monik
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lunedì 31 ottobre 2005
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bello come la morte
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Se la morte mi fosse stata raccontata come la dipinge il bravissimo Tim Burton nel film "LA SPOSA CADAVERE" senz'altro non ne avrei così paura. La fragilità di noi esseri umani legati ai pregiudizi, alle apparenze di questo mondo terreno, spesso ci appanna la vista e fatichiamo ad accorgerci di quanto alle volte chi in apparenza sembra non dire nulla in realtà dentro ha molto da dimostrare. Fragilità che pare esser rappresentata benissimo dal personaggio maschile di questo film di animazione Victor che, seppur per errore, si ritrova sposato con un "cadavere" la cui vitalità correlata dalla fantastica voglia di amare farebbe invidia a qualsiasi ragazza "viva". Lei così sicura e fiduciosa nel prossimo, sembra aver dimenticato che alle volte la natura umana è egoista e estremamente individualista.
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Se la morte mi fosse stata raccontata come la dipinge il bravissimo Tim Burton nel film "LA SPOSA CADAVERE" senz'altro non ne avrei così paura. La fragilità di noi esseri umani legati ai pregiudizi, alle apparenze di questo mondo terreno, spesso ci appanna la vista e fatichiamo ad accorgerci di quanto alle volte chi in apparenza sembra non dire nulla in realtà dentro ha molto da dimostrare. Fragilità che pare esser rappresentata benissimo dal personaggio maschile di questo film di animazione Victor che, seppur per errore, si ritrova sposato con un "cadavere" la cui vitalità correlata dalla fantastica voglia di amare farebbe invidia a qualsiasi ragazza "viva". Lei così sicura e fiduciosa nel prossimo, sembra aver dimenticato che alle volte la natura umana è egoista e estremamente individualista. Questo suo modo di essere si contrappone con Victoria, la promessa sposa di Victor. Lei così innamorata ma estremamente vittima dell'aristocrazia a cui appartiene e dei canoni che caratterizzano questa sfera sociale. Limitata dalla vita stessa. Questo si può fare qusto invece no. Insomma, la morte come liberazione da schemi, pregiudizi e stereotipi che la vita crea e ci pone come assoluti. La vita che alle volte può essere più triste della morte. E la morte che dal canto suo non è altro che il momento in cui possiamo dire: Adesso faccio quello che mi pare...
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(di maura)
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simone tognarelli
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giovedì 18 ottobre 2007
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a morte la discriminazione!
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Un racconto popolare russo è alla base della storia: la vicenda di un matrimonio involontario tra un uomo (promesso sposo a una viva) e una donna morta. In quest'opera, dai colori dark e dalle ambientazioni macabre, è racchiuso un messaggio molto profondo: ancora una volta Burton si pone dalla parte dei diversi, dai "non ben accetti dalla società". I morti che salgono al piano superiore (nel mondo dei vivi) recano paura e diffidenza all'inizio, ma l'avversione si placa quando ci si rende conto che gli esseri che suscitavano in noi timore altro non erano se non le persone un tempo amate. La morte viene vista come uno stadio che chiunque dovrà raggiungere a causa del trascorrere del tempo... E' un messaggio di repulsione verso il meccanismo di segregazione che ci porta a disprezzare una persona ai nostri occhi diversa, un meccanismo sbagliato, poichè quella persona, se la si guarda in profondità, altro non è se non l'evoluzione di noi stessi.
