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martedì 29 maggio 2018
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film stupendo
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il film è semplicemente magnifico
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great steven
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lunedì 7 dicembre 2015
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sentimentalista, ma non privo di trovate azzeccate
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COME L'ACQUA PER GLI ELEFANTI (USA, 2011) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da ROBERT PATTINSON, REESE WITHERSPOON, CHRISTOPH WALTZ, PAUL SCHNEIDER, JIM NORTON, HAL HOLBROOK, MARK POVINELLI, RICHARD BRAKE, STEPHEN MONROE TAYLOR, KEN FOREE
In una stazione USA bagnata dalla pioggia, arriva un vecchio uomo che afferma di voler lavorare nel circo che in quel momento sta passando per la città: è Jakub Jankowski, un ex veterinario che racconta la propria storia al bigliettaio che accetta di ascoltarlo. Il settantunenne rievoca il periodo in cui dovette abbandonare gli studi di medicina alla Cornell University per la morte improvvisa dei suoi genitori, i quali erano emigrati tempo prima dalla Polonia e gli avevano insegnato che, negli Stati Uniti, basta avere un po’ di sale in zucca e tutte le cose sarebbero andate per il meglio.
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COME L'ACQUA PER GLI ELEFANTI (USA, 2011) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da ROBERT PATTINSON, REESE WITHERSPOON, CHRISTOPH WALTZ, PAUL SCHNEIDER, JIM NORTON, HAL HOLBROOK, MARK POVINELLI, RICHARD BRAKE, STEPHEN MONROE TAYLOR, KEN FOREE
In una stazione USA bagnata dalla pioggia, arriva un vecchio uomo che afferma di voler lavorare nel circo che in quel momento sta passando per la città: è Jakub Jankowski, un ex veterinario che racconta la propria storia al bigliettaio che accetta di ascoltarlo. Il settantunenne rievoca il periodo in cui dovette abbandonare gli studi di medicina alla Cornell University per la morte improvvisa dei suoi genitori, i quali erano emigrati tempo prima dalla Polonia e gli avevano insegnato che, negli Stati Uniti, basta avere un po’ di sale in zucca e tutte le cose sarebbero andate per il meglio. Ma per Jakub la strada verso ciò che avrebbe determinato il futuro della sua vita è costellata di pericoli: infatti una notte, mentre percorre una ferrovia, salta per caso sul treno che trasporta il circo dei fratelli Benzini, in mano ad un capo crudele e carismatico di nome August Rosenbluth. Assunto inizialmente da quest’ultimo come scaricatore, in seguito arriva alla carica di veterinario e infine diventa l’addestratore di Rosie, un’elefantessa col vizio del whisky, ma soprattutto vide un’intensa e profonda storia d’amore con colei che diventerà la donna della sua vita: la cavallerizza Marlena Rosenbluth, la moglie del perfido August. Per quanto riguarda la credibilità dell’intreccio, ci troviamo su un binario morto fin dalla partenza: il prevedibile triangolo sul quale si instaura il rapporto fra i tre personaggi principali è denso di smancerie e non lascia nemmeno il gusto di un colpo di scena che possa quantomeno rivitalizzare un insieme di sequenze banale, scontato e già visto. Accanto a questo coacervo di mediocrità che, attraverso un sontuoso di nastro di carineria, vengono modulate su un registro di amorevolezza, si inserisce la modesta interpretazione di R. Witherspoon, ma paradossalmente i suoi comprimari maschili se la cavano molto meglio, sebbene siano molto svantaggiati da una storia mal assemblata e ricca di leziosità fin sopra i capelli: R. Pattinson, molto più pettinato e in ghingheri del vampiro di Twilight, regala al pubblico una perfomance che riesce finalmente a farne apprezzare le doti di attore maturo e adulto, e non soltanto a buttargli addosso l’ormai desueto abito di idolo delle teenager, mentre C. Waltz, misurando prudentemente la cattiveria ed esplodendo in quei momenti di rabbia e virulenza che il copione gli concede, è un villain sopra le righe molto interessante per come intende il mondo del circo e per la severità assurdamente rigorosa con cui dirige quel microcosmo di cui si sente il sovrano assoluto e incontrastato. Sarebbe occorso anche un personaggio femminile di caratura più elevata, ma purtroppo le altre donne del cast vengono usate (molto ingiustamente e con torti non indifferenti) solo per la parte di pacchiane e spocchiose artiste del circo con velleità quasi da prostitute, ma nella truppa degli inservienti di August Rosenbluth ci sono il nano Walter (Povinelli) e il vecchio ubriacone Camel (Norton), conterraneo di Jakub: due presenze comiche che infondono un’allegria al film, seppur molto caustica e anche rozza, ma comunque essenziale per fornire un motivo di