marione
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giovedì 14 gennaio 2016
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davvero bello e piacevole
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Molto bello, mi è piaciuto veramente tanto. Tutto gira perfettamente, ottima sceneggiatura, regia, fotografia, luci, colori, colonna sonora, gli attori centrano in pieno i personaggi molto ben delineati e raccontati, un buon esempio di come si può fare dell'ottimo cinema partendo da una storia tutto sommato semplice. Il regista sta sempre sul punto col giusto ritmo, non fa vedere o fa dire nulla di più o di meno di quel che serve a rendere il racconto efficace e realistico.Dopo tanti film italiani piuttosto deludenti finalmente ho visto (per caso) questa opera seria, lucida e profonda, nella migliore tradizione della commedia italiana. Peccato che Saverio di Biagio non ci abbia finora regalato altre opere di questo livello, speriamo in un futuro prossimo.
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Molto bello, mi è piaciuto veramente tanto. Tutto gira perfettamente, ottima sceneggiatura, regia, fotografia, luci, colori, colonna sonora, gli attori centrano in pieno i personaggi molto ben delineati e raccontati, un buon esempio di come si può fare dell'ottimo cinema partendo da una storia tutto sommato semplice. Il regista sta sempre sul punto col giusto ritmo, non fa vedere o fa dire nulla di più o di meno di quel che serve a rendere il racconto efficace e realistico.Dopo tanti film italiani piuttosto deludenti finalmente ho visto (per caso) questa opera seria, lucida e profonda, nella migliore tradizione della commedia italiana. Peccato che Saverio di Biagio non ci abbia finora regalato altre opere di questo livello, speriamo in un futuro prossimo. Per ora grazie a lui a agli ottimi attori.
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diegourb
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domenica 24 giugno 2012
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qualche nuvola e tanto sole
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Il nuovo "Poveri ma belli" aleggia sul matrimonio ormai scontato di Diego e Cinzia, dieci anni d’amore e di borgata. Sogni grandi e piccoli, rinunce, legittime aspirazioni, la crisi che si sente, non solo nel cantiere dove lavora Diego.
Nel cuore di ‘Qualche nuvola’ c’è la società dei consumi, la tv privata che crea sogni non solo dentro il piccolo schermo ma anche fuori, nelle case delle persone semplici. In questa commedia c’è anche tanta umanità e ironia, c’è un prete giovanissimo eppur capace di dispensare consigli spicci e molto pungenti; c’è una giovanissima ragazza ricca e capricciosa con talento e un pizzico di follia, ma anche tanta solitudine.
E così puo’ succedere che quando il sognatore Diego le ristruttura l’appartamento in centro, tra il manovale e la cuginetta dell’Ingegner Pietro Sermonti (odioso come parte richiede) scatta la fatidica scintilla.
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Il nuovo "Poveri ma belli" aleggia sul matrimonio ormai scontato di Diego e Cinzia, dieci anni d’amore e di borgata. Sogni grandi e piccoli, rinunce, legittime aspirazioni, la crisi che si sente, non solo nel cantiere dove lavora Diego.
Nel cuore di ‘Qualche nuvola’ c’è la società dei consumi, la tv privata che crea sogni non solo dentro il piccolo schermo ma anche fuori, nelle case delle persone semplici. In questa commedia c’è anche tanta umanità e ironia, c’è un prete giovanissimo eppur capace di dispensare consigli spicci e molto pungenti; c’è una giovanissima ragazza ricca e capricciosa con talento e un pizzico di follia, ma anche tanta solitudine.
E così puo’ succedere che quando il sognatore Diego le ristruttura l’appartamento in centro, tra il manovale e la cuginetta dell’Ingegner Pietro Sermonti (odioso come parte richiede) scatta la fatidica scintilla...
Tenera e aspra ma fedele al vero la commedia disegnata da Saverio Di Biagio mostra mondi lontani anni luce, che esistono ancora anche se i tempi sono cambiati dai favolosi anni Sessanta. L’incontro-scontro di classi è sottolineato da un lieve contrappunto, l’interpretazione del Capomastro Giorgio Colangeli, che con ironia e buonsenso osserva lo svolgersi della travagliata storia d’amore. Cameo di Elio Germano, venditore di materassi con rete annessa, divertente e divertito, con le sue improbabili cavrattone e gli occhiali che vorrebbero essere alla moda.
