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Damiano(che appare all'inizio seduto al bancone del bar)continua la sua personale visione del mondo dell'hard,usandolo per ritrarre in modo spietato i soprusi del maschio sulla donna(senza però banalizzarne la figura,come non viene banalizzata la protagonista)riflettendo in modo crudo e non banale sul rapporto vittima-carnefice,sull'amore e il sesso,la complicità e la sopraffazione.Rispetto alla stragrande maggioranza dei porno,qui il sesso non è meccanico e gratuito ma parte integrante della storia,e passa dalla violenza alla dolcezza,dalla perversione al sublime con una disinvoltura ed espressività non indifferenti.Lo sguardo del regista è partecipe,mai voyerista,nemmeno nelle scene più disturbanti.Notevole l'atmosfera decadente,e i piccoli tocchi visionari.Memorabili sia il rapporto tra Joanna e il maggiordomo(immaginato mentre si baciano)e la danza.Ottimo l'uso di brani classici(Bach,Albinoni),malgrado i riarrangiamenti discutibili di Edward Earle.Struggente la scena in cui il maggiordomo depila e taglia i capelli alla protagonista.Uno dei migliori film di un regista troppo spesso ricordato per un singolo film("La vera gola profonda")nemmeno migliore fra tutti quelli che ha girato.Terri Hall era un ex-ballerina classica.In molte versioni manca la sequenza di sesso tra Jason e il maggiordomo,dove si scopre che Jason ha una sua umanità dopotutto.Certo che per la recensione ci siamo sciupati eh?
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