visione agli spettatori più increduli per una pellicola che, in sé, non aggiunge niente di nuovo a quanto già prodotto dal cinema sul pianeta circense, e che, malgrado alcune trovate brillanti, commette il peccato capitale di valorizzare solamente alcuni aspetti cinematografici lasciando perdere (a prescindere) gli altri, mentre dal romanzo di Sara Gruen meritavano di essere portati a compimento almeno il sapore romantico di una love story dei bei tempi trascorsi e il senso della tragicità di una vicenda che cerca di parlare, con l’accento più veritiero possibile, di riscatto, occasioni perdute, rispetto per gli animali, ricerca di un’identità e memoria di un passato che mai più potrà ritornare. Ritornando per un momento sul senso tragico, nel film quest’ultimo viene faticosamente convertito, più che altro, a una drammaticità programmatica atta esclusivamente a strappar lacrime e a puntare su una commozione troppo facile e intuibile per tutte le sfortune che capitano al suo angosciato, martoriato e confuso protagonista.
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gufetta76
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giovedì 1 agosto 2013
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per carità
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Poteva essere un bel film, e invece è diventato una stupidaggine melensa e noiosa. Bella la fotografia, ma se la storia poteva avere qualcosa di originale, la solita storia d'amore a lieto fine ha distrutto tutto. Gli interpreti fanno quasi tenerezza da quanto sono ridicoli, Pattison deve fare un altro lavoro perchè non sa recitare, mi hanno pure rovinato Waltz che di solito è bravissimo.
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flynetz
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sabato 11 agosto 2012
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bastava poco di più per fare un capolavoro
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L'idea di base c'è.
, l'ambientazione , la ricostruzione del periodo storico mi pare azzeccattisima.
Tuttavia per tutto il film sembra sempre che manchi quel tocco in più.
Per esempio : Il rapporto con l'elefante è appena accennato...e la storia d'amore tra lui e lei mi sembra sempre un po' goffa.
I personaggi del circo secondari se ne vedono un paio e degli altri si hanno solo un paio di inquadrature e basta..
Il padrone del circo sarebbe potuto essere ancora più odioso
Anche lo sviluppo della storia è abbastanza semplice..e non ci sono queste "scene che rimangono nella mente"..
Un film bello da guardare sicuramente ma è un peccato perchè con un po pi
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L'idea di base c'è.
, l'ambientazione , la ricostruzione del periodo storico mi pare azzeccattisima.
Tuttavia per tutto il film sembra sempre che manchi quel tocco in più.
Per esempio : Il rapporto con l'elefante è appena accennato...e la storia d'amore tra lui e lei mi sembra sempre un po' goffa.
I personaggi del circo secondari se ne vedono un paio e degli altri si hanno solo un paio di inquadrature e basta..
Il padrone del circo sarebbe potuto essere ancora più odioso
Anche lo sviluppo della storia è abbastanza semplice..e non ci sono queste "scene che rimangono nella mente"..
Un film bello da guardare sicuramente ma è un peccato perchè con un po piu' di impegno secondo me
si sarebbe potuto fare un film che passasse alla storia tipo "il paziente inglese"
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nico11
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giovedì 21 giugno 2012
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non ci si annoia a guardare questo film!
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Ottima trama anche con qualche striscia di comico e di drammatico.
Ma non è un film come gli altri non ci si può annoiare a guardare questo film!
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dom sichar
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giovedì 31 maggio 2012
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molto coinvolgente
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Veramente una gradita sorpresa: trama vecchio stile, sorprendenti interpretazioni, sapiente regia.
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simonepegg
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domenica 22 aprile 2012
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una bellissima sorpresa!
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Mai ho pensato che questo film potesse piacermi,ma mi sbagliavo di grosso.
Per prima cosa:la trama è interessante e il rapporto circo/animali non fa annoiare lo spettatore. Per quanto riguarda la storia d'amore tra i protagonisti bisogna dire che è si banale,ma anche funzionale alla trama e per certi versi "carina".