Ma ci sono soprattutto due bravissimi protagonisti, Michele Alhaique e Greta Scarano, talmente bravi che sicuramente inizieranno un cammino inesorabile verso il successo, verso la popolarità.
Un film veramente ben fatto, girato ad arte quello di Saverio Di Biagio, che infatti ha ben figurato a Controcampo italiano a Venezia 2011 dove ha riscosso risate e applausi a scena aperta e più di dieci minuti di ovazione sui titoli di coda.
Diego Urbanetti
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nenko
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domenica 3 giugno 2012
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'qualche nuvola': una ventata d'aria fresca
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Nel cinema italiano, non abbiamo un nostro Ken Loach o uno Shane Meadows, piuttosto che un Robert Guediguian. Pare che non esistano vie di mezzo: da una parte illuminati e frivoli borghesi, dall'altro mostruosi imbalsamatori e orribili e laidi usurai. Esistono certamente delle eccezioni: generalmente, però, il piano narrativo prevale sempre sulla descrizione del contesto. E' per questo che 'Qualche Nuvola' va salutato come una ventata d'aria fresca. Per quanto sia un piccolo film, è un lavoro straordinariamente genuino e autentico. Ora, non dirò mai che Di Biagio è un Ken Loach "all'italiana". Anzi, il film si fa notare proprio per essere lontano anni luce da quella che oggi viene intesa come una neocommedia all'italiana.
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Nel cinema italiano, non abbiamo un nostro Ken Loach o uno Shane Meadows, piuttosto che un Robert Guediguian. Pare che non esistano vie di mezzo: da una parte illuminati e frivoli borghesi, dall'altro mostruosi imbalsamatori e orribili e laidi usurai. Esistono certamente delle eccezioni: generalmente, però, il piano narrativo prevale sempre sulla descrizione del contesto. E' per questo che 'Qualche Nuvola' va salutato come una ventata d'aria fresca. Per quanto sia un piccolo film, è un lavoro straordinariamente genuino e autentico. Ora, non dirò mai che Di Biagio è un Ken Loach "all'italiana". Anzi, il film si fa notare proprio per essere lontano anni luce da quella che oggi viene intesa come una neocommedia all'italiana. E, nello stesso tempo, racconta una vicenda, descrive personaggi, delinea caratteri che sono meravigliosamente italiani. Diego è un giovane muratore che si sta per sposare con Cinzia, la sua "fidanzata storica", con la quale è cresciuto nello stesso condominio e sullo stesso pianerottolo. Si conoscono da sempre, probabilmente si amano da sempre. Per affrontare le spese del matrimonio, Diego accetta un lavoro extra, ovvero ristrutturare un appartamento nel centro di Roma. Non sa che l'appartamento è abitato da Viola, nipote del capo, bellissima. Viola piomba nella sua vita come un fulmine a ciel sereno: rappresenta tutto quello che Diego non ha mai conosciuto. Sullo sfondo, altri personaggi: i migliori amici di Diego, la migliore amica di Cinzia, i genitori di lui, quelli di lei. Se l'intreccio narrativo potrebbe riportare alla memoria quello de 'L'Ultimo Bacio', sono il contesto e il modo con cui prende corpo la vicenda a essere la carta vincente del film. 'Qualche Nuvola' è una commedia, il regista non è interessato ad affrontare di petto temi drammatici di natura sociale o economica. Dirige con una invidiabile onestà intellettuale. Ha uno sguardo contemporaneo di matrice popolare, e si affida a un quartetto di protagonisti poco conosciuti, sostenuto da un cast di contorno di nomi già affermati. Cominciamo da questi ultimi: c'è il Pietro Sermonti di 'Boris' che interpreta il capo un po' paraculo, un Michele Riondino godibilissimo nei panni del prete della parrocchia nonchè amico di infanzia, un Giorgio Colangeli vero in modo commovente. E c'è un Elio Germano sopra le righe, spassosissimo, in uno di quei suoi ruoli allucinanti di italiani degenerati. Ma 'Qualche Nuvola' non sarebbe tanto riuscito se non fosse per i suoi personaggi principali, per la sua "gente de borgata": Primo Reggiani, amico di sempre, un po' figlio di puttana ma che ti vuole un gran bene; Michele Alhaique, uno di noi, bravo ragazzo a cui tocca dover fare i conti con se stesso. E, soprattuto, le due figure femminili: Aylin Prandi, bella da perderci la testa; Greta Scarano, bravissima, tostissima, bella da innamorarsene.
