gmiseri
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giovedì 23 ottobre 2014
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la grandiosità di un fantascientifico vintage.
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Il successo stratosferico di The Avengers deve aver dato un po’ alla testa ai produttori della Marvel, non si può spiegare in altro modo la decisione di fare un film sui Guardiani della Galassia. Affidare ad un regista noto finora per aver sceneggiato Scooby-Doo una pellicola così pericolosa è stato quantomeno coraggioso, ma a volte la temerarietà viene premiata. Tratto da un fumetto sfigato, con personaggi ultrasfigati, diretto dallo sceneggiatore di Scooby-Doo, il film che ne viene fuori è una cosa bellissima.
Nel 1988, in un ospedale del Pianeta Terra, un bambino sta ascoltando una cassetta con il walkman. Il padre lo aveva abbandonato già da tempo e la madre stava soccombendo ad una malattia incurabile.
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Il successo stratosferico di The Avengers deve aver dato un po’ alla testa ai produttori della Marvel, non si può spiegare in altro modo la decisione di fare un film sui Guardiani della Galassia. Affidare ad un regista noto finora per aver sceneggiato Scooby-Doo una pellicola così pericolosa è stato quantomeno coraggioso, ma a volte la temerarietà viene premiata. Tratto da un fumetto sfigato, con personaggi ultrasfigati, diretto dallo sceneggiatore di Scooby-Doo, il film che ne viene fuori è una cosa bellissima.
Nel 1988, in un ospedale del Pianeta Terra, un bambino sta ascoltando una cassetta con il walkman. Il padre lo aveva abbandonato già da tempo e la madre stava soccombendo ad una malattia incurabile. L’inevitabile tragedia avviene e il bambino scappa dall’ospedale con il suo mangiacassette e l’ultimo regalo della madre, ma una astronave in perfetto stile E.T. lo cattura. 26 anni dopo Peter Quill è cresciuto ed è un avventuriero che viaggia nella galassia in cerca di bottini, o almeno è quanto vorrebbe far credere. In realtà non è lo Han Solo che si crede, ma solo un contrabbandiere non molto efficace che cerca di farsi chiamare Star-Lord. In una delle sue avventure si ritrova per le mani una preziosa sfera contenente una delle gemme dell’infinito, ma l’oggetto è bramato anche dal cattivissimo Ronan che lo desidera per distruggere il pianeta Xandar. Per sventare il piano del cattivo di turno, Peter si allea con una squadra formata da: una assassina verde, ma sexy, dal passato tormentato; un procione dal ringhio facile, mago della meccanica e creatore di piani di fuga incredibilmente violenti; un vendicativo omone che non capisce le metafore ma sa un sacco di sinonimi, interpretato da un Batista davvero sorprendente come attore; una creatura dalle sembianze d’albero, che non sa dire altro che “Io sono Groot” ma che conquisterà i vostri cuori raggrinziti.
Guardiani della Galassia è immenso, pieno di colori, di azione, di ironia e di avventura. Parte con un prologo emozionante e coinvolgente da cui si viene catapultati in un universo incredibilmente bello. Le scene si susseguono ripercorrendo un po’ i tòpos della storia del cinema, situazioni già viste che vengono risolte però in modo sempre inaspettato. Lo spettatore si ritrova in contesti a lui familiari, ma che lo sorprendono ogni volta per come vengono risolti. I richiami alla cultura pop sono immensi, da Han Solo a Kevin Bacon, da David Bowie a Cantando sotto la pioggia. La colonna sonora anni ’70-’80 è un qualcosa di bellissimo, crea continui contrasti con l’ambiente fantascientifico e con le situazioni in cui si trovano i personaggi (vedi “Hooked on a feeling” in carcere), ma non è mai fuori luogo e alla fine sarà proprio la musica a unire la trama. Ne viene fuori un’opera enorme, che unisce decenni di cinema e di costumi in 121 minuti. Un film creato per intrattenere, con citazioni, rimandi, ironia, azione e umorismo disneyano, bambini, ragazzi e adulti. Uno dei film di fantascienza più belli degli ultimi quindici anni, una pellicola che difficilmente potrà essere superata a breve. Povero J.J., fare di meglio di così con il suo prossimo Star Wars sarà molto difficile.
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laurence316
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giovedì 27 aprile 2017
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il team dei "super-perdenti" approda al cinema
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Creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, misconosciuti e alquanto ignorati prima che Dan Abnett e Andy Lanning ne facessero un esilarante team di “perdenti” nel 2008, ma soprattutto prima che il grande Brian Michael Bendis e Steve McNiven li portassero al successo vero e proprio nel 2013, di certo I Guardiani della Galassia erano tra gli ultimi personaggi che chicchessia si sarebbe mai aspettato di vedere trasposti in un film da centinaia di milioni di dollari.
Eppure, la Marvel, con una scommessa non da poco, ha stupito tutti ed ha deciso di investire in un progetto piuttosto incerto dal punto di vista finanziario (in paragone a colossi come Iron Man, Thor, Captain America e, soprattutto, Avengers al gran completo, questo film rischiava realmente di rivelarsi un insuccesso clamoroso), da cui è uscita assolutamente vincente.
