Millennium - Uomini che odiano le donne |
||||||||||||||
Un film di David Fincher.
Con Daniel Craig, Rooney Mara, Christopher Plummer, Stellan Skarsgård.
continua»
Titolo originale The Girl with the Dragon Tattoo.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 160 min.
- USA 2011.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 3 febbraio 2012.
- VM 14 -
MYMONETRO
Millennium - Uomini che odiano le donne
valutazione media:
3,79
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La cupa e ossessiva spirale di Fincherdi osteriacinematografoFeedback: 4575 | altri commenti e recensioni di osteriacinematografo |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 22 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando un grande sceneggiatore come Steven Zaillian (Schidler’s List) scrive un film basandosi su un ottimo romanzo, e quando dietro la macchina da presa si trova un tale di nome David Fincher (Seven, Fight club, Zodiac), che maneggia alla perfezione un certo tipo di storie, ci sono ottimi presupposti perché ne venga fuori un buon film. La splendida invenzione dello scrittore Stieg Larsson è alquanto nota: Mikael Blomqvist -giornalista che si occupa di indagini economiche- perde un processo in cui è accusato di diffamazione dal magnate Wennerstrom. La rovina finanziaria e le dimissioni lo spingono ad accettare un incarico particolare: dovrà infatti indagare sulla misteriosa e precoce scomparsa –avvenuta negli anni 60- di Harriet Vanger, nipote prediletta del vecchio e potente industriale Henrik Vanger (Christopher Plummer), convinto che la giovane sia stata uccisa da un membro della sua famiglia. Blomqvist si trasferisce così nella campagna sperduta e imbiancata del Gavleborg, per studiare da vicino la complessa storia di una famiglia dal passato glorioso ma oscuro, e da un presente caratterizzato da legami sfaldati e largamente compromessi. Per non destare sospetti, agisce con l’alibi di una biografia dedicata all’impero economico dei Vanger. In parallelo Fincher segue Lisbeth Salander, un’eccellente investigatrice specializzata in spionaggio informatico. La Salander stila un profilo dettagliato e completo di Blomqvist per conto di Henrik Vanger, che vuol conoscerne ogni aspetto per valutarne l’integrità. Lisbeth è una punk ventiquattrenne solitaria e selvaggia, col gusto dei piercing e dei tatuaggi; conduce una vita appartata e silenziosa, e vive sotto tutela per aver tentato di uccidere il padre in tenera età. La ragazza mostra il suo aspetto sommerso nel momento in cui le viene assegnato un tutore d’ufficio in luogo di Holger Palmgren, l’anziano e malato uomo che ne curava gli interessi. Il nuovo tutore , l’avvocato Nils Bjurman, chiede a Lisbeth favori sessuali in cambio degli assegni che le spettano, e infine la violenta in modo sadico e brutale: la dark lady risponderà in modo lucido e spietato (un modo che è giusto scoprire da soli), annichilendo il pingue aguzzino. I destini di Mikael e Lisbeth s’incrociano nel momento in cui il giornalista ne richiede la collaborazione per il caso Vanger: i due lavoreranno a stretto contatto intrecciando un’intensa relazione sentimentale; faranno luce sui lati oscuri dell’intricata vicenda, grazie all’insaziabile e frenetico desiderio di ricerca che li condurrà sulle tracce di un killer seriale. David Fincher realizza un’opera eccellente sotto ogni punto di vista: la fotografia è cupa e seducente, il ritmo è incalzante grazie a un montaggio che non concede pause in 160 minuti di film; l’inquietudine e il mistero crescono di pari passo con le febbrili rivelazioni, e l’arco nero e teso del regista scocca frecce visive che sovrappongono ansia a tensione, trascinando lo spettatore in un percorso ondivago che termina nel gorgo soffocante delle peggiori inclinazioni umane. Il film scende oltre lo scantinato che precede l’epilogo, oltre lo spazio cinematografico percepito, inabissandosi nelle tetre profondità del male che l’uomo nasconde dietro candide e soleggiate superfici. Daniel Craig aderisce con classe al ruolo di Blomqvist, ma chi davvero sorprende e sconcerta è Rooney Mara: l’attrice americana interpreta l’hacker Lisbeth e i suoi disturbi borderline in modo talmente calzante da divenire il tessuto connettivo del film, l’elemento imprevedibile, inafferrabile, che oscilla in modo convulso fra le violenze patite e quelle esplose verso l’esterno, che si dimostra ferrea e implacabile nel disciplinare la propria attività d’indagine, e poi dissoluta e perversa nella vita privata; il suo personaggio è l’elastico oscuro che congiunge i meccanismi dell’opera: s’insinua nelle vite e nei segreti delle persone, raggiunge ferocemente ogni angolo fisico e concettuale della storia, mossa dall’impulso ossessivo di punire quegli “uomini che odiano le donne”; Lisbeth è talmente al centro della storia da porre in secondo piano persino le sorti di Harriet, ed è suo l’ultimo indecifrabile sguardo del film, che lascia presagire una nuova inquietante mutazione sotto un casco nero che sfreccia nell’oscurità.
[+] lascia un commento a osteriacinematografo »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di osteriacinematografo:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | hulk1 2° | osteriacinematografo 3° | anto666 4° | flyanto 5° | stefano pariani 6° | lucblaks 7° | riccardo t. 8° | giacomogabrielli 9° | hollyver07 10° | luca scial� 11° | jacopo b98 12° | catcarlo 13° | aliceayres95 14° | lgiulianini 15° | dandy 16° | renato c. 17° | shiningeyes 18° | aristoteles 19° | giovanni fabbricatore 20° | renato c. 21° | paolo salvaro 22° | diomede917 23° | sergiotti 24° | peppe2994 25° | kondor17 |
Premio Oscar (9) Golden Globes (2) Critics Choice Award (3) BAFTA (2) AFI Awards (1) Articoli & News |
|