Mario Gromo
La Stampa
Da Il torrente, il primo film americano della Garbo, a La modella, la sua più recente interpretazione, si può scorgere una duplice parabola del garbismo, della cifra, della maniera. Dapprima, man mano che i consensi si andavan facendo più vivi, persino entusiastici, l'attrice tendeva a dare di sé come un archetipo, non poco farcito d'una letteratura di seconda e di terza mano. Quel garbismo culminò ne La carne e il diavolo, un titolo piuttosto programmatico, e dove la diva era una super-diva anche nel più semplice dei gesti. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2561 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957