Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l'armadio

Almeno fosse il vestito della Strega Bianca, dico io, dal momento che forse è l'unico personaggio veramente convincente dell'intero film: crudele con una vena bondage artica. Salviamo in corner anche il buon fratello minore avido e frignone e la sorellina strappalacrime, che danno prova di buona interpetazione nonostante il mancato approfondimento. Pollice verso per i due fratelli maggiori, il cugino di Robin di Batman e la tipica zittella sedicenne: entrambi antipatci, entrambi poco credibili, entrambi piatti e poco approfonditi. A dir poco penoso il personaggio principale, Aslan, assolutamente incolore e doppiato in stile Diego Abbattantuono (al-zati Pèter, flaGGello dei luppi) e patetiche le varie figure fantasy rappresentate: che senso ha vedere un fauno o un centauro perfettamente realizzato se poi non è minimamente approfondito razzialmente? Allora un fauno è solo un uomo con il posteriore di capra e il minotauro un body-builder con la moglie allegra? Smettiamola di parlare di favole e di storie per bambini appena il logo miliardario Disney (R) ci sfreccia davanti agli occhi; prima di tutto nulla vieta (anzi è tutto il contrario) ad un buon film per bambini di essere piacevolmente intrigante anche per un adulto. Mi sono commosso con Il Re Leone e Pochaontas e non ci vedo nulla di strano, ma di questa Narnia, non si può che ridere; anche perchè, non dimentichiamo, il contenuto iniziale del libro era volutamente rivolto ad un pubblico 'senza età', quindi non affrettiamoci troppo ad etichettare un film 'per bambini'. Paragonare questa favoletta di castori parlanti in cotta di maglia in texture ad un opera veramente ben fatta e profondamente coinvolgente come Il Signore degli Anelli è assurdo. Ma come sempre vi dico: andate e guardate con i vostri occhi, non c'è via migliore.