Il trasformista |
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Un film di Luca Barbareschi.
Con Luca Barbareschi, Rocco Papaleo, Raffaele Pisu, Luis Molteni, Riccardo Leto.
continua»
Commedia,
durata 100 min.
- Italia 2002.
- 01 Distribution
uscita venerdì 22 novembre 2002.
MYMONETRO
Il trasformista
valutazione media:
2,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film indigestodi luigisantucciFeedback: 8 |
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domenica 6 marzo 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I dialoghi non sono chiari, molte parole sono riuscito a comprenderle dopo vari replay, il filmato l'ho visto due volte, il film è interessante ma non è facile da seguire. Ritengo che il clima politico presentato, rende la realtà di oggi più chiara, come nel 2002 si era al secondo anno del governo Berlusconi con probabili insofferenze da parte di molti parlamentari, tali da compromettere la stabilità dell'esecutivo, così sta avvenendo oggi: Parlamentari incapaci o meglio impossibilitati di lavorare, persone che contano e che decidono sono poche e la torta non è abbastanza grande per accontentare tutti. Risulta un Parlamento esautorato dei propri compiti legislativi, mostra un politico che non può fare niente per i problemi delle singole persone, genitori che affidano la loro figlia a politici senza alcuna remora, una donna, probabilmente straniera, capace di ammaliare politici di vari colori, imprenditori e uomini di chiesa, per una quieta convivenza o connivenza Un Viganò deciso a portare a termine il suo compito usando tutti i mezzi e sfruttando le opportunità che gli capitano, ma piano piano nella bella vita di Roma, piena di sole e di bellezze storiche e mondane, si distacca dalle cose (la birreria) e dagli affetti più cari (la famiglia) e il cambiamento, la trasformazione che si manifesta alla fine del film sembra una conseguenza naturale di questo distacco. I personaggi finali, che si conoscono dall'infanzia si vergognano uno dell'altro e non si incontrano e neppure si scontrano sono entrambi delusi come se non ci fosse soluzione alla loro situazione. Il film risulta pesante forse perchè indigesto, non da una speranza, presenta uno spaccato della realtà che guardando quello che è successo e sta succedendo oggi è palpabile, e partendo da questa realtà ci deve essere una risposta della società civile che deve essere diversa, sicuramente più attiva e più legata, in maniera critica, alle persone che ci rappresentano, e determinando interessi economici meno appetitosi.
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