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Creati nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan, misconosciuti e alquanto ignorati prima che Dan Abnett e Andy Lanning ne facessero un esilarante team di “perdenti” nel 2008, ma soprattutto prima che il grande Brian Michael Bendis e Steve McNiven li portassero al successo vero e proprio nel 2013, di certo I Guardiani della Galassia erano tra gli ultimi personaggi che chicchessia si sarebbe mai aspettato di vedere trasposti in un film da centinaia di milioni di dollari.
Eppure, la Marvel, con una scommessa non da poco, ha stupito tutti ed ha deciso di investire in un progetto piuttosto incerto dal punto di vista finanziario (in paragone a colossi come Iron Man, Thor, Captain America e, soprattutto, Avengers al gran completo, questo film rischiava realmente di rivelarsi un insuccesso clamoroso), da cui è uscita assolutamente vincente. E non solo dal punto di vista degli incassi al botteghino (comunque alquanto cospicui) ma anche e soprattutto dal punto di vista della qualità del risultato. Per merito, in egual misura, di sceneggiatura, regia, recitazione, colonna sonora, effetti speciali e, in particolare, dell’umorismo sardonico ed irriverente presente lungo tutta la durata del film.
Gunn centra un perfetto equilibrio tra avventura e commedia, space opera e film di supereroi, e infarcisce il film di citazioni cinefile irresistibili, ma mai invadenti né (spesso) fini a se stesse (citazioni che spaziano da Spielberg [il prologo] a Lucas [Rocket e Groot sono palesemente modellati sulla base della coppia Han Solo/Chewbecca] per arrivare a film come Footloose [tra l’altro al centro di un’esilarante sequenza in cui Star-Lord tenta goffamente di sedurre Gamora), Il Signore degli Anelli [Groot ricorda non poco gli Ent così come visualizzati nei tre film di Jackson], I predatori dell’arca perduta e via di questo passo) inserendo il tutto in una sarabanda di azioni spettacolari tra straordinari effetti digitali (oltre 2700, che costituiscono quasi il 90% del film) ed un ritmo ineccepibile, anche nei tempi comici.
Portando ad un risultato non lontano, come molti non hanno mancato di notare, dal sincretismo culturale e dalla freschezza e genialità dei vecchi Star Wars. Il cui punto di forza sono i personaggi, prima ancora dell’ironia e della colonna sonora anni Ottanta. Tra i già citati Rocket e Groot (quest’ultimo che sa dire solo “Io sono Groot”, ricordando vagamente il tormentone “Hodor” dell’omonimo personaggio de Il trono di spade), l’imponente Drax (un sorprendente Bautista), l’affascinate Gamora (una perfetta Zoe Saldana) e l’imbranato Star-Lord (ottimo Pratt), si va a costituire una squadra assolutamente fuori dagli schemi e per questo esilarante in compagnia della quale non si ha di certo il tempo di annoiarsi. Le battute sparate a raffica (e che colpiscono quasi sempre il bersaglio) e le varie canzoni pop che si ha l’occasione di ascoltare, fanno il resto.
Ovviamente, non si tratta di nulla di particolarmente originale ma neanche di nulla di troppo scontato, banale o raffazzonato. I vari ingredienti sono infatti miscelati con la massima cura e Guardiani della Galassia si pone senza dubbio quale uno dei migliori risultati conseguiti dalla Marvel. Non esente da difetti (talvolta esagera in accumulazione e non diverte come dovrebbe, altre sembra troppo desideroso di accontentare un po’ tutti), ma comunque da vedere.
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luca capaccioli
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venerdì 24 ottobre 2014
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il miglior film marvel ad oggi!
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Ambientato nello spazio profondo, I Guardiani della Galassia ci presenta alcuni nuovi eroi che, ritrovatisi costretti a collaborare in seguito ad un evasione, hanno il compito di fermare Ronan l’Accusatore (Lee Pace), un essere cosmico che brama un oggetto di grande potere e a sua volta servo del terribile Thanos (Josh Brolin). È così, dunque, che Star-Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Rocket Raccoon (Bradley Cooper) & Groot (Vin Diesel) e Drax il Distruttore (Dave Bautista), inizialmente riluttanti a fidarsi l'uno dell'altro, cominciano il loro viaggio nel cosmo per fermare le forze nemiche. Un tempo quasi considerati eroi di serie C, sconosciuti addirittura a molti lettori di fumetti della Casa delle Idee, i Guardiani sono improvvisamente decollati grazie a questo sensazionale lungometraggio, diretto da James Gunn e condito con tanto humor, talvolta volutamente in contrasto con alcune scene del film (il che arricchisce in meglio il tutto), interpretazioni strepitose, specialmente quella di Chris Pratt nel ruolo del carismatico protagonista, con una vena comica che ricorda a tratti Robert Downey Jr.
