Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato |
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Un film di Peter Jackson.
Con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, James Nesbitt, Ken Stott.
continua»
Titolo originale The Hobbit: An Unexpected Journey.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 164 min.
- USA, Nuova Zelanda 2012.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 13 dicembre 2012.
MYMONETRO
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Jackson torna nella Terra di Mezzo con Bilbodi donni romaniFeedback: 23283 | altri commenti e recensioni di donni romani |
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venerdì 21 dicembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peter Jackson torna nella Terra di Mezzo e ci trascina con lui in una girandola di avventura, azione ed emozione di cui sentivamo la mancanza sin dall'ultima scena del terzo film dedicato al "Signore degli Anelli" di Tolkien di cui "Lo Hobbit" è idealmente il prequel, anche se il tempo è un dettaglio trascurabile nel mondo fantasy. Sicuramente non ci possiamo aspettare lo stesso stupore estetico e la stessa meraviglia visiva provate al primo apparire di Frodo e compagni, ma un piacevole senso di "ritorno a casa" con le prime bucoliche scene nel paese degli Hobbit non si può non ammetterlo, e le successive due ore e mezzo abbondanti di film saranno un tripudio di effetti, scene spettacolari, personaggi buffi, confronti drammatici e battaglie finali che finali non sono, perchè il difetto dei film ad episodi è proprio questo, che lo scontro fra i protagonisti è demandato al capitolo successivo, lasciandoci un po' delusi e un po' felici perchè la vittoria dei buoni è solo rimandata. La storia prende il via in casa Beggins, come sempre, e vede Bilbo intento a scrivere il resoconto di una sua vecchia avventura, mentre Frodo, partecipazione speciale e piacevole di Elijah Wood, si aggira per casa con i suoi piedoni pelosi. Il viso di Bilbo si intenerisce al ricordo di ciò che successe 60 anni prima e di lì a poco sapremo perchè: nella sua linda casetta, ordinata e precisa, si presentano improvvisamente un gruppo di nani, disordinati, confusionari e caotici, raggiunti di lì a poco da Gandalf, che li dovrà guidare alla riconquista del regno perduto a causa del drago Smaug. Lo stupore e il leggero disgusto di Bilbo per le maniere dei nani si trasforma in puro orrore quando apprende da Gandalf che anche lui dovrà far parte de gruppo, salvo poi decidere di voler partecipare ad una grande avventura, almeno una volta nella vita e trovare quindi il coraggio di partire con loro. E dunque avventura sia, perchè Jackson non risparmia nulla, le battaglie con gli orchi e con i giganti di pietra, l'incontro con i troll simpatici e tonti che ricordano Polifemo, perfidi re che vengono appellati dai sudditi "Sua malevolenza", la presenza di Radagast, mago dei boschi circondato da ricci e coniglietti al pari di Biancaneve, una visita al regno degli Elfi dove con piacere Gandalf ritrova la Galadiel di Cate Blanchette e soprattutto Gollum comprimario che come sempre ruba la scena a tutti con le sue smorfie e i suoi indovinelli, schizofrenica, primordiale, psicanalitica creatura che fa salire il tono della pellicola al suo apparire. Tono che resta sempre un po' scherzoso tranne in alcuni momenti di intensa drammaticità, quasi che Jackson volesse una leggerezza di fondo ad accompagnare il percorso dei nani, rissosi, orgogliosi ma anche un po' infantili, che a tavola non vogliono "cibo verde" ma patatine fritte come tutti i bambini. Certe scene potrebbero risultare dilatate oltre misura, ma per godere appieno quest'avventura inaspettata ci si deve abbandonare completamente all'epica, alla mitologia, al lento fluire di storie e leggende, di incantesimi e magie, e sentirsi parte di un grande viaggio visivo e sonoro, con tanto, in sottofinale, di volo a cavallo di enormi uccelli, scena che ricorda "La storia infinita", altro grande fantasy del passato. Perchè, come dice Gandalf "... sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l'oscurità, semplici atti di gentilezza e amore...", e noi quei semplici atti, compiuti da Bilbo, dal re dei nani Thorin o da Gandalf, ce li godiamo con occhi avidi, appagati da effetti speciali, 3D, riproduzione a 48 fotogrammi, ma soprattutto dalla deliziosa personalità dei piccoli abitanti della Terra di Mezzo.
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