supremo2000
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sabato 18 ottobre 2014
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questo è tarantino
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Bello come film ma pesante dico pesante perchè è lungo va visto una volta ogni tanto perchè visto spesso annoia ma rimane sempre un bel film 4 stelle
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cinecinella
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venerdì 25 luglio 2014
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questo è un film!
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La trama è fott...mente banale direbbe Quentin ma è proprio questo il bello! Le
iene non è un semplice film ma insegna a qualsiasi persona che si avvicina al cinema e se ne appassiona cosa significhi girare un film low cost agli esordi e farlo diventare un capolavoro, tutto grazie ad un ottima fotografia, ad attori favolosi e dialoghi perfetti! Eh si, di Quentin ce n'è uno solo!
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noia1
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martedì 25 marzo 2014
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l'esordio di un regista che non delude mai
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Un gruppo di delinquenti viene radunato da un boss. Devono compiere una rapina che frutterà parecchi dollaroni ma qualcosa va storto, tra loro c’è una talpa e quando lo scopriranno sarà ormai troppo tardi. Con una formula – soprattutto per il periodo – innovativa, Tarantino da’ forma propria al classico genere noir o, per come meglio lo si conosce di questi tempi, al genere pulp. Sangue, sparatorie, tradimenti al servizio di protagonisti tutt’altro che affidabili in un crescendo di violenza e diffidenza. I soliti dialoghi irresistibili e infiniti, tipici del regista, con il passare dei minuti lasciano sempre più spazio al ritmo e ai colpi di scena, cascando spesso in situazioni assurde e a tratti ironiche.
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Un gruppo di delinquenti viene radunato da un boss. Devono compiere una rapina che frutterà parecchi dollaroni ma qualcosa va storto, tra loro c’è una talpa e quando lo scopriranno sarà ormai troppo tardi. Con una formula – soprattutto per il periodo – innovativa, Tarantino da’ forma propria al classico genere noir o, per come meglio lo si conosce di questi tempi, al genere pulp. Sangue, sparatorie, tradimenti al servizio di protagonisti tutt’altro che affidabili in un crescendo di violenza e diffidenza. I soliti dialoghi irresistibili e infiniti, tipici del regista, con il passare dei minuti lasciano sempre più spazio al ritmo e ai colpi di scena, cascando spesso in situazioni assurde e a tratti ironiche. Il tutto poi è condito con la consueta carrellata di citazioni che solo un maniaco del cinema come lui può darci.
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filippo catani
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lunedì 26 agosto 2013
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l'ottimo film d'esordio di tarantino
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Los Angeles. Un gruppo di malviventi progetta e porta a termine una rapina di diamanti. Il gruppo rimane però coinvolto in un pesante conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Arrivando alla spicciolata nel deposito eletto quale punto di ritrovo, si insinua subito nei rapinatori l'idea che tra di loro si nasconda una talpa.
Film d'esordio per un Tarantino che metteva già bene in mostra la sua bravura e il suo stile con l'omaggio a vecchi film (a partire dai titoli di testa) e a quelli d'azione in particolare. La trama si dipana accompagnata da una colonna sonora anni '70 e non risparmia allo spettatore violenza e volgarità. Oltre che sulla ricerca dell'infame, la trama vive dei numerosi flashback che ricostruiscono la vita dei personaggi e il motivo per cui si sono ritrovati a compiere questa rapina.
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Los Angeles. Un gruppo di malviventi progetta e porta a termine una rapina di diamanti. Il gruppo rimane però coinvolto in un pesante conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Arrivando alla spicciolata nel deposito eletto quale punto di ritrovo, si insinua subito nei rapinatori l'idea che tra di loro si nasconda una talpa.
Film d'esordio per un Tarantino che metteva già bene in mostra la sua bravura e il suo stile con l'omaggio a vecchi film (a partire dai titoli di testa) e a quelli d'azione in particolare. La trama si dipana accompagnata da una colonna sonora anni '70 e non risparmia allo spettatore violenza e volgarità. Oltre che sulla ricerca dell'infame, la trama vive dei numerosi flashback che ricostruiscono la vita dei personaggi e il motivo per cui si sono ritrovati a compiere questa rapina. Viene poi messa in scena un'altra peculiarità di Tarantino e cioè la famosa sparatoria alla messicana dove tutti sparano contro tutti e nessuno o quasi riesce a scampare alla morte. Nel film poi troviamo anche alcune divagazioni sul tema che si concentrano soprattutto sullo scambio di opinioni sulla musica recente e passata. Tarantino si ricava una piccola interpretazione anche per se stesso anche se la parte del leone la fanno Keitel (pure co produttore), Buscemi e Roth. Insomma come si sarebbe detto un tempo ci troviamo davanti ad un film che ha fatto epoca anche solo per il fatto che è servito a fare conoscere ai cinefili di tutto il mondo il talento di Tarantino frutto del suo lavoro in una videoteca e alla sua scorpacciata di bmovies. Piacevolissima anche la colonna sonora.
