mr.rizzus
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mercoledì 24 febbraio 2021
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wow
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robert de nirog
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giovedì 5 novembre 2020
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l'entrata in scena del maestro tarantino
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Esordio alla regia di Tarantino diventato subito cult. Era il 1992 e questo film segnò fortemente il cinema. Per questo va considerato come un caposaldo della storia della cinematografia. In questa opera i tratti distintivi di Tarantino vengono subito alla luce e questi tratti saranno la sua firma anche nelle sue opere successive. Montaggio spietato. Colonna sonora colonna portante della pellicola. Trama avvicente. Cultura pop (perchè like a virgin si intitola cosi?). Dialoghi serrati, teatrali. Ovviamente sangue e pistole.
Sinossi: una banda di gangster mette a segno una rapina in banca. Nella fuga sanguinosa alcuni ci rimettono la pelle. Sviluppandosi la trama si intuisce che un membro del gruppo sia un infiltrato.
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Esordio alla regia di Tarantino diventato subito cult. Era il 1992 e questo film segnò fortemente il cinema. Per questo va considerato come un caposaldo della storia della cinematografia. In questa opera i tratti distintivi di Tarantino vengono subito alla luce e questi tratti saranno la sua firma anche nelle sue opere successive. Montaggio spietato. Colonna sonora colonna portante della pellicola. Trama avvicente. Cultura pop (perchè like a virgin si intitola cosi?). Dialoghi serrati, teatrali. Ovviamente sangue e pistole.
Sinossi: una banda di gangster mette a segno una rapina in banca. Nella fuga sanguinosa alcuni ci rimettono la pelle. Sviluppandosi la trama si intuisce che un membro del gruppo sia un infiltrato. Chi è il Giuda?
Giudizio: se la regia senza ombra di dubbio è maestosa, il montaggio incalzante e da manuale del cinema, la sceneggiatura lascia gli occhi incollati allo schermo e la bocca spalancata per tutto il film; la musica in una scala da 0 a 10 raggiunge 10 non per la bellezza dei brani che fino a prima del film erano anonimi quanto per la precisione con cui si inseriscono nella scena come fossero i brani stessi attori protagonisti anch'essi. Ma a parte questo che è noto a tutti non si può ri-sottolineare la prova corale di un cast stellare non stellare perchè fatto di stelle ma stellare per come hanno interpretato i loro ruoli in questa opera. Steve Buscemi che aveva già fatto alcuni film degni di nota con questo diventa una icona ed ogni volta che ricompare in qualsiasi altro film dal Grande Lebowski in poi sempre lo si ricorderà con amore per la sua performance da Mr.Pink. Tim Roth, tutti abbiamo voluto essere Tim Roth negli anni 90 con la sua giacchetta di pelle e la sua recitazione nella recitazione. La sua faccia che pare non capire è la faccia da infiltrato. Bellissimo il cameo di Edward Bunker, Mr. Blue, soprattutto per i fan di Bunker, ex pluri detenuto (il più giovane detenuto del carcere di San Quintino) ma soprattutto scrittore amato fra gli altri da De Niro e Tarantino che lo ha voluto appunto in questo film. Harvey Keitel non necessita di commenti, tranne il fatto che se la sceneggiatura non fosse arrivata a lui probabilmente non avremmo mai visto questo film, quindi grazie Harvey. Nota personale: il tanto acclamato Micheal Madsen è a mio parere l'unica nota stonata di questo cast. E' un John Wayne moderno. Impagliato nelle movenze e nelle espressioni. Accanto agli altri pare un attore di una compagnia teatrale amatoriale di periferia. Parere personale. Le iene è un film che si può rivedere all'infinito e rimane sempre nel cuore.
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francismetal
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giovedì 9 marzo 2017
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ed era solo l'esordio...
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Tarantino inizia alla grande, sembra davvero un "nato imparato" (lo so che grammaticalmente non è corretto), nato con la camicia se preferite, sapeva già cosa fare quando ha preso la macchina da presa la prima volta. E' un genio, sia come regista che come sceneggiatore.
Può essere difficile seguire il ritmo della narrazione perché non è lineare, ci sono delle digressioni narrative, e gli eventi vengono raccontati in ordine diverso da come sono avvenuti.