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Ambientato nello spazio profondo, I Guardiani della Galassia ci presenta alcuni nuovi eroi che, ritrovatisi costretti a collaborare in seguito ad un evasione, hanno il compito di fermare Ronan l’Accusatore (Lee Pace), un essere cosmico che brama un oggetto di grande potere e a sua volta servo del terribile Thanos (Josh Brolin). È così, dunque, che Star-Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Rocket Raccoon (Bradley Cooper) & Groot (Vin Diesel) e Drax il Distruttore (Dave Bautista), inizialmente riluttanti a fidarsi l'uno dell'altro, cominciano il loro viaggio nel cosmo per fermare le forze nemiche. Un tempo quasi considerati eroi di serie C, sconosciuti addirittura a molti lettori di fumetti della Casa delle Idee, i Guardiani sono improvvisamente decollati grazie a questo sensazionale lungometraggio, diretto da James Gunn e condito con tanto humor, talvolta volutamente in contrasto con alcune scene del film (il che arricchisce in meglio il tutto), interpretazioni strepitose, specialmente quella di Chris Pratt nel ruolo del carismatico protagonista, con una vena comica che ricorda a tratti Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man, per non parlare delle grandissime scene d’azione, le ambientazioni e gli effetti speciali aventi un elevatissimo tasso di spettacolarità, oltre che la straordinaria e originale colonna sonora. Ma oltre lo humor, ci sono anche momenti toccanti con toni drammatici che sicuramente rimarranno ben impressi nella mente dello spettatore. Ottima Zoe Saldana nel ruolo di Gamora, guerriera geneticamente modificata astuta, letale e avvolta in un alone di mistero. Splendido il doppiaggio e il motion capture di Groot, albero antropomorfo che, nonostante le limitate abilità comunicative, riesce a trasmettere tutte le sue emozioni e la grande sensibilità, stessa cosa per il personaggio di Rocket, talvolta docile e amabile, talvolta battagliero e imprevedibile, abilissimo nelle armi da fuoco. Eccellente Dave Bautista nel ruolo del suo Drax, un essere dalla personalità tormentata a causa dell'oscuro passato, reso benissimo anche visivamente. Anche il villain principale ha il suo spessore, nel senso che Ronan viene reso abbastanza cupo e inquietante, mentre Nebula è caratterizzata in un modo un po' più superficiale, anche se Karen Gillan dedica anima e corpo per interpretare il personaggio. In parte azione, in parte commedia, il film intrattiene e si rivela adatto ad un pubblico di tutte le età, fan e non, oltre che uno dei maggiori successi di tutti i tempi nel campo dei cinecomics, quasi perfetto e addirittura superiore agli spettacolari The Avengers e X-Men: Giorni di un Futuro Passato. Assolutamente consigliato!
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(di antonio montefalcone)
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(di noctis93)
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fra_by
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mercoledì 11 febbraio 2015
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un mix di emozioni
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Un film riuscito. La colonna sonora vintage, è ricca di canzoni del vecchio repertorio, coinvolgenti e utilizzate ad hoc per rendere comici determinati momenti. Gli attori, degni interpreti di personaggi tanto alieni nell'aspetto, quanto umani nei sentimenti; i due personaggi ricreati a computer, Rocket e Groot, stupendamente divertenti, emblema della forte amicizia che può instaurarsi tra individui. Molto azzeccati anche costumi ma soprattutto i make-up; sicuramente molto riusciti il trucco di Ronan l'accusatore (Lee Pace) e Drax il distruttore (Dave Bautista). In definitiva, un film coinvolgente: coinvolge lo spettatore facendolo ridere, pur non mancando la parte "sentimentale", che non risulta però melensa.
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Un film riuscito. La colonna sonora vintage, è ricca di canzoni del vecchio repertorio, coinvolgenti e utilizzate ad hoc per rendere comici determinati momenti. Gli attori, degni interpreti di personaggi tanto alieni nell'aspetto, quanto umani nei sentimenti; i due personaggi ricreati a computer, Rocket e Groot, stupendamente divertenti, emblema della forte amicizia che può instaurarsi tra individui. Molto azzeccati anche costumi ma soprattutto i make-up; sicuramente molto riusciti il trucco di Ronan l'accusatore (Lee Pace) e Drax il distruttore (Dave Bautista). In definitiva, un film coinvolgente: coinvolge lo spettatore facendolo ridere, pur non mancando la parte "sentimentale", che non risulta però melensa. Ho visto vari film Marvel: da Spider Man a Iron Man, da Captain America a X-Men, ma trovo che questo film sia decisamente meglio di tutti gli altri!
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claudiofedele93
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giovedì 30 ottobre 2014
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we are groot!
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Se ne abbia coscienza o meno, sta di fatto che con l’avvento del 2014 i film Marvel prodotti dagli Marvel Studios, nonché co-prodotti dalla Disney Picture, sono arrivati alla loro decima produzione e la quarta pellicola della così detta “Fase Due” iniziata subito dopo il blockbuster The Avengers,uscito lo scorso 2012 diretto da Joss Whedon, con protagonisti gran parte della crème de la crème del pantheon superereoistico nato dalla mente del geniale Stan Lee che negli anni precedenti aveva popolato i cinema di tutto il mondo; una sorta di scommessa, si potrebbe pensare, vinta in toto ed iniziata con il lungometraggio Iron Man che consolidava concretamente le basi per sviluppare una trama che coinvolgesse il progetto Vendicatori.