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Un racconto popolare russo è alla base della storia: la vicenda di un matrimonio involontario tra un uomo (promesso sposo a una viva) e una donna morta. In quest'opera, dai colori dark e dalle ambientazioni macabre, è racchiuso un messaggio molto profondo: ancora una volta Burton si pone dalla parte dei diversi, dai "non ben accetti dalla società". I morti che salgono al piano superiore (nel mondo dei vivi) recano paura e diffidenza all'inizio, ma l'avversione si placa quando ci si rende conto che gli esseri che suscitavano in noi timore altro non erano se non le persone un tempo amate. La morte viene vista come uno stadio che chiunque dovrà raggiungere a causa del trascorrere del tempo... E' un messaggio di repulsione verso il meccanismo di segregazione che ci porta a disprezzare una persona ai nostri occhi diversa, un meccanismo sbagliato, poichè quella persona, se la si guarda in profondità, altro non è se non l'evoluzione di noi stessi. Assurde sono tutte le etichette poste dalla società... Assurdo è il sistema che bolla gli esseri umani come migliori o peggiori rispetto a un determinato modello, poichè, se non ci lasciassimo condizionare da stereotipi inutili, capiremmo che il "nero" è più bello del "bianco", e il "brutto" è migliore del "bello". Ci troviamo di fronte a una splendida fiaba, che ci fa sognare e ci fa volare, grazie alla sua poesia... Le atmosfere gotiche sono state ricreate perfettamente anche grazie al preziosissimo apporto di Danny Elfman, ormai un habitué nella composizione delle soundtracks per i film di Burton. Altrettanto fondamentale è il ritorno del regista all'uso della Stop Motion, tecnica secondo la quale i pupazzi di plastilina (dopo essere stati dotati di una propria tridimensionalità e consistenza) vengono posti in uno scenario proporzionato e mossi leggermente per ben 24 volte al secondo. Un risultato sorprendente, se raffrontato agli esiti già ottimi stabiliti con la precedente produzione di "Tim Burton's The Nightmare Before Christmas", ma ancora più sconvolgente, anche grazie all'utilizzo di telecamere digitali e della computer graphic.
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[+] la sposa cadavere
(di anonimo853065)
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lafcadio
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lunedì 12 maggio 2008
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emily e la poesia
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Una storia che rivedo spesso e la rileggo ogni volta per la poesia che vi promana.Burton è stato qui magistrale. La delicatezza delle immagini e della narrazione viene sapientemente introdotta dal disegno che Victor all'inizio traccia su un foglio bianco e, trasfigurando la sua fantasia, subito animata svolazza tra i personaggi del film che vengono qui anticipati e anticipato il carattere da come reagiscono all'accostarsi della farfalla loro vicino; così lord Barkis, ad esempio. Il bianco e nero del mondo dei "vivi", in contrasto con l'aldilà è sintomatico di una critica volta a suggerire l'appiattimento d'una società le cui basi, come valore, sono il profitto.A riguardo, il matrimonio tra Victor e Victoria: la decadenza dei fasti nobiliari di alcune famiglie (quella di Victoria),svilupopa un'osmosi con la nuova borghesia crescente che aspira alla gestione rappresentativa della cosa pubblica (i genitori di Victor).
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Una storia che rivedo spesso e la rileggo ogni volta per la poesia che vi promana.Burton è stato qui magistrale. La delicatezza delle immagini e della narrazione viene sapientemente introdotta dal disegno che Victor all'inizio traccia su un foglio bianco e, trasfigurando la sua fantasia, subito animata svolazza tra i personaggi del film che vengono qui anticipati e anticipato il carattere da come reagiscono all'accostarsi della farfalla loro vicino; così lord Barkis, ad esempio. Il bianco e nero del mondo dei "vivi", in contrasto con l'aldilà è sintomatico di una critica volta a suggerire l'appiattimento d'una società le cui basi, come valore, sono il profitto.A riguardo, il matrimonio tra Victor e Victoria: la decadenza dei fasti nobiliari di alcune famiglie (quella di Victoria),svilupopa un'osmosi con la nuova borghesia crescente che aspira alla gestione rappresentativa della cosa pubblica (i genitori di Victor). Le scene parodistiche che Burton realizza, soprattutto nei tratti caratteriali ed espressivi, vestono d'una chiave esilarante la necessità del ceto blasonato di turarsi il naso, a motivo di questo compromesso. La bellezza interiore di Victor è sottolineata a più riprese (s'è detto dell'introduzione), come il momento dell'incontro con Victoria sulle note iniziali di "Al chiaro di luna". Anche se, musicalmente la sintonia è con Emily - La sposa cadavere -. Victoria è gentile, garbata e...moderata anche nei sentimenti, se rapportata ad Emily. Nella quale l'amore prorompe come un costante conato cristallizzato dalla sua tragedia. Il sentire di Emily è Vicino all'umano proprio perché destinato ad una perpetua rinunzia: ai suoi tempi dal cattivo lord Barkis;ora dalla fatalità di vivere su un piano diverso un amore che, fondamentalmente, sapeva non appartenergli. La tragicità di Emily è pari alla bellezza che non ha mai perso: il suo volto, per quanto deturpato, resta meraviglioso. E' Bella Emily e lo resterà per sempre nell'animo di chi sa accogliere una di quelle farfalle in cui la fanciulla si trasforma per restare scintilla di amore e fantasia.