Pare che questo film sia molto citazionista (o forse in parte si tratta di plagio), è una scelta che non condivido, non lo fa perché è incapace, lo fa perché gli piace fare tributi ad altri, ma non ne ha bisogno.
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mercoledì 7 settembre 2016
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il "quarto potere" tarantiniano
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“Reservoir Dogs” è una composizione teatrale di circa 100 minuti dove tutti gli attori ben figurano, la violenza c’è ,come in ogni suo film, ma è minore rispetto ad altre pellicole, ciononostante “Le Iene” presenta in assoluto la scena più sadica mai realizzata dal regista, resa ancora più forte dalla canzone "dolce" degli Stealers Wheel . Violenza, comicità ,razzismo ,maschilismo ,sadismo ,dialoghi interminabili sono i tratti distintivi del Tarantino anni 90 ed in particolare di questa meravigliosa pellicola, Tarantino nel film riesce ad unire tutti questi elementi ed a realizzare una scenografia stratosferica avendo a disposizione un basso budget e girando buona parte del tutto all’interno di un magazzino.
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“Reservoir Dogs” è una composizione teatrale di circa 100 minuti dove tutti gli attori ben figurano, la violenza c’è ,come in ogni suo film, ma è minore rispetto ad altre pellicole, ciononostante “Le Iene” presenta in assoluto la scena più sadica mai realizzata dal regista, resa ancora più forte dalla canzone "dolce" degli Stealers Wheel . Violenza, comicità ,razzismo ,maschilismo ,sadismo ,dialoghi interminabili sono i tratti distintivi del Tarantino anni 90 ed in particolare di questa meravigliosa pellicola, Tarantino nel film riesce ad unire tutti questi elementi ed a realizzare una scenografia stratosferica avendo a disposizione un basso budget e girando buona parte del tutto all’interno di un magazzino. Personalmente è il film che più apprezzo del regista e spero vivamente che ritorni ben presto a realizzare tali meraviglie.
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lukebiba94
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venerdì 11 marzo 2016
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l'esordio di tarantino
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Il primo film di Quentin Tarantino è un grande esordio per uno dei maggiori cineasti del cinema americano contemporaneo. Questo film dal ristretto budget (appena 1.2 milioni di dollari), ricevette un’accoglienza contrastante da parte della critica, infatti da una parte di essa fu elogiato, mentre dalla parte restante fu criticato per l’eccessiva violenza. Per quanto riguarda il pubblico nonostante un magro risultato al botteghino è diventato con il passare degli anni un cult-movie. Questo esordio di Tarantino mette in luce una caratteristica tipica dei suoi film, che è la narrazione non cronologica degli avvenimenti. Un’altra peculiarità che vedremo in questo film ed anche nei successivi lavori del regista è la presenza di dialoghi frizzanti e velati da una sottile ironia.
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Il primo film di Quentin Tarantino è un grande esordio per uno dei maggiori cineasti del cinema americano contemporaneo. Questo film dal ristretto budget (appena 1.2 milioni di dollari), ricevette un’accoglienza contrastante da parte della critica, infatti da una parte di essa fu elogiato, mentre dalla parte restante fu criticato per l’eccessiva violenza. Per quanto riguarda il pubblico nonostante un magro risultato al botteghino è diventato con il passare degli anni un cult-movie. Questo esordio di Tarantino mette in luce una caratteristica tipica dei suoi film, che è la narrazione non cronologica degli avvenimenti. Un’altra peculiarità che vedremo in questo film ed anche nei successivi lavori del regista è la presenza di dialoghi frizzanti e velati da una sottile ironia. Quest’ultima caratteristica delle sceneggiature tarantiniane è eseguita al meglio da alcuni attori rispetto ad altri e questi attori ritorneranno anche nelle opere successive di Tarantino (Harvey Keitel e Tim Roth). Sono presenti molti rimandi grandi film del passato, un esempio su tutti è lo stallo alla messicana tratto dai western di Sergio Leone. La violenza del film è molto esplicita in certi punti, ma Tarantino non pare condannarla esplicitamente, limitandosi invece a mostrarla sotto forma di black-comedy. Il cast è molto azzeccato, ma su tutti spicca la performance di Steve Buscemi che recita alla perfezione la parte del criminale cinico e ansiogeno.