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son goku
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giovedì 27 giugno 2013
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il debutto di un grande.
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Era il 1992 quando un ragazzo, ex-commesso di una videoteca, debutta sul grande schermo. Quel ragazzo si chiama Quentin Tarantino e il film che porta al cinema è Reservoir Dogs, in Italia tradotto stupidamente Le iene - Cani da Rapina. Che dire di questo film che non è già stato detto?. Una sceneggiatura che dire brillante è dire poco, attori in formissima, colonna sonora veramente eccezionale, ed una regia (anche se alle prime armi) molto buona. Il resto è storia, si confermerà col film successivo.
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andrea zagano
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venerdì 3 maggio 2013
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l'esordio più brillante della storia del cinema!
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L’allora ventinovenne Quentin Tarantino faceva il suo esordio nel mondo del cinema da perfetto sconosciuto, dirigendo la pellicola con un budget bassissimo e una quantità di talento fuori dal normale.
Pensate alla reazione dell’annoiato spettatore dopo aver visto la prima scena, dopo aver ascoltato il primo dialogo: si trova al cinema per vedere questa produzione indipendente di un nonsochi proveniente dal Tennessee quando “the Reservoir Dogs” inizia con una scena storica, dove tutti i protagonisti si trovano intorno ad un tavolo a fare colazione.
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L’allora ventinovenne Quentin Tarantino faceva il suo esordio nel mondo del cinema da perfetto sconosciuto, dirigendo la pellicola con un budget bassissimo e una quantità di talento fuori dal normale.
Pensate alla reazione dell’annoiato spettatore dopo aver visto la prima scena, dopo aver ascoltato il primo dialogo: si trova al cinema per vedere questa produzione indipendente di un nonsochi proveniente dal Tennessee quando “the Reservoir Dogs” inizia con una scena storica, dove tutti i protagonisti si trovano intorno ad un tavolo a fare colazione. L’ormai ex annoiato spettatore si mette comodo sulla poltroncina e alza l’asticella della concentrazione avendo capito che si tratta di qualcosa di geniale…a quel punto chiede a quello che siede a fianco: “Come ha detto che si chiama il regista?”.
Bene, è proprio così che nel 1992 Quentin Tarantino lascia il suo biglietto da visita, spiazzando tutti. Realizza questo film così, tanto per sperimentare qualcosa di nuovo nella sua vita, fino ad allora priva di particolari sussulti.
Con “le Iene” è possibile tracciare una lista dei temi caratteristici del regista, che si conserveranno negli anni come la cronologia frammentata e l'utilizzo di alcuni flashback, i dialoghi sfrontati ai limiti dell’assurdo e il tema della violenza, sempre presente nelle sue pellicole. E il sangue… Quentin Tarantino adora il sangue.
Proprio per queste tematiche un po’ fuori dagli schemi il regista di Knoxville divide(e non poco). Può piacere oppure no, ma è obbligatorio, secondo me, elogiarne l’originalità, che cancella tutti gli standard hollywoodiani. Non a caso, grazie al regista più matto del cinema, nasce un genere a parte, ‘pulp’, il più imitato degli anni ’90.
Le scene più significative sono due: quella iniziale è davvero la presentazione del regista(che peraltro partecipa attivamente al discorso essendo quello che tiene banco) mentre la scena della tortura al poliziotto è pura storia contemporanea. Le Iene è un film che tutti devono aver visto, almeno una volta nella vita, per assaporare qualcosa di nuovo.
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[+] beh
(di contrammiraglio)
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alberto98
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martedì 19 marzo 2013
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un film molto brillante
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Un film dagli spiccati tratti psicologici dei personaggi che tutti a sieme formano come un mosaico che rende questo un bel film, senza tralasciare la trama che anche quella è degna di nota. Poi se si pensa che tarantino non era altro che un regista alle prime armi ci si rende conto della genialità di questo film diciamo anche "Senza peli sullo stomaco" per modo di dire. Buona scelta quella degli attori che ricalcano alla perfezione i personaggi ottima anche la colonna sonora.
