babis
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domenica 5 febbraio 2012
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film spassoso!
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La trama è molto semplice: il solito vecchio cattivo petroliere vuole abbattere i Muppet Studios per guadagnarci, ed ecco che un giovane pupazzo, sfegatato fan dei Muppet, tenta di rimettere insieme la band per raccogliere il denaro sufficiente e salvare non solo i Muppet Studios, ma gli stessi Muppet. I pupazzi si convincono di farcela, di non essere "fossili", antichi, vecchi nell'epoca del 3D, playstation e così via e lo spettacolo ricomincia...davvero tanto sano divertimento, nel film Disney con scene improbabili e nello stile "ce la farai se credi in te". Da vedere per tornare piccoli e ridere di gusto! All'interno del film divertenti parodie dei Ninja e del "Diavolo veste Prada"!
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giacomo j.k.
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lunedì 13 febbraio 2012
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i muppets sono tornati!!
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“I Muppet” parla di una storia d’amore. Non solo quella tra Gary (Jason Segel) e Mary (Amy Adams), che fa da sfondo alla pellicola di James Bobin, ma anche quella tra lo stesso Segel e la scatenata banda di pupazzi che hanno popolato la sua infanzia, come quella di molti altri bambini. Un amore che lo ha portato a bussare prima alla Jim Henson Company, quindi alla Disney, per riportare insieme Kermit La Rana e i suoi pazzi amici.
Più o meno è di questo che parla il film che, dopo varie “risate sardoniche”, porte in faccia e riscritture di sceneggiatura, ha visto la luce l’anno scorso, nel quale Mary e Gary con suo fratello Walter, avendo scoperto che il ricco e spietato Tex Richman (Chris Cooper) vuole radere al suolo i vecchi Muppet Studios alla ricerca del petrolio, tentano di rimettere insieme i Muppets per racimolare i 10 milioni di dollari necessari a riacquistare la proprietà.
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“I Muppet” parla di una storia d’amore. Non solo quella tra Gary (Jason Segel) e Mary (Amy Adams), che fa da sfondo alla pellicola di James Bobin, ma anche quella tra lo stesso Segel e la scatenata banda di pupazzi che hanno popolato la sua infanzia, come quella di molti altri bambini. Un amore che lo ha portato a bussare prima alla Jim Henson Company, quindi alla Disney, per riportare insieme Kermit La Rana e i suoi pazzi amici.
Più o meno è di questo che parla il film che, dopo varie “risate sardoniche”, porte in faccia e riscritture di sceneggiatura, ha visto la luce l’anno scorso, nel quale Mary e Gary con suo fratello Walter, avendo scoperto che il ricco e spietato Tex Richman (Chris Cooper) vuole radere al suolo i vecchi Muppet Studios alla ricerca del petrolio, tentano di rimettere insieme i Muppets per racimolare i 10 milioni di dollari necessari a riacquistare la proprietà. (Se la situazione vi ricorda molto da vicino quella dei “Blues Brothers”, aspettate di vedere la scena in cui il trio recupera l’orso Fozzie…).
Come si sa, l’amore è contagioso: e così, la febbre da Muppet ha presto contagiato tutta Hollywood, con gli attori più quotati di ieri e di oggi in fila per un cameo. Quasi non c’è bisogno di fare attenzione per vederseli spuntare da ogni parte: ecco lì Alan Arkin che fa il custode, lì c’è Zach Galifianakis, là ballano Mickey Rooney e la cantante Feist, e mentre Emily Blunt è la receptionist di Miss Piggy, Whoopi Goldberg, Selena Gomez, Neil Patrick Harris e altri entrano direttamente come se stessi, e Jack Black è proprio la star ospite (non esattamente consenziente) dello show messo insieme all’ultimo minuto da Kermit & Co. Sfido infine a chiunque abbia visto almeno una puntata di “The Big Bang Theory” a non ridere quando in scena appare niente meno che Jim Parsons!
Prendete ora tutta questa esplosione di energia, condite il tutto con le musiche (nominate all’Oscar per la canzone “Man or Muppet”) curate da Christophe Beck e Bret McKenzie e lasciate lievitare per circa un’ora e mezza: il film che ne viene fuori è un inno all’innocenza infantile che troppo spesso abbiamo dimenticato, spassoso fino alle lacrime per i fan, può invece risultare banale e scontato per chi non ha mai avuto la fortuna di conoscere Kermit, Miss Piggy e gli altri e perciò, per esempio, potrebbe rifiutare l’idea che si possa avere un fratello di pezza alto 90 cm tutta la vita. Ma, in fondo, siamo uomini o muppet? È intorno a questa domanda che si incentra la carica più originale di questo film, che a prima vista può sembrare un banale tributo al genere disneyano. Come diceva il più grande ibrido uomo-muppet, il loro creatore Jim Henson: “La gente più raffinata che conosco… sotto sotto sono tutti bambini”. Come Gonzo, che sotto il completo da ricco industriale porta sempre il costume di scena.
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