È stato il figlio |
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Un film di Daniele Ciprì.
Con Toni Servillo, Giselda Volodi, Alfredo Castro, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Italia 2012.
- Fandango
uscita venerdì 14 settembre 2012.
MYMONETRO
È stato il figlio
valutazione media:
3,65
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Curzio Maltese
La Repubblica
La commedia all’italiana è morta a metà degli anni 70, ferita da Brutti, sporchi e cattivi di Scola e sepolta da Il borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli. I “mostri” dello schermo erano diventati troppo mostri nella realtà per essere raccontati. O almeno per garantire una minima identificazione da parte degli spettatori. Il lavoro di Daniele Ciprì comincia dov’è finita la lezione dei maestri Risi e Monicelli, la riprende con la necessaria dote di necrofilia e la conduce alle conseguenze estreme. La famiglia Ciraulo di E’ stato il figlio non è grazie al cielo «la famiglia che tutti potremmo essere », come sostiene l’autore, ma è di sicuro la famiglia che l’Italia di questi anni ha cercato di farci diventare. Un gruppo di “mostri” dominato dalla miseria, rischiarato da un unico e misterioso dono, la bellezza della piccola Serenella, che si perde quasi subito. La bimba viene uccisa da una pallottola vagante durante un regolamento di conti nella periferia di Palermo. Nel buio della disperazione, un vicino di casa fa balenare la scintilla avida di un risarcimento da parte dello Stato per le vittime di mafia. La sola promessa del danaro sconvolge la vita dei Ciraulo, li porta a indebitarsi prima coi commercianti e poi con gli strozzini, in attesa che si compia l’estenuante iter burocratico. Alla fine, quando i soldi arrivano davvero, sono diventati pochi per alimentare il sogno di miracolo economico. Bastano appena per coronarne una parvenza consumistica, l’acquisto di una fiammante Mercedes. L’auto di lusso restituisce a Nicola, che la tratta meglio della povera figlia, una paradossale fierezza paterna. Ma sarà la prevedibile fonte della definitiva tragedia. E’ stato il figlio segna il ritorno di un talento prezioso, Daniele Ciprì. Oltre alla conferma, semmai ve ne fosse bisogno, della grandezza di Toni Servillo, un Nicola indimenticabile fin dalla prima camminata. A parte questo, pensando alle doti profetiche dell’autore, fa paura. Al principio degli anni ‘90 la “Cinico Tv” di Ciprì e Maresco pareva una galleria di mostri esasperati e si è rivelata invece l’annuncio della classe dirigente che avremmo trovato di lì a poco in Parlamento. Speriamo soltanto, per il bene della nazione, che stavolta Ciprì abbia esagerato con i suoi cieli plumbei sulle nostre disgrazie.
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