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rossella
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venerdì 17 febbraio 2006
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impeccabile,da oscar
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quando sono andata al cinema per vedere questo film avevo molte aspettative perchè da uno come tim burton vuoi il meglio,quella cosa chiamata 'cinema'
da quella sala sono uscita con tutte le aspettative soddisfatte.tim ha crato un vero capolavoro d'animazione.inutile commentare l'altrettanto geniale danny elfman che non smette mai di stupirmi creando uno sfondo agli straordinari pupazzi in plastillina.johnny depp in particolare appare più bello e intenso che mai.spero vinca l'oscar per il quale è stato nominato percheè da beetljuice fino ad oggi burton se lo merita tutto con qualcosa in più!!
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(di xxxtoxicxxx)
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francesco m. fais
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mercoledì 22 agosto 2007
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commento su: "la sposa cadavere" di tim burton
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Ancora un'eccezionale opera cinematografica da parte del maestro Tim Burton. Seppur rimanga un film d'animazione,lo sceneggiato dà la priorita all'immaginazione Tolkieniana dell'autore.Il risultato:un capolavoro di fantasia che non misconosce temi e problematiche umane.
Ben riuscito il ribaltamento del campo semantico; si può notare come il mondo dei morti risulti più vivibile ed esilarante del "piano di sopra" al contrario ricco di ipocrisia, falsi ideali, e futili paure; spetta ai morti riportare un pò di quella saggezza e spontaneità che il grigio mondo dei viventi ha perduto da troppo tempo.
Un finale tutto da interpretare, che molto probabilmente si identifica con il messaggio fondamentale che vuole fornirci l'autore.
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megliosenza
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domenica 11 febbraio 2007
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il clima: immergersi nel blu
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Ottimo Film (quattro stelline). Come fa un film a trasmetterci uno stato d'animo? Come si fa usando plastilina, il 3D, l'animazione, il Cinema a creare atmosfere, sentimenti? Alcuni come Tim Burton, lo sanno e lo fanno. Ci si può sentire sospesi tra la vita e la morte; desiderare di morire quando il desiderio di vita non è appagato; essere combattuti all'idea d'andare o restare; e avere nostalgia della vita e nostalgia della morte. Il film, d'animazione (che ha richiesto anni di lavorazione e andrebbe visto solo per questo), dà sgomento e smuove le viscere: la vita del protagonista c'infastidisce per quanto è insulsa, la morte ci piace perché in fin dei conti sembra un nuovo inizio, ma la vita realizzata è la vita che ci vorrebbe per lui, che sognamo per lui.
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Ottimo Film (quattro stelline). Come fa un film a trasmetterci uno stato d'animo? Come si fa usando plastilina, il 3D, l'animazione, il Cinema a creare atmosfere, sentimenti? Alcuni come Tim Burton, lo sanno e lo fanno. Ci si può sentire sospesi tra la vita e la morte; desiderare di morire quando il desiderio di vita non è appagato; essere combattuti all'idea d'andare o restare; e avere nostalgia della vita e nostalgia della morte. Il film, d'animazione (che ha richiesto anni di lavorazione e andrebbe visto solo per questo), dà sgomento e smuove le viscere: la vita del protagonista c'infastidisce per quanto è insulsa, la morte ci piace perché in fin dei conti sembra un nuovo inizio, ma la vita realizzata è la vita che ci vorrebbe per lui, che sognamo per lui... e che non arriva. Da vedere, lasciandosi andare.
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lanterna d'ombra
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giovedì 2 settembre 2010
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"saltacampana!" nella favola burtoniana
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Victor Van Dort è un ragazzo malinconico e goffo, costretto a sposare Victoria Everglot per un matrimonio combinato dalle loro famiglie. Tra i due giovani scatta la classica scintilla, ma Victor è costretto a fuggire nella foresta dopo il suo disastroso tentativo nel recitare il giuramento nuziale. Riuscito finalmente nell' intento, il novello sposo si trova accidentalmente congiunto ad Emily, sposa cadavere, e bloccato nel sottostante mondo dei morti. Frattanto, i genitori di Victoria hanno scelto per lei un nuovo sposo, un certo Lord Barkis...
