Alì ha gli occhi azzurri

Ahhh, ma allora il cinema indipendente italiano esiste, ed è anche valido! Questo film, nella sua ovvia imperfezione, causata più dal basso budget che dal cast o dalla crew, si distingue tra varie produzioni italiane per 4 punti di forza, che vado ad elencare:
1) attori giovanissimi e bravissimi, 10 volte superiori a 3/4 di quelli che recitano nelle "grandi" produzioni italiane
2) una messa in scena e una fotografia degne di questo nome, crude, realistiche, che seguono il protagonista come se lo spettatore gli fosse accanto in ogni momento
3) un modo di trattare lo scontro tra culture che non si vergogna a condannare sia i limiti della mentalità islamica, sia gli eccessi di una parte della gioventù del sottoproletariato italiano, cresciuta nella violenza e nell'ignoranza
4) un finale bellissimo, che trova la sua soluzione nel fare un passo indietro, nel non voler emettere una sentenza definitiva e dunque nel lasciare allo spettatore il compito di decidere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato
Un altro film che dovrebbero proiettare nelle scuole d'Italia per far maturare una coscienza morale ai ragazzi, ma che, ovviamente, non si è inculato nessuno. Mah...