|
Riconosciuto come il primo "cannibal movie" nostrano,ha cominciato a circolare decentemente assai più tardi dei film girati in seguito.All'epoca poteva essere scioccante e innovativo(o forse no,visto che imperversavano già i "mondo movies").Oggi fa sorridere tuttalpiù:Lenzi si limita a scopiazzare palesemente"Un uomo chiamato cavallo",persino in alcuni singoli episodi(anche qui c'è un altro prigioniero[in questo caso una vecchia tailandese]integrato da tempo che parla inglese)aggiungendoci un debole apologo ecologista e accennando appena gli elementi che diverranno il marchio di fabbrica di questo genere di film.Molti animali uccisi trucidamente,qualche bizzarro rito sessuale,un pò di splatter e una sola scena di cannibalismo verso la fine.Nel complesso questi indios sono tra i meno "selvaggi" e barbarici apparsi sul nostro schermo.Sovente la noia imperversa,e la storia tra il protagonista e l'indigena Maraya(la sempre meravigliosa Me Me Lai)è zuccherosa,sebbene destinata al finale tragico.In confronto agli esempi successivi,sembra quasi un film per ragazzi,anche se non è che il resto sia migliore,se si esclude"Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato.Ma almeno negli altri film si sprecano gli effetti sanguinosi.Lenzi ritornerà al genere dopo il tramonto del poliziottesco,con cui farà la sua fortuna.E riprenderà alcune scene da qui:il modo in cui immobilizzano la scimmia per la testa e le staccano la calotta cranica sarà lo stesso per Giovanni Lombardo Radice in "Cannibal Ferox",mentre l'unica scena di cannibalismo dove una donna è uccisa e divorata cruda verà ripreso quasi pari pari per la morte di Paola Senatore in "Mangiati vivi".
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
twitter
diventa fan
