Sinister

Negli ultimi anni c'è come stata una ripresa per quanto riguarda il genere horror, in particolare l'horror paranormale: grazie al talento di James Wan abbiamo avuto film di notevole fattura come Insidious o l'ottimo The Conjuring (che sfiora il capolavoro). Non dimentichiamoci di Rob Zombie che ci ha regalato un capolavoro del genere horror lo scorso anno con Lords of Salem. Questo nuovo film firmato Scott Derrickson (Exorcisme of Emily Rose) non è da meno, anzi si colloca esattamente sullo stesso piano di quelli citati in precedenza. Sinister è la storia di uno scrittore (Trevor) che, dopo aver smesso di scrivere romanzi, decide di dedicarsi ad un nuovo libro ispirato a omicidi di intere famiglie, ognuna in modi differenti. Si trasferisce così, con tutta la sua famiglia, in una casa isolata nella quale si verificò un delitto che coinvolse un'intera famiglia. Trevor indagherà su questo tipo di omicidi guardando i vari filmati delle terribili esecuzioni che ha trovato in uno scatolone in soffitta. La sua indagine porrà lui e la sua famiglia in grosso pericolo. Un film che finalmente riesce a spaventare sul serio lo spettatore, a metterlo in uno stato di ansia continua grazie alla quale riuscirà a immedesimarsi completamente nel protagonista e insieme a lui cercare una spiegazione per le cose che stanno accadendo fino a giungere allo splendido e inquietante finale che lascia  intendere una continuità ciclica della storia. In questa fase compie un ruolo importante la regia di Derrickson che con le giuste inquadrature e le giuste tecniche riesce a creare un' atmosfera veramente sinistra. Tutte queste caratteristiche rendono Sinister un vero e proprio capolavoro del genere che si tiene sempre costante nella tensione, non cade mai nel banale ed elimina quasi completamente i soliti clichè tipici del genere tirando fuori un finale pulito che non lascia il minimo dubbio sulla sorte dei protagonisti.