Ragazzi miei

Film 2009 | Drammatico, +13 104 min.

Titolo originaleThe Boys Are Back
Anno2009
GenereDrammatico,
ProduzioneAustralia, Gran Bretagna
Durata104 minuti
Regia diScott Hicks
AttoriClive Owen, Emma Booth, Laura Fraser, George MacKay, Nicholas McAnulty Julia Blake, Chris Haywood, Erik Thomson, Natasha Little, Lewis Fitz-Gerald, Nakia Pires, Emma Lung, Georgina Naidu, Daniel Carter.
Uscitavenerdì 25 giugno 2010
DistribuzioneWalt Disney
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,82 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Scott Hicks. Un film con Clive Owen, Emma Booth, Laura Fraser, George MacKay, Nicholas McAnulty. Cast completo Titolo originale: The Boys Are Back. Genere Drammatico, - Australia, Gran Bretagna, 2009, durata 104 minuti. Uscita cinema venerdì 25 giugno 2010 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,82 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 8 luglio 2010

Dopo la prematura scomparsa della sua seconda moglie, Joe, ancora sconvolto da questa perdita improvvisa, deve far fronte alle quotidiane difficoltà familiari, cercando inoltre di aiutare il figlio minore Artie a superare il suo immenso dolore. In Italia al Box Office Ragazzi miei ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 14,4 mila euro e 3,8 mila euro nel primo weekend.

Ragazzi miei è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,82/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,33
PUBBLICO 3,12
CONSIGLIATO SÌ
Il film pone una serie di quesiti su come sia difficile imparare ad essere padri.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 23 giugno 2010
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 23 giugno 2010

Joe Warr è un giornalista sportivo britannico che si è trasferito in Australia per seguire la seconda moglie Katy dalla quale ha avuto un figlio, Artie. Il quale ha l'età di sei anni quando la madre muore per un tumore. Ora Joe, che è stato spesso lontano da casa per il suo lavoro si deve occupare del piccolo. La sua idea di base consiste nel lasciare ampia libertà al fanciullo. La situazione si fa più complessa quando Joe viene raggiunto per le vacanze estive da Harry, il figlio adolescente avuto dal primo matrimonio.
Clive Owen si cimenta con un personaggio molto diverso da quelli interpretati fino a questo punto della sua filmografia e lo fa grazie al libro autobiografico del giornalista britannico Simon Carr (che si è occupato non di sport ma di politica ma questa è l'unica sostanziale differenza). Non è mai facile per un attore portare senza retorica sullo schermo il ruolo di un vedovo rimasto con un bambino da crescere. La situazione si complica ulteriormente se poi c'è, come in questo caso, un altro figlio di primo letto con la cui adolescenza fare i conti.
È un film su cosa significhi essere padri oggi quello che Scott Hicks porta sullo schermo. Anche se gli manca la magmatica materia prima di film come Shine e Cuori in Atlantide il regista riesce a proporre (con una caduta nel patetico nelle apparizioni della moglie defunta) una serie di quesiti su come sia difficile imparare ad essere padri soprattutto quando questo ruolo è stato delegato a una prima e a una seconda consorte. Dire sempre di sì alle richieste dei figli? Porre il meno regole possibile per evitare l'aumento delle infrazioni? Joe le individua come possibili soluzioni. Lo fa in modo consapevole, non per conservare una sorta di quieto vivere e vuole essere davvero vicino ad Artie. Non si accorge però (ma sarà costretto a farlo) che i figli non chiedono di avere un amico a fianco. Gli amici se li vanno a cercare inizialmente nell'ambito scolastico e, una volta cresciuti, altrove. Nell'ambito familiare hanno invece bisogno di una guida che sappia dire dei sì ma anche dei no di cui hanno bisogno (magari per provare a contrastarli e con questo crescendo).
Il film mette a confronto tre figure maschili in fasi diverse della loro crescita. Tre. Perché non solo Artie ed Harry devono crescere. Deve farlo anche Joe, uscendo da un egoismo inconsapevole ma non per questo meno pericoloso. Quell'egoismo che emergerà anche solo per un'occasione ma che sarà sufficiente a fargli comprendere appieno il senso della parola responsabilità.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 24 ottobre 2010
rickydj