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Se ne abbia coscienza o meno, sta di fatto che con l’avvento del 2014 i film Marvel prodotti dagli Marvel Studios, nonché co-prodotti dalla Disney Picture, sono arrivati alla loro decima produzione e la quarta pellicola della così detta “Fase Due” iniziata subito dopo il blockbuster The Avengers,uscito lo scorso 2012 diretto da Joss Whedon, con protagonisti gran parte della crème de la crème del pantheon superereoistico nato dalla mente del geniale Stan Lee che negli anni precedenti aveva popolato i cinema di tutto il mondo; una sorta di scommessa, si potrebbe pensare, vinta in toto ed iniziata con il lungometraggio Iron Man che consolidava concretamente le basi per sviluppare una trama che coinvolgesse il progetto Vendicatori.
Sebbene Guardiani della Galassia non sia legato in modo stretto a ciò che accade sulla terra a Tony Stark e compagni, questi resta comunque ancorato al mondo ed alle problematiche dei beniamini del recente passato che, proprio nella pellicola che li ha visti collaborare tutti assieme, dovevano vedersela a loro insaputa, dietro agli attacchi di Loki, fratello di Thor, con la minaccia di Thanos, una vera e propria divinità che si può riassumere con la parola “Eterno”, ovvero una sorta di essere sovra-umano. Ed è proprio da Thanos che riparte la produzione, mettendo in scena una battaglia con tanto di gioco di potere tra le nemesi dei protagonisti qui chiamati in causa, che mostri uno spaccato inedito ed originale del mondo Marvel, ma al contempo non così anonimo per il pubblico o lontano anni luce da tutto quel che si è visto in questi anni.
La pellicola in questione la si potrebbe paragonare ad un vero e proprio lancio di moneta poiché non solo rappresenta un “primo capitolo” con personaggi del tutto nuovi, laddove ormai quasi tutti “gli altri” erano già stati introdotti e ci si fosse avviati con i tanti seguiti vari (vedi Captain America 2, Iron Man 3, Thor 3 etc…), ma la si può vedere come un preciso e decisivo cambio di rotta dato che era necessario facesse anche da passaggio ad una seconda fase, capace di condurre lo spettatore ad un nuovo livello del franchising dei super eroi. Chiamato in causa nella cabina di regia è stato nientemeno che James Gunn, non di certo un novellino dietro la macchina da presa dato che, ad eccezione di aver diretto un frammento del disastroso Comic Movie (o Movie 43), aveva dato alla luce, nel 2010, la pellicola “Super” con Rainn Wilsone Ellen Page, una vera perla del cinema indipendente che non a caso prendeva a cuore, in modo drammatico, la figura dell’uomo che si crede di avere vari superpoteri ed una missione divina da compiere in nome della libertà, egoismo, giustizia e amore.
Gunn non solo si è cimentato nel ruolo del regista, ma ha anche curato la storia, prendendo sotto la propria ala la stesura della sceneggiatura con l’aiuto di Nicole Perlman; il risultato è stato senza ombra di dubbio eccellente, tanto che quel che sorprende maggiormente in Guardians of the Galaxy è la trama, servita al pubblico nel miglior modo possibile, capace di saper intrattenere senza mai strafare o apparire eccessiva, dosando bene l’azione e regalando sequenze spettacolari gestite con intelligenza.
L’elemento infatti che contraddistingue questo film, capace di renderlo un primo capitolo migliore di molti altri cine-comics di casa Marvel se non addirittura il più riuscito su larga scala, sta proprio nel voler dare molto spazio ai protagonisti, che qui vediamo per la prima volta sullo schermo, senza sacrificare l’intreccio narrativo o sminuire il corso degli eventi. Le tante scene adrenaliniche ben si amalgamano ai tanti siparietti e dialoghi che vedono interagire Star-Lord/Peter Quill, Rocket, Gamora, Drax e Groot tra loro. Non è affatto casuale di trovarsi dinnanzi ad una situazione dove subito dopo la preparazione di un piano si passa in maniera estremamente casuale alla presenza di battute a volte leggermente offensive o quanto meno comunque cariche di humour tra i quattro super eroi, i quali, va sottolineato, trovano la loro forza proprio nelle loro debolezze.
Nel bene o nel male tutti i guardiani della galassia hanno dei grandi deficit, un qualcosa che non li rende invincibili, ma piuttosto contribuisce a farli quasi degli emarginati del mondo in cui vivono e questo non è un elemento dal poco, tanto che alcuni di loro sono persino dei fuorilegge e non è lasciata al caso il fatto che tutti assieme decidano di fare squadra proprio in una prigione di massima sicurezza, il che la dice lunga sull’approccio originale che Gunn ha voluto dare alla storia.
Star-Lord è un orfano, rapito da piccolo dal mercenario Yondu e addestrato a diventare una sorta di pirata dello spazio, allontanato dalla Terra il cui unico ricordo è uno walkman con una cassetta contenente un mix di canzoni degli anni ’70/’80 datole da sua madre sul letto di morte.
