Lady in the Water

Tutto si può dire di questo film, tranne che esso sia una pellicola ai livelli delle sue prove più riuscite. Inizia bene, Lady in the water, con Cleveland immerso nelle sue faccende domestiche e improvvisamente chocchato dall'apparizione divina di Story. Continua ancora meglio, con il rapido ed efficace svelarsi del mistero. E poi il buio. Dopo la presa di coscienza sul da farsi per salvare la bella in difficoltà, Shyamalan ci propina una rapida carrellata sulle caratteristiche proprie di un film di serie B . Personaggi stereotipati (quanti bambini prodigio o condomini burberi si sono visti in un film?) situazioni e fili narrativi che si attorcigliano su se stessi fino a far perdere l'orientamento allo spettatore in un vorticoso andirivieni al limite del grottesco. Gli eventi si susseguono tanto rapidi quanto fragili nella loro sterilità narrativa. Troppa carne al fuoco per una sostanza fin troppo prevedibile. Troppe figure inutili con pretese di eroica sovrannaturalità popolano il condominio, il contrario dei fil milgiroi del regista, dove il tutto era concentrato attorno a due figure chiave.Qui si fà di tutto per rendere l'idea di un film corale in cui tutti hanno un ruolo fondamnetale nella storia, ma il risultato spesso sfiora il ridicolo. Lady in the water ricorda molto Signs per le modalità di apparizione degli esseri sovrannaturali che compaiono nel film; ci sono anche qui gli scontri materiali fra umani e non (al posto della mazza da baseball una scopa o il semplice sguardo) e il gioco psicologico delle parti che sfavorisce i mostri. Questo film non porta nulla di nuovo alla filmografia del regista indiano bensì è una prova tangibile di quanto la Disney, di questi tempi abbia, il fiuto per gli affari e non..