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shiningeyes
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mercoledì 27 febbraio 2013
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esordio fulminante
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L'esordio al cinema di Tarantino è un fulmine a ciel sereno nel mondo cinematografico.
Nessun altro prima di lui aveva osato immettere scene così violente in un film, o perlomeno, farle entrare nella storia del cinema, e non facendolo rimanere nella stregua di un b-movie splatter, facendo diventare “Le Iene” un film di culto.
Accusato di plagio dalla critica (trama simile alla pellicola cinese “City On Fire”), Tarantino si difese con un :“I veri artisti non copiano, rubano!”; quindi, Tarantino, a neanche trent'anni, aveva già in chiaro cosa voleva fare e cosa voleva diventare; e “Le Iene” rappresenta l'assaggio e la totalità della sua poetica allo stesso tempo, non ultimata per i pochi mezzi a sua disposizione.
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L'esordio al cinema di Tarantino è un fulmine a ciel sereno nel mondo cinematografico.
Nessun altro prima di lui aveva osato immettere scene così violente in un film, o perlomeno, farle entrare nella storia del cinema, e non facendolo rimanere nella stregua di un b-movie splatter, facendo diventare “Le Iene” un film di culto.
Accusato di plagio dalla critica (trama simile alla pellicola cinese “City On Fire”), Tarantino si difese con un :“I veri artisti non copiano, rubano!”; quindi, Tarantino, a neanche trent'anni, aveva già in chiaro cosa voleva fare e cosa voleva diventare; e “Le Iene” rappresenta l'assaggio e la totalità della sua poetica allo stesso tempo, non ultimata per i pochi mezzi a sua disposizione.
Cosa alquanto insolita quanto eccezionale il ritagliare e mettere in mostra i propri film preferiti con elementi pulp , ma impresa ancor più ardua è farli piacere al pubblico; mi sembra evidente che, inconsapevolmente, Tarantino, sapeva cosa smuove e fa godere nell'intimo più recondito lo spettatore di cinema: la violenza. Ma attenti. Non si parla di una violenza gratuita, senza senso, ma di una violenza che è mezzo di studio e dinamiche degli uomini che la esercitano; e ciò, sarà la componente onnipresente nei film di Tarantino.
Molto più crudo e serio del successivo “Pulp Fiction”, “Le Iene” è un viaggio sulla mente criminale, di come agisce e pensa un criminale, di come uno giusto (Mr.Orange) lo diventi e di come a volte, esso provi sentimenti umani (Mr.Withe) o inumani (Mr.Blonde).
Il tutto è portato a compimento di uno schema narrativo inusuale, nella quale l'inizio del film è l'epilogo che deve essere spiegato, che attira appieno l'interesse dello spettatore, che lo incuriosisce e sconvolge: Cosa è andato storto nella rapina? Chi è l'infiltrato? Sono le domande che si pongono per quasi tutta la durata del film.
E poi, non è possibile non rimanere sconcertati in un finale così inaspettato quanto sanguinoso, dove la violenza tramite una sola e perfetta inquadratura, la fa da padrona.
Nonostante sia stato girato con un ridotto budget e che gli accessori di scena erano quasi tutti proprietà del cast, “Le Iene” è un film ottimo,di puro cinema, e che ci regala la prima espressione Tarantiniana, e serve a dimostrare che con poco si può entrare nella storia; poco, economicamente parlando.
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son goku
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giovedì 21 febbraio 2013
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un mestro già da debuttante.
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Un film veramente capolavoro. Quentin Tarantino confeziona un'opera prima che è davvero un capolavoro del cinema. Una regia quasi impeccabile, interpretazioni davvero favolose. Quella di Kaitel e Buscemi sono come minimo da nomination agli Oscar. Poi passiamo al lato sonoro, che è eccezionale, ci sono musiche anni 70' veramente strepitose. Anche se è un film che prende ispirazione da City on Fire, Pelham 123 (quello originale) e Rapina a Mano Armata, Tarantino riesce a confezionare non solo un capolavoro, ma anche un film cinico, violento e in pieno stile Tarantino.
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paranoidandroid
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mercoledì 6 febbraio 2013
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dove tutto ebbe inizio...
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Da questo film Tarantino entra in scena con il suo stile e la sua magnifica regia!
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