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Stephen Meyers, il protagonista, dovrebbe essere il giovane genio della comunicazione per un candidato alle primarie del Partito Democratico per le presidenziali. Il candidato è il governatore Morris, al secolo George Clooney.
Un Clooney attore e regista che delude in quest'ultimo ruolo. Un film senza storia, senza trama, populista e sensazionalista che tradisce tutti i suoi propositi. Un thriller politico che manca di "thriller" ed ancora di più manca di "politico".
Unica perla del film è la splendida interpretazione di Marisa Tomei. Versatile, riesce a stare bene in atmosfere e ambienti diversi, riuscendo a modificare gradualmente il ritmo della sua recitazione e offrendo quel colore, quella solarità ricercata e divertita che tutti si aspettando da lei. Esilarante e misurata attrice, rappresenta l'unico motivo per cui questo film vale una stella su cinque invece che zero.
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peppe2994
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venerdì 6 gennaio 2012
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finalmente un altro che la pensa così
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Questa come mi ha sottolineato Vedo Sento Vado nel mio commento non è un'americanata,ma è solo la politica americana.Deludente fintroppo,ma la politica c'è ma mal espressa,la trama in effetti cerca di prendere spessore ma cade nell'oblio però c'è,è confusa e mal retta e la gente tende a lodarla,come se fosse chissà che cosa.Una solare Marisa Tomei ma dei bravi e inquadrati Clooney e Gosling,hai ragione tu comunque,ua stella va alla recitazione di Marisa anche se aggiungerei George e Ryan,il resto è da buttare.
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d'accordo? |
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