Alberto Anile
Dopo la parodia della Dolce vita il sodalizio con Peppino si interrompe per qualche tempo. Riprenderà nel '62, con Totò e Peppino divisi a Berlino, diretti da Giorgio Bianchi (con la Porta di Brandeburgo ricreata all'ippodromo di Tor di Valle). Anche qui una vicenda piuttosto esile, ancorata a diversi punti di riferimento dall'attualità più recente: la costruzione del Muro di Berlino (13 agosto del '61) innanzitutto, e le conseguenti fughe di profughi dall'est; uno scambio di spie appena avvenuto nella capitale tedesca; e un paio di pellicole da parodiare, I magliari di Francesco Rosi, ma soprattutto Vincitori e vinti, il filmone di Stanley Kramer che Giorgio Bianchi riprende puntualmente in tutta la prima parte del film (impagabile Totò, che entra in aula imitando il muso lungo e l'albagia di Burt Lancaster). [...]
di Alberto Anile, articolo completo (2957 caratteri spazi inclusi) su 1998