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contrammiraglio
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lunedì 15 febbraio 2016
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scusate l'esordio
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Così ad occhio e croce mi viene in mente solo un altro film che regge il passo come miglior debutto: La morte corre sul fiume!
A parte questo, resta un gran bel film.
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kondor17
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martedì 21 luglio 2015
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un colpo ma(ld)estro!
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E così fu Tarantino, il mito. Un colpo maestro d'esordio di un signor nessuno. Un'opera omnia rosso sangue, con attori stratosferici e un intreccio geniale, su una storia in fondo banale. Un colpo ad un gioielliere finito male, con tanto di vittime e di agenti infiltrati.
In un arco temporale di poche ore, con qualche significativo flashback, Quentin disegna una storia cruda e cruenta, ma piena di suspense e colpi di scena. Mai banale, mai scontato, il grande regista del Tennessee semplicemente ti tiene incollato come il migliore degli scrittori. Come li disegna lui, i personaggi, sono in pochi a farlo, ricavando sempre il massimo dal cast a disposizione. Peculiarità di pochi, grandissimi registi.
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E così fu Tarantino, il mito. Un colpo maestro d'esordio di un signor nessuno. Un'opera omnia rosso sangue, con attori stratosferici e un intreccio geniale, su una storia in fondo banale. Un colpo ad un gioielliere finito male, con tanto di vittime e di agenti infiltrati.
In un arco temporale di poche ore, con qualche significativo flashback, Quentin disegna una storia cruda e cruenta, ma piena di suspense e colpi di scena. Mai banale, mai scontato, il grande regista del Tennessee semplicemente ti tiene incollato come il migliore degli scrittori. Come li disegna lui, i personaggi, sono in pochi a farlo, ricavando sempre il massimo dal cast a disposizione. Peculiarità di pochi, grandissimi registi.
E questo detto da uno che non ama il suo genere. Ma alla nascita di un filone, di una corrente cult, e di questo livello, va dato tutto il merito.
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supremo2000
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sabato 18 ottobre 2014
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questo è tarantino
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Bello come film ma pesante dico pesante perchè è lungo va visto una volta ogni tanto perchè visto spesso annoia ma rimane sempre un bel film 4 stelle
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cinecinella
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venerdì 25 luglio 2014
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questo è un film!
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La trama è fott...mente banale direbbe Quentin ma è proprio questo il bello! Le
iene non è un semplice film ma insegna a qualsiasi persona che si avvicina al cinema e se ne appassiona cosa significhi girare un film low cost agli esordi e farlo diventare un capolavoro, tutto grazie ad un ottima fotografia, ad attori favolosi e dialoghi perfetti! Eh si, di Quentin ce n'è uno solo!
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noia1
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martedì 25 marzo 2014
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l'esordio di un regista che non delude mai
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Un gruppo di delinquenti viene radunato da un boss. Devono compiere una rapina che frutterà parecchi dollaroni ma qualcosa va storto, tra loro c’è una talpa e quando lo scopriranno sarà ormai troppo tardi. Con una formula – soprattutto per il periodo – innovativa, Tarantino da’ forma propria al classico genere noir o, per come meglio lo si conosce di questi tempi, al genere pulp. Sangue, sparatorie, tradimenti al servizio di protagonisti tutt’altro che affidabili in un crescendo di violenza e diffidenza. I soliti dialoghi irresistibili e infiniti, tipici del regista, con il passare dei minuti lasciano sempre più spazio al ritmo e ai colpi di scena, cascando spesso in situazioni assurde e a tratti ironiche.
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Un gruppo di delinquenti viene radunato da un boss. Devono compiere una rapina che frutterà parecchi dollaroni ma qualcosa va storto, tra loro c’è una talpa e quando lo scopriranno sarà ormai troppo tardi. Con una formula – soprattutto per il periodo – innovativa, Tarantino da’ forma propria al classico genere noir o, per come meglio lo si conosce di questi tempi, al genere pulp. Sangue, sparatorie, tradimenti al servizio di protagonisti tutt’altro che affidabili in un crescendo di violenza e diffidenza. I soliti dialoghi irresistibili e infiniti, tipici del regista, con il passare dei minuti lasciano sempre più spazio al ritmo e ai colpi di scena, cascando spesso in situazioni assurde e a tratti ironiche. Il tutto poi è condito con la consueta carrellata di citazioni che solo un maniaco del cinema come lui può darci.
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