Le iene - Cani da rapina |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn.
continua»
Titolo originale Reservoir Dogs.
Hard boiled,
durata 105 min.
- USA 1992.
- Paco Pictures
uscita martedì 26 giugno 2012.
MYMONETRO
Le iene - Cani da rapina
valutazione media:
3,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un capolavoro mai piu' eguagliatodi RobertFeedback: 0 |
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martedì 10 luglio 2007 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Splendido esordio alla regia del ventottenne Quentin Tarantino con un film che, esasperando i gangster-movie degli anni '60, ammiccando al filone a lui caro dei B-Movie anni '70 e reinventando i film di Scorsese dilatandone i tempi e la magniloquenza di certe scene, getta le basi per un nuovo filone indipendente che trovera' in Robert Rodriguez prima (C'era una volta in Mexico) e in Eli Roth poi (Hostel) i suoi piu' fedeli seguaci. Supportato da un cast di prim'ordine anche se all'epoca semi-sconosciuto ai piu' (Harvey Keitel su tutti anche co-produttore del film il quale, leggenda vuole, che avesse ascoltato l'intera storia via telefono mentre era intento a tagliarsi le unghie dei piedi sul letto di casa sua) e da un impianto narrativo a incastro di finissima fattura (che rimanda a "Rapina a mano armata" di Stanley Kubrick) Tarantino puo' far sfoggio di tutta la sua tecnica registica. Tecnica che non gli deriva dall'esperienza accumulata direttamente sul campo bensi' dalla passione viscerale per il cinema culminata con il lavoro di commesso in un video-noleggio che gli dara' la possibilita' di divorare tutto cio' che e' cinema e di realizzare nel mentre un paio di belle sceneggiature: "Una Vita al Massimo" e "Natural Born Killers". La prima avrebbe dovuto essere nelle intenzioni dello stesso Tarantino il suo vero esordio alla regia ma, a causa di problemi economici ("Le Iene" deve ancora essere girato) verra' invece venduta ed utilizzata in seguito da Tony Scott per il suo rilancio dopo i disastrosi: l'inutile "Beverly Hills Cop II" (1987), l'irritante "Revenge" (1990) e l'impalpabile "Giorni di Tuono" (1990). La seconda sceneggiatura di Quentin e' quella che nel '94 portera' il regista maledetto per antonomasia Oliver Stone a fare i conti con John Grisham e le accuse di istigazione alla violenza con tanto di video chiarificatore nel quale lo stesso regista spiega in prima persona (quasi a volersi giustificare), le motivazioni che lo hanno indotto a realizzare una pellicola tanto forte quanto disturbate. Quest'ultima poi e' stata rinnegata dallo stesso Tarantino il quale non ha sopportato la versione di Stone che avrebbe a suo dire eliminato il cuore grottesco e divertito dell'intera faccenda. Ma torniamo a "Le Iene". Uscito in Italia due volte, con due titoli differenti ("Le Iene" prima, "Cani da Rapina" poi) e senza alcun successo in entrambi i casi (e solamente a posteriori rivalutato dal pubblico sulla scia del successo del seguente "Pulp Fiction"), "Le Iene" ha tra i suoi meriti quello di aver lanciato un manipolo di giovani attori di belle speranze (Steve Buscemi e Tim Roth su tutti) e di aver contribuito in maniera memorabile a rivoluzionare il modo di fare cinema. Con un unico rimpianto: come lo fu "Tubular Bells" per Mike Oldfield nemmeno Tarantino fu immune dalla maledizione dell'opera prima. E cosi', nonostante il successo planetario di "Pulp Fiction" cui hanno fatto seguito una manciata di pellicole di discreta fattura, Tarantino non e' mai piu' riuscito ad eguagliarsi perdendo nel tempo quell'incoscienza e quella voglia di fare che solo un ragazzino puo' catturare. E Tarantino, che ragazzino non e' piu', ha finito con il perdere irrimediabilmente quell'alone di immacolata incoscienza del tempo che fu, nascondendosi sempre di piu' dietro lo sberleffo dello stereotipo, o se volete, cullandosi dietro quel manierismo che si cela sotto le mentite spoglie dell'arte fine a se stessa e proprio per questo forse piu' effimera.
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