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Purtroppo questo film pone di nuovo lo spettatore di fronte a quel lieve senso di frustrazione per quello che avrebbe potuto essere un gran film ma che in realtà non lo è.
Wes Craven è un grande regista e certamente uno dei più visionari. Come Stephen King nella letteratura, lui riesce a cogliere le angosce più diffuse e a trasporle sulla pellicola, come già successo per Nightmare e Scream, sue opere più celebri. Ma stavolta purtroppo non è riuscito a sviluppare bene una trama che avrebbe potuto essere inquietante.
La suspense c'è, il soggetto è buono. Ma una sceneggiatura un pò farraginosa e pesanti (e probabilmente volute) cadute nel trash, appesantiscono decisamente la pellicola che forse avrebbe reso di più con una rappresentazione più breve ma che riuscisse meglio a ferire l'animo dello spettatore.
Una citazione di merito è doverosa a Mitch Pileggi, irriconoscibile vice-direttore Skinner di X-Files, per la sua efficace interpretazione di Horace Pinker. Probabilmente è una delle sue opere migliori.
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