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Certo, con "Fluffy"(1965, Earl Bellamy)non siamo a livelli di Chaplin, di Jerrty Lewis(non dirò di Woody Allen, che allora era un"pricnipiante"e comunque il suo è humor, più che comicità, per di più intellettualmente molto mediato), ma è comunque un piccolo capolavoro comico. Uno studioso di psicologia comparata convive da anni, tra altri animali, che studia, con un leone, di cui studia e modera il comportamento, da sette anni. Cerca dimora in un hotel, incontrando anche una ragazza e ... Al di là di questa brevissima storiella, le considerazioni che "s'impongono": A)Mai come qui un leone(detto"Fluffy", come fosse un grosso gatto, titolo italiano"Un leone nel mio letto")è stato protagonista di un film, "onnipresnte"in nesso, tanto da muoverne le filoa.se prescindiamo da film sulla foresta etc.(manco film tratti da Jack London, che "mette in scena"prevalentemente lupi, cani-lupo e aninmali"nordici". Qui è da notare la bravuta di "dressers"8addestatori), dello staff tecnico id coordinate le riprese e ovviamente del tegista, Bellamy, popolare autore di commedia, appunto, genere nel quale eccellsva essendone un rappresentante"precipio". B ) Tonny Randall e Shirley Jone sono una coppia perfetta, sul piano atorale, del resto decisamente"rodata"per film di questo genere, tanto che gli effetti comici si sprecnao, ma sareebbero da nominare anche tutti i caratteristi coinvolti, da Jack Backus a Edawrd Andrews a tanti altri(anche di genere femminile)da nominare, ma l'elencio sarebbe legione, a dimostrazione del fatto che Hollywood disponeva(e tuttora dispone)di una marea di interrpreti validissimi, in specie, appunto come caratteristi, dove le qualità fisiche, anche"extra"(magrissimi versus "enormi", con caratteristiche particoalri etc.)funzionano; C)Siamo a livello di quel comico che è stato studiato genialmente da Freud, Pirandello, Bergson, dove funziona il"sentimento del contrario"(il paradosso, volendo)e quanto esorbita dalla conoscenza normale, contrastando con lì'esperienza-lo spavento per il lone improvvisamente in camera, sul leto etc., ma anche il pregiduzio verso il leone, per cui la polizia inizia a sospettare e a voler punite anche il prof.di psicologia comparta che lo studio, dove paradossalmente, si mettono alla berlina certi eccessi del behaviorism(comportamentismo)che studia il comportamento animale nel labirinto, tutti gli animali, dai vermi al leone, quasi obbedendo alla teoria ben esemplificata da A.Lovejoy in"The great chaine of the Being", incorrendo magari anche nell'etologia, che in quegli anni soprattuto Konrad Lorenz affrontava da par suoi(nvero ricercava già da molto tempo, ma solo, appunto a metà dei Sixties le sue scoperte raggiungono un pubblico più ampio), Natrualment gioca un ruolo anche quella forma di gioia distruttiva, dell'arrecare danno al prossimo, quando si vede qualcuno cadere, farsi male etc., ma più complessivmaente si sa tornare alla concezione alla Sebastian Brandt per cui viviamo nella"nave dei folli", dove a seconda dei punti di vista, è"pazzo"chi studia un leone convivendo tranquilllamente con lo stesso, ma anche chi coltiva pregiduzio verso i leoni e chi li studia, per esemplificare, un po'estremizzandolo,. il discorso.... Decisamente un piccolo classico della commedia, in specie se riferito a quegli anni. El Gato
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