagnia di una giovane ragazza aspirante cantante rock, assai scombinata ed affatto preparata per un compito simile. Ma la donna rimane colpita dall'immediatezza e dalla spontaneità della giovane e così nel corso delle giornate trascorse insieme tra loro si instaurerà un bel rapporto di amicizia e di fiducia, che servirà ad entrambe ad abbandonare gli stili di vita e soprattutto certi preconcetti in base ai quali esse vivevano ormai rinchiuse: la donna abbandonando, infatti, un modo di essere troppo rigido, disciplinato e teso costantemente all'assoluta perfezione, nonchè il proprio ambiente falso ed ipocrita composto sia dal marito traditore che dalle amiche, mentre la giovane ponendo un pò di ordine nella propria esistenza e trovando un maggior coraggio ad intraprendere la carriera di cantante.
Quello che prima di tutto colpisce in questa pellicola e ne decreta un certo valore è l'indubbia ottima interpretazione di Hilary Swank che come sempre si dimostra essere una fuori classe in tutti i più svariati ruoli che interpreta. Come in "Million Dollar Baby", la Swank qui impersona una donna affetta da una grave malattia degenerativa che viene da lei espressa e presentata in una maniera talmente realistica ed efficace da sembrare che ella sia veramente affetta dalla SLA. Insomma, quello che poteva risultare soltanto un film serio e toccante su di un tema delicato e difficile da trattare, ma nulla di più, viene, appunto, notevolmente nobilitato dalla Swank. Interessante e da menzionare però è anche Emmy Rossum che impersona la giovane badante sbandata ed inconcludente e che spicca su tutti e tutto per i suoi modi simpatici e diretti. Insomma, anch'ella è da tenere ben presente.
In generale, comunque, il film risulta ben girato e fortunatamente in maniera non troppo pesante e melodrammatica riesce ad affrontare con la giusta leggerezza, ma anche profonda sensibilità, il tema serio e non certo allegro dei malati di SLA.
Da non sottovalutare, sebbene non costituisca ovviamente un capolavoro vero e proprio.
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astromelia
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sabato 29 agosto 2015
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deja vu
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troppo simile a QUASI AMICI,troppo velocizzato nella sceneggiatura, alquanto edulcorato,la malattia va trattata per quello che è e non si deve esimersi dal metterla in scena in maniera fredda e tragica,perchè questo è il dolore e la sofferenza,questo film non mi ha commosso,ma solo ricordato quanto la gente passa drammi inconcepibili se lassù ci fosse veramente qualcuno...
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