Ride bene... chi ride ultimo

Se raffrontato a molti filmi"comici"di oggi, questo"Chi ride bene...ride ultimo"(1977, dunque ha più di 40 anni...)è oltremodo gradevole, se pur boccaccesco nel senso corrivo del termine: in "Seddoto e abbandonato", Pino Caruso, qui attore-regista-inteprete, caratterizza l'entant de coeur recidivo, sempre pronto alla difesa dei"sacri valori"di chiesa più che veramente religiosi, "violentato"da tre procaci ragazze nordiche e lui, siculo ma timorato sporge denuncia, attirandosi gli strali del machismo locae-una critica garbata a un malcostume, che vuole la donna quasi sempre come schiava e/o al massimo"ancella". Brameri, dal canto suo, scrive.drige-interpreta"Arriva lo sceicco", da tipico"cumenda"brianzolo-milanese, che pur di compiacere lo sceicco, accondiscende ad ogni suo volere... compresi toccamenti a moglie, figlia, domestica, salvo poi buttarlo fuori prima del tempo....quando sembra essere stato detronizzato come sceicco, appunto....Machismo nordico, qui, ipter-industriale... E Leo Gullotta è perfetto domestico gay...(per Gulllotta vale un po'il discroso che si fa giustamente per il compianto Paolo Poli, che però era stratosfericamente il più bravo, the best ever...), Quanto al terzo episodio, esso vede Luciano Salce(qui, considerazione interessante da fare,né autore né regista, mentre lo è stato per tanti anni e molto bene)quale commesso viaggiatore scambiato per medico impegnato in una vistia fiscale. Bravo, come nel primo dove fa da"deuteragonista"rispetto a Caruso-qui come Veneto, là da Siculo- Salce era anche un grande imitatore e cultore di dialetti... Quarto è Walter CHiari, regista e co-sceneggaitore nonché interprete iper-super-ismpaticamente debordante di"Prete per forza": è un figruante vestito da prete che, scambiato per tale, deve andare in una casa della nobiltà nere per annunciare che un anziano familiare-aristocratico è defuinto... UNo spasso volutamente sopra le righe, con la denuncia della corruzione(sessualmente intesa, dell'aristocrazia e del clero), ma, alla fine, il protagonista, proletario forlivese, apprenderà(in carcere)di essere anche lui, che si credeva figlio di una coppia regolarmente spostata, un"bastardo".... El Gato