Un bel film con un grande interprete (Clive Owen) in un ruolo abbastanza difficile. Era forse facile cadere nella trappola dell' happy movie invece ne esce fuori un film ben sviluppato e semplice. Owen interpreta magistralmente il ruolo del padre che non aveva ancora compreso a fondo cosa volesse dire essere genitore, per lo meno fino alla morte della moglie.

mercoledì 20 aprile 2011
pjmix

La difficoltà di un padre, dopo aver perso la moglie, di dover crescere da solo un figlio. Questo è il tema centrale di un film pieno di vero sentimento; Joe (Cliwe Owen) non è decisamente un "uomo modello", ha difficoltà nel gestire la famiglia e l'ambiente familiare, ma nonostante questo si dedica completamente ad Arty, suo figlio avuto dalla seconda moglie, per cercare di fargli superare il trauma [...] Vai alla recensione »

martedì 30 giugno 2015
Great Steven

RAGAZZI MIEI (USA, 2010) diretto da SCOTT HICKS. Interpretato da CLIVE OWEN, EMMA BOOTH, LAURA FRASER, GEORGE MACKAY, NICHOLAS MCANULTY, JULIA BLAKE, CHRIS HAYWOOD, ERIK THOMSON Ha funto da fonte di ispirazione la storia vera di Simon Carr. Joe Warr è un giornalista sportivo che scrive articoli sul nuoto e sul tennis, e ha avuto due figli da due donne diverse, l’ultima delle quali [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 settembre 2010
ultimoboyscout

Film forte, duro e toccante ma senza eccessi mielosi ne voler a tutti i costi strappare facili lacrime, per strappare facili consensi. Invece fila via logico e reale molto ben interpretato da un grande come Clive Owen in un parte molto difficile. Simile per certi versi,ma inferiore, ad un altro film da noi più noto, "Solo un padre" con Luca Argentero.

domenica 16 maggio 2010
Valterino

coglie bene alcune sfumature psicologiche è realistico è cinico senza amarezza è insomma un istantanea di vita piu che un film

lunedì 26 aprile 2010
100spindle

HO VISTO IL FILM ALL'ESTERO IN LINGUA ORIGINALE. ALL'INIZIO CREDEVO DI ANNOIARMI, POI CHE LA STORIA POTESSE DIVENTARE LA SOLITA BANALITA' SENTIMENTALE ED INVECE NO. UNA OTTIMA INTERPRETAZIONE E UNA OTTIMA SCENEGGIATURA RENDONO QUESTA PELLICOLA GODIBILE, INTERESSANTE ED A TRATTI MOLTO COINVOLGENTE. UN VEDOVO CON FIGLI E INCONSOLABILE FA' SEMPRE TENEREZZA (PIU' DI UNA VEDOVA CHISSA' PERCHE'), MA IL [...] Vai alla recensione »

martedì 13 aprile 2010
100spindle

Ottimo film. In alcuni momenti lento, scontato e patetico ma nel suo scorrere ti rende partecipe, ti coinvolge e ti lascia provare le stesse emozioni del protagonista. Lo consiglio a tutti coloro che non cercano solo un paio di ore di divertimento, ma desiderano sognsre e partecipare alla storia.

lunedì 2 luglio 2012
Jicky

Clive Owen superlativo interpreta il film con un'intensità tale che fa rimpiangere la fatidica: "The end".

lunedì 2 agosto 2010
astromelia

i film sono fini a se stessi, non so se in questa sceneggiatura è stata rispettata la vera storia del protagonista,ma guarda caso queste vicende sono sempre viste dalla parte di persone facoltose con case inimmaginabili,ricchi da permettersi viaggi aerei in continuazione da un capo all'altro del mondo, vacanze, mantenere due figli con lo stipendio di un giornalista bla bla bla,mi pare che [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 luglio 2010
doni64