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dilettam
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sabato 30 giugno 2012
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un film semplicemente esemplare
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Qualche nuvola è una commedia agrodolce che torna a far respirare al cinema italiano le atmosfere delle commedie all’italiana anni sessanta; il personaggio di Diego, interpretato da un ottimo Michele Alhaique, vive una spaesatezza, una sensazione di incongruenza con qualsiasi ruolo affibbiatogli dalle diverse realtà che gli si palesano attorno. Questo atteggiamento fa venire in mente i personaggi di Risi o Monicelli, riferimenti che il regista Saverio di Biagio non nega di portare costantemente con se. La sua regia è lineare mai ridondante, al servizio dei personaggi che dimostrano di valere tante attenzioni da parte della macchina da presa.
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Qualche nuvola è una commedia agrodolce che torna a far respirare al cinema italiano le atmosfere delle commedie all’italiana anni sessanta; il personaggio di Diego, interpretato da un ottimo Michele Alhaique, vive una spaesatezza, una sensazione di incongruenza con qualsiasi ruolo affibbiatogli dalle diverse realtà che gli si palesano attorno. Questo atteggiamento fa venire in mente i personaggi di Risi o Monicelli, riferimenti che il regista Saverio di Biagio non nega di portare costantemente con se. La sua regia è lineare mai ridondante, al servizio dei personaggi che dimostrano di valere tante attenzioni da parte della macchina da presa. Dai protagonisti ai secondari non se ne conta uno che non merita menzione, grazie anche all’intelligente sceneggiatura che ha saputo regalare loro battute perspicaci credibili e mai fuori luogo. Vicende quotidiane che spaziano in un universo tanto piccolo quanto complicato, che tra le prediche di un prete di parrocchia e le reclame di un televenditore (cameo di un brillante Elio Germano) riescono a tenerci appassionati alle vicissitudini dei protagonisti. Anche quando pare che tutto sia risolto l’arguto espediente di un black out è li a ricordarci che molto probabilmente le nuvole oscureranno nuovamente le vite dei protagonisti.
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renato volpone
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domenica 15 luglio 2012
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nuvole che passano
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Accade che dopo un lungo fidanzamento, in prossimità del matrimonio, una donna bella e affascinante si affacci nella vita di lui cambiando all'improvviso tutte le cose. È il gioco del destino, forse crudele, forse provvidente, che porta a galla tutte le incertezze, svela gli errori e segna, col passaggio di qualche nuvola, l'inizio di una vita a due destinata forse a durare di più. Il film traccia con abilità ansie e dolori nelle dinamiche del tradimento. Un po' zoppicante la recitazione, in diversi passi gli attori parlano così velocemente che si implorano i sottotitoli. Alcuni bloopers che si potevano evitare con un minimo di attenzione e problematiche del lavoro che vengono affrontate, ma non risolte.
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Accade che dopo un lungo fidanzamento, in prossimità del matrimonio, una donna bella e affascinante si affacci nella vita di lui cambiando all'improvviso tutte le cose. È il gioco del destino, forse crudele, forse provvidente, che porta a galla tutte le incertezze, svela gli errori e segna, col passaggio di qualche nuvola, l'inizio di una vita a due destinata forse a durare di più. Il film traccia con abilità ansie e dolori nelle dinamiche del tradimento. Un po' zoppicante la recitazione, in diversi passi gli attori parlano così velocemente che si implorano i sottotitoli. Alcuni bloopers che si potevano evitare con un minimo di attenzione e problematiche del lavoro che vengono affrontate, ma non risolte. Nel complesso un soggetto interessante.
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