Secondo lungometraggio in stop motion di Tim Burton e liberamente tratto da una favola russa del XIX secolo, "La sposa cadavere" è una favola tetra, gotica (in perfetto stile burtoniano) che sa incantare e sorprenderci con "danze macabre" di scheletri e cadaveri a ritmo di boogie, colori psichedelici a contrasto col grigiore dei vivi, ironicamente ritratti secondo buffe istituzioni.
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Victor Van Dort è un ragazzo malinconico e goffo, costretto a sposare Victoria Everglot per un matrimonio combinato dalle loro famiglie. Tra i due giovani scatta la classica scintilla, ma Victor è costretto a fuggire nella foresta dopo il suo disastroso tentativo nel recitare il giuramento nuziale. Riuscito finalmente nell' intento, il novello sposo si trova accidentalmente congiunto ad Emily, sposa cadavere, e bloccato nel sottostante mondo dei morti. Frattanto, i genitori di Victoria hanno scelto per lei un nuovo sposo, un certo Lord Barkis...
Secondo lungometraggio in stop motion di Tim Burton e liberamente tratto da una favola russa del XIX secolo, "La sposa cadavere" è una favola tetra, gotica (in perfetto stile burtoniano) che sa incantare e sorprenderci con "danze macabre" di scheletri e cadaveri a ritmo di boogie, colori psichedelici a contrasto col grigiore dei vivi, ironicamente ritratti secondo buffe istituzioni. Le voci di Johnny Depp ed Helena Bonham caratterizzano ancor più i personaggi, facendo divertire, sospirare e, soprattutto, innamorare lo spettatore.
Il duo Burton-Danny Elfman non sbaglia un colpo neanche questa volta: i brividi che scorrono durante il duetto di pianoforte, il pianto di Emily e l'involontario battere dei piedi a tempo del boogie degli scheletri sono gli effetti della sua magia.
Nel giro di appena 75 minuti, il film sembra trasportarci non solo in una storia dove l'amore davvero non ha confine nè muore, ma anche nel 1993 con "Nightmare Before Christmas": ignorarne il confronto è impossibile. Il film non raggiunge infatti l'originalità e il livello di poesia che Jack Skeletron e la compagnia della città di Halloween avevano saputo regalare ad adulti e bambini. Victor non avrà la stoffa del Re delle Zucche, eppure conquista il pubblico con la sua tenera sbadataggine, "spallato" dalla dolcissima (e viva più che mai) Emily, la spaurita ma decisa Victoria, l'irresistibile compagnia del popolo dell'Aldilà. Assolutamente da non sottovalutare anche la fluidità dei movimenti, che con Nightmare Before Christmas ancora non era perfetta.
Con "La Sposa Cadavere" Tim Burton ha saputo mostrarsi ancora una volta uno tra i più originali e bravi registi del nostro tempo, capace d'incantarci con l'oscurità, il fascino e la poesia delle sue immagini, regalandoci storie di personaggi in cui ognuno di noi sa e può immedesimarsi.
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andrea b
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domenica 26 settembre 2010
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ancora tim burton
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Torna Tim Burton con un altro grande film di animazione dark dopo lo straordinario " Nightmare before Christmas".I personaggi si presentano ancora con personalità estremamente interessanti e la loro fisicità ricorda quella dei precedenti protagonisti del capolavoro precedente.Victor si propone come il nuovo Jack di questa pellicola anche se un po' meno ricco del carisma e delle movenze del precedente.Tuttavia le atmosfere gotiche, l' incessante nebbia e i tetri boschi fanno da sfondo a battute mai scontate da parte dei personaggi che ricordano la società londinese di metà Ottocento.Nobili decaduti che pur di arricchirsi nuovamente obbligano la figlia a sposare un componente di spicco dell' alta classe sociale che si rivelerà poi un assassino.
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Torna Tim Burton con un altro grande film di animazione dark dopo lo straordinario " Nightmare before Christmas".I personaggi si presentano ancora con personalità estremamente interessanti e la loro fisicità ricorda quella dei precedenti protagonisti del capolavoro precedente.Victor si propone come il nuovo Jack di questa pellicola anche se un po' meno ricco del carisma e delle movenze del precedente.Tuttavia le atmosfere gotiche, l' incessante nebbia e i tetri boschi fanno da sfondo a battute mai scontate da parte dei personaggi che ricordano la società londinese di metà Ottocento.Nobili decaduti che pur di arricchirsi nuovamente obbligano la figlia a sposare un componente di spicco dell' alta classe sociale che si rivelerà poi un assassino.Uno dei tanti messaggi impliciti trattati con ironia e sagacia di espressioni verbali e facciali.Fantastica la panoramica del mondo dei morti con gli scheletri ballerini che accolgono con grandi feste chiunque arrivi nel regno dei defunti per sottolineare come sia più divertente l'aldilà della tetra classe nobiliare.Finale che dà degno risalto ad un gran film.
