Documentario che mostra la produzione industriale di ciò che generalmente mangiamo in tutta Europa.Dai vegetali alla carne,dai campi alle fabbriche,dagli allevamenti ai vivai.Gli operai sono ormai completamente meccanizzati dal lavoro sempre uguale,e gli animali non sono più nemmeno esseri viventi:dal concepimento alla macellazione,tutto è accuratamente programmato per ottonere un semplice prodotto.Il regista austriaco filma senza una parola di commento,e rinuncia alle musiche lasciando come sonoro i rumori(i versi degli animali,i rumori dei macchinari,qualche distante dialogo degli operai in pausa).Le immagini sono sapientemente giustapposte,e se alla lunga può risultare un pò estenuante,vi è un senso di alienazione e pessimismo degni di Werner Herzog.
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Documentario che mostra la produzione industriale di ciò che generalmente mangiamo in tutta Europa.Dai vegetali alla carne,dai campi alle fabbriche,dagli allevamenti ai vivai.Gli operai sono ormai completamente meccanizzati dal lavoro sempre uguale,e gli animali non sono più nemmeno esseri viventi:dal concepimento alla macellazione,tutto è accuratamente programmato per ottonere un semplice prodotto.Il regista austriaco filma senza una parola di commento,e rinuncia alle musiche lasciando come sonoro i rumori(i versi degli animali,i rumori dei macchinari,qualche distante dialogo degli operai in pausa).Le immagini sono sapientemente giustapposte,e se alla lunga può risultare un pò estenuante,vi è un senso di alienazione e pessimismo degni di Werner Herzog.Accentuati dall'abbondanza di campi lunghi e dalla rigidità generale delle riprese.E l'idea che ne emerge è di una civiltà totalmente disumanizzata dall'industria,senza più punti di contatto con la natura circostante.Per chi mentre mangia non si sofferma mai a riflettere su tutto ciò che si è svolto affinchè ciò che sta mangiando gli arrivasse nel piatto.
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