Gamora, inizialmente alleata di Thanos, è anch’essa stata privata della propria madre e del proprio padre da quest’ultimo, costretta poi a servirlo e diventare una spietata assassina contro la sua volontà.
Drax, il Distruttore, reclama la sua vendetta, dopo che Ronan ha ucciso la sua famiglia, mentre Rocket è una sorta di procione, il cui oscuro passato sembra essere costituito da esperimenti che hanno fatto di lui un ibrido animale.
A chiudere il cerchio è Groot, il miglior amico di Rocket, una specie di albero che, a causa di un leggero ritardo mentale, sa dire una sola frase, “Io Sono Groot”, con la quale cerca di esprimere vari concetti. Sembra un azzardo ammetterlo, ma è proprio quest’ultimo che chiude in modo perfetto un cerchio di individui particolarmente eccentrici, che ricorda in certi momenti il Chewbacca di Guerre Stellari (e le analogie non finiscono qui!) ed in altri la tranquillità degli Ent di Tolkien, così come la loro irrefrenabile forza.
Una accozzaglia di personaggi quasi estremi, eccessivi e letteralmente fuori di testa guida un film che proprio nella loro perfetta caratterizzazione trova gran giovamento e con l’umiltà con la quale ci vengono proposti riesce a godere di un’ottima messa in scena, guidata anche da una regia che sa il fatto suo. A voler essere pignoli, si potrebbe dire che il “nemico di turno”, vale a dire il già sopra citato Ronan, dietro alla sua sete di potere, ambizione, nonché arroganza nei confronti di Thanos appare essere ancora una volta una nemesi non particolarmente ricca di sfaccettature, quasi che sia messa lì da fare da collante agli eventi per rinforzare ancora di più il legame tra i protagonisti; altro co-protagonista messo un po’ in ombra è inoltre il Collezionista, interpretato da un particolare Benicio del Toro, che riesce comunque a ritagliarsi uno spazio degno di nota durante i120 minuti complessivi di pellicola e nella scena dopo i titoli di coda (che ogni vero fan dei Fumetti ormai dovrebbe attendere e vedere!).
Anche l’elemento estetico ha bisogno di cure e attenzioni, così Gunn non si dimentica di curare anche l’Universo del quale tiene le redini, mostrando scenari e tutto un repertorio di scenografie davvero d’avanguardia, per certi aspetti capaci di richiamare i recenti Star Trek e Star Wars senza però dimostrarsi datate, poco originali o barocche. Puntando sul semplice, regista e realizzatori, hanno portato avanti un progetto che riesce in ogni momento a catturare per il modo in cui è stato realizzato anche a livello estetico e che grazie alla complicità di un’ottima fotografia e stereoscopia 3D regala in alcuni momenti scorci davvero meravigliosi del Cosmo e dei numerosi Pianeti coinvolti nella storia.
Eppure, dietro a gli effetti speciali, davvero ottimi, dietro a tutto quel che è stato fatto sul piano della sceneggiatura, c’è un qualcosa che salta fin da subito alle nostre orecchie, reclama attenzione e ci porta indietro nel tempo, negli anni di Bowie, Norman Greenbaum, The Runaways, vale a dire la colonna sonora. Guardiani della Galassia unisce brani curati dal compositore Tyler Bates a numerosi pezzi di repertorioPop-Rock estratti dallo Walkman di Star-Lord che si sposano benissimo nelle sequenze inserite, come già si era evinto dal trailer, portando quasi a dare una tinta vintage a questo lungometraggio che assume sempre più i contorni di un grande BlockBuster d’autore ove le scelte di quest’ultimo, mai invadenti, ad un occhio attento si mettono in evidenza sotto molti punti di vista.
Un plauso va fatto anche all’intero cast, convincente e ben affiatato, con un protagonista interpretato da Chriss Pratt in modo più che credibile, a cui fa spalla una Zoe Saldana che a questo punto della sua carriera mastica i film di fantascienza con indiscutibile fascino, abilità e bellezza; la Neytiri di Avatar non ci regala la performance migliore, che rimane forse proprio quella nelle vesti della principessa Na’Vi, ma il ruolo a lei datole è di gran lunga più profondo e originale di quello offertole in Star Trek da J.J. Abrams. Convincente anche il wrestler David Bautista, nei panni di Drax il Distruttore, completamente coperto di tatuaggi rossi e da una pelle color mercurio liquido scuro, a lui è destinato uno dei momenti migliori della pellicola proprio prima dei titoli di coda. Per quel che riguarda Groot e Rocket non ci possiamo esprimere sul doppiaggio originale, anche se già dalla visione in lingua italiana il lavoro svolto, da un punto di vista tecnico, su questi personaggi realizzati interamente al computer sembra ottimo, dato che questi interagiscono in modo credibile sullo schermo anche nelle scene di lotta o dialogo tra loro e con gli altri co-protagonisti e comparse varie, tuttavia, va detto che sia Cristian Iansante (doppiatore di Bradley Cooper) che Massimo Corvo (doppiatore di Vin Diesel) hanno saputo dare spessore al piccolo procione spaziale e all’albero Groot, non facendo minimamente rimpiangere la controparte originale.
