Questo film egiziano del ’58 di Youssef Chahine risente dell’influsso del nostro grande cinema dell’epoca. E’ ambientato in una stazione ferroviaria come Stazione Termini di De Sica del ’53. E’ girato nello stile del neorealismo italiano e la protagonista femminile è la prorompente Hind Rostom, che richiama alla mente la Lollobrigida della trilogia di Pane amore e .., per l’esuberanza e la forza vitale da autentica popolana che sprigiona in ogni scena.
Il film rappresenta uno spaccato della società egiziana degli anni ‘50. Chahine ambienta tutto il film nella stazione ferroviaria del Cairo, crocevia di personaggi e di storie che si intrecciano rivelando i cambiamenti in atto nei costumi e lo scontro tra le antiche tradizioni e la modernità che incalza.
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Questo film egiziano del ’58 di Youssef Chahine risente dell’influsso del nostro grande cinema dell’epoca. E’ ambientato in una stazione ferroviaria come Stazione Termini di De Sica del ’53. E’ girato nello stile del neorealismo italiano e la protagonista femminile è la prorompente Hind Rostom, che richiama alla mente la Lollobrigida della trilogia di Pane amore e .., per l’esuberanza e la forza vitale da autentica popolana che sprigiona in ogni scena.
Il film rappresenta uno spaccato della società egiziana degli anni ‘50. Chahine ambienta tutto il film nella stazione ferroviaria del Cairo, crocevia di personaggi e di storie che si intrecciano rivelando i cambiamenti in atto nei costumi e lo scontro tra le antiche tradizioni e la modernità che incalza. Emblematica in tal senso è la sequenza in cui la protagonista danza in un vagone del treno sui ritmi di uno swing, mentre stappa bottigliette di coca cola per i giovani musicisti.
I protagonisti sono tre derelitti che vivono alla giornata. Il facchino che aspira a costituire un sindacato ribellandosi allo sfruttamento del caporalato, la bibitaia abusiva che prepara il suo matrimonio con il primo ed il venditore di giornali zoppo, che sogna il grande amore con la ragazza, promessa sposa del facchino.
Sullo sfondo si aprono alcuni siparietti comici di storie di gente comune descritte con i toni della commedia. Nelle sequenze finali subentrano i toni drammatici e prevale un sentimentalismo patetico anche questo derivato dal nostro neorealismo.
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