Gli attori sono quasi tutti bravi,compreso l'ormai famoso(vampiro)Robert che in questo caso cerca di levarsi di dosso i panni del non morto "sbrilluccicoso" non riuscendoci completamente,ma migliorando notevolmente la sua credibilità come attore. Nulla da dire per le ottime interpretazioni di christoph waltz e della bellissima reese witherspoon.
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Mai ho pensato che questo film potesse piacermi,ma mi sbagliavo di grosso.
Per prima cosa:la trama è interessante e il rapporto circo/animali non fa annoiare lo spettatore. Per quanto riguarda la storia d'amore tra i protagonisti bisogna dire che è si banale,ma anche funzionale alla trama e per certi versi "carina".
Gli attori sono quasi tutti bravi,compreso l'ormai famoso(vampiro)Robert che in questo caso cerca di levarsi di dosso i panni del non morto "sbrilluccicoso" non riuscendoci completamente,ma migliorando notevolmente la sua credibilità come attore. Nulla da dire per le ottime interpretazioni di christoph waltz e della bellissima reese witherspoon.
Non male nemmeno la colonna sonora,i costumi,la sceneggiatura e la regia di Francis Lawrence.
In sintesi un film che consiglio a tutti gli amanti dei film drammatici e romantici,ma anche a quelle persone che cercano un bel film da guardarsi un bel sabato sera,oppure una domenica pomeriggio nuvolosa!
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spacexion
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lunedì 5 dicembre 2011
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un dignitoso melò sul mondo del circo anni '30.
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Francis Lawrence firma un dignitoso "melò" vecchio stile, ispirandosi della cinematografia muta tra gli anni 20 e 30, per raccontare il più classico dei triangoli amorosi trasposto nel mondo del circo. "Come l'acqua per gli elefanti" è prima di tutto un invenzione visiva, una splendida reinterpretazione della magia circense nell'America delle depresisone. Ogni scena, ogni inquadratura, pare ispirata alle locandine degli spettacoli itineranti di quegli anni. La sceneggiatura non brilla per originalità e lascia un certo senso permanente di scontatezza, né l'interpretazione dei protagonisti pare avvincente. Eppure sullo schermo il film funziona e scorre via veloce, senza troppi tempi morti e riuscendo comunque a coinvolgere sufficentemente lo spettatore fino ad un finale più originale di quanto ci si potesse immaginare.
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Francis Lawrence firma un dignitoso "melò" vecchio stile, ispirandosi della cinematografia muta tra gli anni 20 e 30, per raccontare il più classico dei triangoli amorosi trasposto nel mondo del circo. "Come l'acqua per gli elefanti" è prima di tutto un invenzione visiva, una splendida reinterpretazione della magia circense nell'America delle depresisone. Ogni scena, ogni inquadratura, pare ispirata alle locandine degli spettacoli itineranti di quegli anni. La sceneggiatura non brilla per originalità e lascia un certo senso permanente di scontatezza, né l'interpretazione dei protagonisti pare avvincente. Eppure sullo schermo il film funziona e scorre via veloce, senza troppi tempi morti e riuscendo comunque a coinvolgere sufficentemente lo spettatore fino ad un finale più originale di quanto ci si potesse immaginare.
Criticabile la scelta del cast che non brilla particolarmente. Troppo belloccio e fuori dal tempo Pattinson, fuori ruolo la Witherspoon, dignitoso sebbene a tratti esagerato Waltz.
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davudo
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domenica 4 dicembre 2011
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un film che fa venir voglia di scappare col circo
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Emozionante e coinvolgente seppur la storia semplice, un robert pattinson che stupisce e un senso di amore verso gli animali che insegna
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ipno74
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giovedì 13 ottobre 2011
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la poesia del circo
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Il film è perfetto, sia per sceneggiatura, scenografia e trasporto nelle scene.
Era un pò che non vedevo un film così poetico nelle immagini.
Forse richiama molto i melodrammi d'amore visti e rivisti, ma chissenefrega, parlare di grandi amori non fa mai male.
Questi film dovrebbero ispirare l'uomo ad amare tutto ciò che ci circonda, che possa essere l'amore di una donna o quello di un bellissimo pachiderma.
Infatti, nel film, è straordinario, vedere un elefante gigantesco e ammirarlo come fosse un piccolo cucciolo.
Tenerissimo!!!
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