Forse perche' mi aspettavo di vedere un film molto commovente che ha toccato l'animo umano negli stati uniti..a detta dalla critica cinematografica......ma sinceramente per me e' un film scialbo di sentimenti,drammaticita',interpretazione con una trama passabile ......che non lascia traccia.Nel complesso un film piu' che discreto.Voto 6+

Frasi
"Non so se tu abbia mai visto la mappa della mente di una persona. A volte i dottori disegnano mappe di altre parti di te stesso e la tua mappa può diventare profondamente interessante, ma sorprendili mentre tentano di disegnare le mappe della mente di un bambino, che non solo è confusa ma si muove continuamente. Ci sono linee a zig zag, come quelle che segnano la tua temperatura su un grafico e queste sono forse strade dell'isola. Perché l'isola che non c'è è pur sempre un'isola."
Una frase di Joe Warr (Clive Owen)
dal film Ragazzi miei - a cura di Giulia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Tre uomini e una in gamba. I maschi sono un padre giornalista sportivo (Clive Owen) improvvisamente vedovo e i suoi due figli (il grande abbandonato in Inghilterra per anni e quindi rancoroso; il secondo così piccolo da produrre nei confronti del lutto solo furia cieca), mentre la donna è una mamma divorziata con ex marito ex tossicodipendente alle spalle.

Paola Casella
Europa

Storia vera di un giornalista, Joe (Owen), che lascia moglie e figlio in Inghilterra per andare a vivere in Australia con la donna di cui si è innamorato e che ha messo incinta. Quando la moglie muore, Joe si ritrova a fare da solo il mestiere più difficile del mondo: quello di genitore. Joe alleva Artie (Nicholas McAnulty) come un piccolo Mowgli, in uno stato semiselvaggio e secondo modalità maschili: [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Come Elio Germano nella "Nostra vita", Joe (Clive Owen), reporter inglese trapiantato in Australia per amore, rimane precocemente vedovo e deve occuparsi da solo dei figli. Nel caso si tratta di Artie, il piccolo avuto dalla defunta, e del suo fratellastro Harry, rampollo di primo letto di Joe. La soluzione per risarcire il bambino sembra quella di dargli una vita libera e senza regole; poi il padre [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

The wanton slaughter of mothers, a fixture of Hollywood drama for some time now, is given an international spin in “The Boys Are Back,” which takes place in an Australia of golden meadows and endless beaches. The star is Clive Owen, raffish and charming as ever but with his sex-symbol magnetism toned down in keeping with the melancholy subject. The film, directed by Scott Hicks (“Shine”) from a script [...] Vai alla recensione »

Betsy Sharkey
The Los Angeles Times

"The Boys Are Back," a sun-and-sorrow drenched story of love, loss and "free range" fatherhood starring Clive Owen, takes you back to a time not so long ago when kids hopped on bikes without helmets, jumped into lakes without water wings and onto trampolines without spotters, racing through childhood with reckless abandon. And reckless abandon is probably the best attitude to adopt when watching this [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Potevano chiamarlo "piccoli uomini" l'ultimo film di Scott Hicks. Perché quest'opera, tratta dal libro e dalla storia di Simon Carr, è un romanzo di formazione per maschi. Non molto originale - gli uomini lo sono raramente - ma efficace. Clive Owen, sempre bravo anche in un'intepretazione d'ordinanza come questa in cui comunque non rinuncia al suo fascino disordinato, è un padre assente.

Paola Casella
Europa

«Una donna ha bisogno di un uomo come un pesce di una bicicletta», scrisse la giornalista australiana Irina Dunn nel 1970, parafrasando un motto precedente. Come può allora un uomo sentirsi utile, o anche solo adeguato, in uno degli ambiti in cui le donne hanno sempre fatto la parte del leone, ovvero crescere i propri figli? È questa la premessa dell'ultimo film della Walt Disney Ragazzi miei, più [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 25 giugno 2010
Valeria Filippi

Padri, poliziotti e ragazze single Da Scott Hicks, regista dell'acclamato Shine, arriva il dramma familiare Ragazzi miei, che si affida al romanzo autobiografico di Simon Carr "The Boys Are Back in Town" per portare su grande schermo la commovente [...]

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