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brando fioravanti
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martedì 5 giugno 2012
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sposa cadavere
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Un giovane ragazzo timido e imbranato non riesce a sposarsi perchè sbaglia a recitare la sua parte per di più incendierà il vestito della sua futura suocerà. Di notte nel bosco mentre riprova la sua scenetta infila l'anello nel dito di un cadavere e si ritrova sposato con una ragazza morta e catapultato nell'aldilà. il saggio del mondo dei morti vuole combinare il loro matrimonio nel mondo terreno , ma sarà proprio la sposa cadavere a capire che non deve uccidere il sogno di un altro come è stato ucciso il suo. Ingegnosi disegni portati sul grande schermo e buoni numeri musicali. Il problema è che Burtun si schiera completamente a favore del macabro.
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Un giovane ragazzo timido e imbranato non riesce a sposarsi perchè sbaglia a recitare la sua parte per di più incendierà il vestito della sua futura suocerà. Di notte nel bosco mentre riprova la sua scenetta infila l'anello nel dito di un cadavere e si ritrova sposato con una ragazza morta e catapultato nell'aldilà. il saggio del mondo dei morti vuole combinare il loro matrimonio nel mondo terreno , ma sarà proprio la sposa cadavere a capire che non deve uccidere il sogno di un altro come è stato ucciso il suo. Ingegnosi disegni portati sul grande schermo e buoni numeri musicali. Il problema è che Burtun si schiera completamente a favore del macabro. Nella vita reale il film è quasi del tutto in bianco e nero, mentre il regno dei morti abitato da zombi e teschi è incredibilmente colorato.
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luca scialo
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venerdì 13 novembre 2020
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altra dark novel firmata burton
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Tim Burton firma, in collaborazione con Mike Johnson, la sua seconda dark novel dopo Nightmare before Christmas, utilizzando anche questa volta la tecnica della stop motion. Utilizzando due attori feticci come Johnny Depp e Helena Bonham Carter. Nei panni rispettivamente del promesso sposo Victor e della sposa cadavere Emily. Nel ruolo della promessa sposa Victoria c'è invece la sempre brava, anche in versione animata, Emily Watson. Si tratta di una vecchia storia folkloristica ebraica, riadattata in una versione ebraico-russa ambientata nell'era vittoriana. I genitori di Victoria, nobili decaduti in miseria, algidi e arrampicatori sociali, non sono d'accordo che sposi il modesto Victor.
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Tim Burton firma, in collaborazione con Mike Johnson, la sua seconda dark novel dopo Nightmare before Christmas, utilizzando anche questa volta la tecnica della stop motion. Utilizzando due attori feticci come Johnny Depp e Helena Bonham Carter. Nei panni rispettivamente del promesso sposo Victor e della sposa cadavere Emily. Nel ruolo della promessa sposa Victoria c'è invece la sempre brava, anche in versione animata, Emily Watson. Si tratta di una vecchia storia folkloristica ebraica, riadattata in una versione ebraico-russa ambientata nell'era vittoriana. I genitori di Victoria, nobili decaduti in miseria, algidi e arrampicatori sociali, non sono d'accordo che sposi il modesto Victor. Fosse solo per la sua posizione sociale, che credono migliore di quella che sia. Tuttavia, davanti all'altare Victor ha un blocco e scappa nel bosco. Dove si imbatte in un fantasma: Emily. Morta di crepacuore dopo un dispiacere per un mancato sodalizio con un giovane forestiero. Che anziché portarla via come aveva promesso, la uccise derubandola dei suoi gioielli. Tra i due, malgrado la diversa reciproca natura, nasce l'amore. Ma gli imprevisti non sono finiti. La pellicola è gradevole, anche perché breve e musicata nel giusto. Non mancano sequenze ironiche e toccanti, grazie ad un rapporto con la morte mai drammatico, ma sereno. Fase imprescindibile della vita, che può essere spiegata anche ai bambini.
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