Guardians of Galaxy si prende con merito e senza tanti giri di parole il titolo di miglior cine-comics dell’annata, ma a voler essere del tutto sinceri, va detto che la pellicola di Gunn merita comunque di rientrare prepotentemente nella cinquina dei migliori film tratti dai Fumetti in assoluto. Complice di tale successo e apprezzamento sono senza dubbio le tante scene di azioni girate in modo eccezionale, la storia, ben gestita e articolata, la realizzazione estetica, nonché la scrittura dei cinque protagonisti principali, credibili e davvero ben delineati quasi da pensare che i guardiani della galassia li avessimo sempre conosciuti e che non fossero necessarie presentazioni, un finale ben orchestrato con il giusto climax ed infine la colonna sonora, con annesse le scenografie che fanno da contorno ad un lavoro che ha visto coinvolti un gran numero di persone che con impegno e passione hanno dato alla luce un (semi) capolavoro del genere fantascientifico, andando oltre i propri limiti di cine-fumetto e mostrandosi agli occhi del pubblico come più di un prodotto realizzato per un certo tipo persone, rivelandosi come un’opera presa in attenta analisi sotto ogni minimo dettaglio capace di divertire, ricca di citazioni, mostrarsi eccessiva e pungente, sincera ed autentica. Giù il cappello per Guardians of the Galaxy!
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[+] che analisi eccezionale!
(di luca capaccioli)
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ilaria pasqua
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lunedì 6 ottobre 2014
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grande divertimento
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Guardiani della Galassia è stato una grande, immensa sorpresa. Ma iniziamo dalla storia...
Peter Quill è un contrabbandiere spaccone e un po' idiota che si fa chiamare Star-Lord, anche se nessuno ha mai imparato il suo nome. Dopo aver rubato una sfera misteriosa, viene spedito in una prigione intergalattica. Lì entrerà in contatto con un gruppetto di personaggi non meno strambi di lui, Drax, detto il Distruttore, Gamora, la donna più letale dell'universo, Rocket, un procione antropomorfo dal pessimo carattere, e l'albero umanoide Groot. Stringerà un alleanza e con loro andrà a caccia del malvagio Ronan per salvare l'intero universo.
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Guardiani della Galassia è stato una grande, immensa sorpresa. Ma iniziamo dalla storia...
Peter Quill è un contrabbandiere spaccone e un po' idiota che si fa chiamare Star-Lord, anche se nessuno ha mai imparato il suo nome. Dopo aver rubato una sfera misteriosa, viene spedito in una prigione intergalattica. Lì entrerà in contatto con un gruppetto di personaggi non meno strambi di lui, Drax, detto il Distruttore, Gamora, la donna più letale dell'universo, Rocket, un procione antropomorfo dal pessimo carattere, e l'albero umanoide Groot. Stringerà un alleanza e con loro andrà a caccia del malvagio Ronan per salvare l'intero universo.
Dicevo una sorpresa. Sì. Questo primo film, che a quanto pare sarà parte di una trilogia, è tutto e molto altro.
Ironico, divertente, brillante... era tanto che non ridevo così al cinema. Si ride davvero di cuore. Va lodato prima di tutto il casting, gli attori sono a dir poco incredibili, in particolare il protagonista, interpretato da Chris Pratt, e le voci di Rocket e Groot, rispettivamente Bradley Cooper e Vin Diesel (sì, avete capito bene, Vin Diesel) sono perfette, e non mi aspettavo un tale risultato, soprattutto da parte di Vin Diesel, talmente bravo da riuscire a dare sfumature diverse alle stesse tre parole ("Io sono Groot" è tutto ciò che dice in questo film).
Ma non è tutto qui, è un film pieno di sentimenti, di malinconia, di tristezza. Ogni personaggio ha un passato che non può cancellare e con cui deve convivere. I guardiani della galassia sono un branco di disadattati confusi e solo, rinnegati dall'intero universo, che riescono a formare un gruppo nonostante le differenze.
E ancora gli effetti speciali, ripeto il termine perchè non trovo nulla di meglio, incredibili, con spettacolari scontri spaziali e sequenze d'azione. Rocket e Groot raggiungono un livello di perfezione mai visto.Rocket e Groot che a mio parere sono il cuore del film, due personaggi che fanno emozionare. Un albero umanoide e un procione pieno di rabbia che scioglierebbero il cuore di chiunque.
Si torna bambini. Si sogna.
Poi arrivano le note dolenti. La storia di base non è nulla di che, semplice e poco originale è quasi uno sfondo dove far risaltare i personaggi. Ma non pesa affatto, perché il cuore del film restano i personaggi, tutta quella catena di battute che fa sbellicare e parteggiare per questo gruppo che diviene, inaspettatamente, sempre più unito e forte.
Un colpo andato del tutto a segno per la Marvel. Per vedere il successivo capitolo però bisognerà aspettare il 2017. Non so come farò.
