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"Poirot: Cards on the Table"(da Agatha Chistie, questo TV.movie, del 2005, è firmaot da Sarah Hardling), parla di un misterioso ospite(nell'accezione di colui che inivta)a una cena dove l'invitante è interessato a parlare degli esecutori di famosi delitti, dove poi, in una tavola alla quale sono invitate soprattutto donne, è proprio l'ospite, appunto, tale Shaitana, facolorso personaggio di origini siriane, a venire ucciiso, dapprima avvelenato poi pugnalato. ma la ricerca dell'assassino sarò impegnativa anche per Poirot. Interessante già per l'incipit, dove un"genitiluomo"(?)atipico come mister Shaitana è quasi come Thomas De Quincey, ossia un personaggio che considera l'omicidio, se condootto secondo certe modalità, una forma d'arte, che in qualche modo celebra la propria morte, forse come liberazione dal girgliore della vita, anche con l'uso di droghe, soinniferi etc., se Poirot, grande "studioso"del crimine sembra(solo"sembra")assecondare tale tendenza"anomala", se il tutto si svolge in un ambiente particolarmente snob quanto fulcro di orrori...bisogna dire che David Suchet, che è l'intepreete di Poirot in questa lunga serie di telfilm, avneod appreso"Il mestiere"da Peter Ustinov, grande interprete di Poirot in un film, sempre tratto dalla Christie, in cui Suchet era un fiunzionario di Scoatland Yard(sempre, nella Christie sia miss Marple sia Hercule Poirot sono coloro che risolvono i casi che sono "misteri"per la polizia ufficiale, come in sir Arthur Conan Doyle era Sherlock Holmes che "batteva di mille miglia"Scotland Yard e ogni polizia"uffficale")era migliorato, senza poter raggiungere l'insuperabile e insiperato maestro. Da dire che il meccanismo risulta come sempre un po'troppo lavorioso.ripetitivo, con la finale convocazione dei sospettati, dove la solennità non può essere"trooppo tale"con n interepte come Suchet, ma tant'è. In qualche modo la "sorpresa"arriva, bruciando quanto si vuol dire e dimostrare, dove rimane un tema"inevaso"fin dai tempi(ahimé s^)di OScar Wilde in GB. Come sempre ,interrpreti soprattutto femminili, dove Lesley Manville, Lyndasy Marshall e Honeysuckle Weeks sono al tempo stesso misteirosamente affascinanti, intriganti ed"euivoche"viste poi, cosa frequnettisismma negli altri film della serie, da una regista donna. Effetto sorpresa e suspense si" tengono"dialetticmaene bene e il riusltato, una volta tanto , è accettabile. Se Suchet, ormai"fuori gioco"per il ruolo, data l'età, avessee smorazto quel suo tono da succente da"Poirot non sbaglia mai", che nei romanzi e racconti di miss Agatha è ben più sfumato, le cose sarebbero certamente andatte meglio,, ma pretendere troppo non si può, evndientemente.... I suoi baffi, poi,qui non troppo rilevati, per fortuna)vistosamente finti, non vanno proprio giù , ma anche qui...bisogna portare pazienza. El Gato
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