
Anno | 2010 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Sergio Manfio |
Attori | Monica Ward, Laura Lenghi, Paolo Lombardi, Edoardo Nevola, Gigi Rosa, Paola Giannetti Gerolamo Alchieri, Pino Ammendola, Tiziana Avarista, Carlos del Pino, Luigi Ferraro, David Garcia. |
Uscita | venerdì 22 gennaio 2010 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,70 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 24 novembre 2017
In Italia al Box Office Cuccioli - Il Codice di Marco Polo ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 723 mila euro e 325 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Maga Cornacchia vuole prosciugare Venezia, la città che l'ha vista umiliarsi pubblicamente da giovane e venire bandita dall'ordine dei maghi. Ora che ha preso dimora nel palazzo della magia sull'Himalaya possiede le conoscenze per farlo, le basta solo ritrovare il Codice di Marco Polo, l'unico strumento in grado di fermarla. A meno che i Cuccioli non arrivino prima di lei. Richiamati da ogni dove dal cane Portatile, infatti, la gatta Olly, il coniglio Cilindro, la papera Diva, la rana Pio e il pulcino Senzanome si riuniscono sulla laguna per fermare la maga Cornacchia e i suoi scagnozzi e salvare la città di Marco Polo.
Nato dal progetto televisivo omonimo, targato Rai Fiction, esportato in mezzo mondo e giunto ormai alle soglie della quinta stagione, Cuccioli è quasi un parto indotto, obbligato dal successo. Il team degli autori, tuttavia, non sottovaluta il salto dimensionale e per il grande schermo sceglie un'ambientazione ambiziosa - una città sull'acqua, da sempre l'elemento che più sfida chi si occupa di animazione - e una storia intricata al punto giusto.
Come avviene spesso negli episodi televisivi, l'avventura cerca una base storica, che in questo caso è la figura di Marco Polo, per soddisfare una necessità di interesse sovranazionale e forse una finalità didattica, anche se poi s'incanala sul binario della caccia al tesoro, buono per ogni contenuto o quasi. L'originalità non regna sovrana e non è un problema di budget ma di penna, si distingue però il personaggio di Senzanome che, non sapendo parlare, costringe se stesso e gli autori ad un'efficace sforzo d'inventiva. Non male anche la maga Cornacchia, questa volta per il simpatico lavoro della "voce", Paola Giannetti.
Ispirati da un'idea di racconto senza fronzoli, che non distragga i piccoli spettatori dalla trama, i fratelli Manfio sembrano non voler giocare con siparietti e gags, salvo poi sistemare in coda un lungo scambio tra Diva e Cilindro in un supermercato e infarcire il film di citazioni - dai Blues Brothers all'Era Glaciale passando per Indiana Jones e 007 - per rimarcare lo specifico del nuovo mezzo di riferimento, in maniera non fastidiosa ma senz'altro superficialotta. Più interessante, invece, è la strada del coinvolgimento del pubblico, che il film testa a più riprese ma timidamente, senza optare per una richiesta continua, che sarebbe stata più rischiosa ma anche meno disomogenea.
Affiatati tra loro e sicuri dell'affetto di migliaia di bambini, i Cuccioli si presentano sullo schermo vantando uno status da stars (Olly a Chicago, Diva a Parigi, Cilindro a Hollywood, Pio al "Grande Nasello") ma la verità è che stanno posando per una prova tecnica di trasmissione, un provino. Lo superano, ma senza lode.
Ad accoglierli a Venezia i due membri del gruppo che hanno scoperto le macchinazioni di Maga Cornacchia: l'istruito cane Portatile e Senzanome, il pulcino che per parlare non usa la voce ma dei cartelli in stile fumetto. Grazie all'incredibile avventura dei Cuccioli i più piccoli impareranno che per finire bene, non tutte le storie hanno bisogno dell'intervento di un super eroe: qui per risolvere i momenti di criticità non si usano le maniere forti, ma la fantasia, l'ingegno e, quando arriva, una super idea.
Percorsi didattici
» I Cuccioli sono grandi amici ma sono anche tanto diversi tra loro: Olly è la gattina coraggiosa, Cilindro è un coniglio spaccone quanto imbranato, Diva la papera seducente e smorfiosa, Portatile il cagnolino amante dei libri, Pio il ranocchio aspirante attore, e Senzanome è un pulcino che non sa parlare ma ha una risposta per tutto. Somigli a uno di loro in particolare, oppure ti ritrovi in aspetti diversi e in diversi Cuccioli? Se sì quali e perché.
» Nel 2005 Gruppo Alcuni, che ha prodotto il film, ha ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo status di “Teatro Stabile di Innovazione per l'Infanzia e la Gioventù” grazie l'attenzione rivolta alla pedagogia e allo formazione. Nel film in particolare sono inseriti piccoli esperimenti di interazione. Hai notato che nel film ci sono spesso dei momenti in cui i personaggi si rivolgono alla platea degli spettatori? Sei in grado di ricordarteli tutti? Ti piace l'idea che i Cuccioli e Maga Cornacchia ti parlino direttamente?
» Il titolo della pellicola cita Marco Polo che, attraverso il codice lasciato secoli prima ai veneziani, aiuta i Cuccioli nella loro avventura. Cosa sai della figura di questo esploratore e dei suoi lunghi viaggi? Approfondisci l'argomento.
» Il film ha avuto l'onore di essere presentato alla Conferenza Generale dell'Unesco di Parigi, come esempio di progetto finalizzato a promuovere la coscienza ambientale fra i giovani. Perché è così importante salvaguardare le città del mondo? Come mai i Cuccioli si sforzano tanto per Venezia? Infondo Maga Cornacchia non vuole distruggerla ma solo sostituire l'acqua della laguna con dell'asfalto, come quello delle strade. Non sarebbe più comodo per i veneziani poter girare a piedi o in macchina per la loro città? Perché secondo te tengono tanto all'acqua?
» All'interno del film ci sono delle citazioni di altre pellicole o di altri personaggi famosi. Soprattutto nella scena in cui Cuncun e Canbaluc vengono trasportati per magia nell'artico e in quella in cui Cilindro fa un'entrata spettacolare davanti ai suoi amici. Li hai notati? Sapresti dire quale sia il titolo del film e del personaggio a cui queste due scene fanno riferimento?
» La colonna sonora è stata eseguite dall'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, composta da 70 elementi e diretta dal maestro Gustav Kuhn, l'allievo prediletto di Herbert von Karajan. Hai mai sentito il nome di questo grande della musica classica? Sai che mestiere faceva?