Recensione pubblicata in origine su: www.ilariapasqua.net
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miranbaricic
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domenica 15 marzo 2015
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caruccio
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Guardiani della Galassia è un film abbastanza gradevole e divertente, con alti a bassi, ma comunque rispettabile e godibile senza pretese. Gli aspetti meglio riusciti del film sono, oltre algi effetti speciali e agli aspetti visivi in generale, che parlano da soli, anche un certo humor che regala senza impegno qualche sorriso e qualche risata, e l'accoppiata Rocket-Groot, duo simpaticissimo e dalla forte personalità (sono sicuramente i due personaggi meglio riusciti), parlando di personaggi però anche Quill, il protagonista si dimostra divertente; il film vanta inoltre una colonna sonora vintage di qualità, che conferisce molta personalità all'opera.
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Guardiani della Galassia è un film abbastanza gradevole e divertente, con alti a bassi, ma comunque rispettabile e godibile senza pretese. Gli aspetti meglio riusciti del film sono, oltre algi effetti speciali e agli aspetti visivi in generale, che parlano da soli, anche un certo humor che regala senza impegno qualche sorriso e qualche risata, e l'accoppiata Rocket-Groot, duo simpaticissimo e dalla forte personalità (sono sicuramente i due personaggi meglio riusciti), parlando di personaggi però anche Quill, il protagonista si dimostra divertente; il film vanta inoltre una colonna sonora vintage di qualità, che conferisce molta personalità all'opera. Oltre ad aspetti positivi però ci sono anche aspetti negativi, come ad esempio una certa frettolosità che si nota nell'insieme: si viene catapultati troppo velocemente in una storia di cui non si conosce nulla, e alcuni avvenimenti avvengono con troppa velocità, come ad esemio l'innamoramento di Quill per Gamora o la forte amicizia fra i protagonisti, strettasi davvero troppo in fretta (un prolungamento dei dissidi interni avrebbe reso più profondità ai personaggi); il film con la sua frettolosità da poi l'idea di essere fatto per dare avvento ad una macchina sforna-sequel, i quali ci sarano sicramente in futuro. Altro aspetto che non ho gradito molto è l'altra metà del team dei guardiani, formata da Gamora e Drax: la prima ha la tipica personalità da femmina con il carattere eccessivamente duro, formula già vista troppe, troppe volte nel corso della cinematograifa, il secondo nonostante a tratti si riveli gradevole, si dimostra spesso eccessivamente stupido.
Per concludere il film non è certo una pietra miliare come a volte lo si sente definire (nuovo Star Wars un corno), ma è comunque un film gradevole e divertente, che fa passare un paio d'ore di diertimento.
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fede slevin
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martedì 9 giugno 2015
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io sono groot
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1988. La madre di Peter Quill muore sul letto di un ospedale davanti ai suoi occhi. Peter scappa piangendo con in mano quel walkman che non lo abbandonerà mai, con il mix di canzoni preferite della madre, quando una navicella spaziale lo preleva e svanisce. A bordo Yondu, creatura spaziale dalla pelle bluastra, lo crescerà per ventisei anni come un membro della "famiglia", facendo di lui un coraggioso avventuriero della galassia. Proprio durante una delle sue ricognizioni in cerca di tesori, viene in possesso di una sfera misteriosa, sulla quale però, pare abbiano messo gli occhi in molti, chi per il suo spropositato valore economico e chi perchè consapevole, che al suo interno si celi una delle incredibili gemme dell'infinito, capace di donare poteri illimitati a chiunque sia in grado di sostenerli.
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1988. La madre di Peter Quill muore sul letto di un ospedale davanti ai suoi occhi. Peter scappa piangendo con in mano quel walkman che non lo abbandonerà mai, con il mix di canzoni preferite della madre, quando una navicella spaziale lo preleva e svanisce. A bordo Yondu, creatura spaziale dalla pelle bluastra, lo crescerà per ventisei anni come un membro della "famiglia", facendo di lui un coraggioso avventuriero della galassia. Proprio durante una delle sue ricognizioni in cerca di tesori, viene in possesso di una sfera misteriosa, sulla quale però, pare abbiano messo gli occhi in molti, chi per il suo spropositato valore economico e chi perchè consapevole, che al suo interno si celi una delle incredibili gemme dell'infinito, capace di donare poteri illimitati a chiunque sia in grado di sostenerli. Venuto a conoscenza che il malvagio Ronan voglia impadronirsene per diventare padrone incontrastato della galassia, Peter si unirà a una strampalata combricola di ricercati che, col tempo, riuscirà a trovare un sottile legame e dire la propria nel tentativo di boicottare l'oscuro piano di Ronan.
In questo Guerre Stellari targato Marvel tutto funziona a meraviglia, non si esagera, ci si emoziona, si ride, si prendono in giro i supereroi. Sì, perchè i protagonisti in questione, sono tutt'altro che eroi, anzi, forse gli antieroi per definizione: goffi, sbadati, dall'aspetto non carismatico (chi tremerebbe di fronte a un procione?!), qualcuno è stupido, qualcuno ladro, ma tutti hanno una grande qualità che li contraddistingue e, messi insieme, formano il più bel mix di personalità mai visto in un film di tale genere. Sono diversi tra di loro, alcuni si odiano addirittura, ma impareranno ad amarsi come una famiglia, perchè ognuno di loro o è sempre stato solo, o lo è diventato. Non si può che apprezzare il tentativo del regista di mettere in scena le varie diversità etniche (metafora dell'integrazione moderna) a partire dai diversi modi di dire, che fanno sorridere nello svolgimento della narrazione, ma anche riflettere. Analogo il discorso sulla musica, autentico personaggio della pellicola, che per quanto possa essere sconosciuta su un altro pianeta, nessuno può resistere a tenere il ritmo con il piede, come a manifestare che, in fondo, siamo tutti uguali. Bella la storia, che omaggia vari ambienti cinematografici, dalla prigione, al mondo inesplorato dove Peter trova la sfera, dalla Terra ai combattimenti aerei a bordo delle navicelle e bella anche la critica della Terra e del modo di vivere dei terrestri che poi si sposta prendendo come bersaglio il pianeta Xandar, metafora galattica del vero pianeta Terra. Ad ogni modo, questo film non lascia nulla al caso e tutto sembra testimoniare la passione del regista nel realizzare qualcosa che ama, non vincolato dagli standard comicsiani dei precedenti lungometraggi Marvel e, soprattutto, prendendola con leggerezza, risparmiandoci dialoghi da playboy, personaggi da calendario ed effetti speciali volti solamente a gettare fumo negli occhi dello spettatore, impedendogli di notare la tristezza della trama. Impossibile, infine, non innamorarsi di Groot, con il suo animo sentimentale ed essenziale, capace di formare un legame indissolubile, forte come le radici di un albero (appunto), tra i compagni di avventura, inglobandoli, sul finale, in una sfera che richiama tutta la bellezza della natura in una solo inquadratura. Inaspettato.
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25peter
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domenica 26 ottobre 2014
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divertimento allo stato puro, senza stress
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I guardiani della galassia rispetta pienamente la promessa di divertimento che faceva nel trailer e regala molto di più.
Alcuni aspetti del film sono già visti. Ad esempio i super-malvagi assetati di vendetta e la misteriosa pietra del potere in grado di fare un gran casino nelle mani dei cattivi. Gli autori però riescono a disinnescare molti stereotipi di questo genere di film per costruire un racconto diverso e appagante.
Innanzitutto rinunciano a riempire lo spettatore di pathos e di tensione per costruire una storia molto più leggera: per una volta non è la Terra ad essere in pericolo ma è un pianeta che le somiglia molto garantendo così un salutare distacco.
Per una volta il pianeta vittima dei cattivi non è governato da persone stupide ma da una donna intelligente circondata da persone intelligenti.
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I guardiani della galassia rispetta pienamente la promessa di divertimento che faceva nel trailer e regala molto di più.
Alcuni aspetti del film sono già visti. Ad esempio i super-malvagi assetati di vendetta e la misteriosa pietra del potere in grado di fare un gran casino nelle mani dei cattivi. Gli autori però riescono a disinnescare molti stereotipi di questo genere di film per costruire un racconto diverso e appagante.
Innanzitutto rinunciano a riempire lo spettatore di pathos e di tensione per costruire una storia molto più leggera: per una volta non è la Terra ad essere in pericolo ma è un pianeta che le somiglia molto garantendo così un salutare distacco.
Per una volta il pianeta vittima dei cattivi non è governato da persone stupide ma da una donna intelligente circondata da persone intelligenti.
Gli anti-eroi ricordano molto quelli di Guerre Stellari, ma una volta tanto gli non sono soli a combattere ma sostenuti ed aiutati dall'esercito regolare.
Una volta tanto la vittoria non è il solto fotofinish. Ciò che permette loro di poter controllare il potere della pietra non è soltanto l'averla presa un attimo prima ma è la qualità del loro scopo e il loro essere uniti.
Se si vuole proprio trovare un difetto è che i malvagi sono troppo poco caratterizzati e non si capiscono veramente le loro motivazioni (almeno per chi è abbastanza digiuno di Marvel).
Ciò che domina nel film quindi sono il divertimento e i sentimenti, soprattutto l'amicizia e un amore forte ma per una volta non ostentato.
Sono banditi pathos, ansia e stress.
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asdrubale03
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sabato 1 novembre 2014
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un altro capolavoro della marvel
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Dopo "The Avengers" la Marvel riesce a sorprendere con un altro capolavoro:"Guardian of galaxy".Una pellicola che commuove,diverte e coinvolge a pieno lo spettatore per tutta la durata del film merito anche grazie alla grande regia e alla sceneggiatura che è riuscita a introdurre i tempi comici senza distrarre il pubblico dalla trama.Le interpretazioni sono eccezionali da parte di tutti gli attori:Chris Pratt (Star- Lord\Peter Quill),Zoe Saldana (Gamora),Vin Diesel (Groot),Bradley Cooper (Rocket Racoon) e lo spettacolare Dave Bautista (Drax).
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