Narciso - Dietro ai cannoni, davanti ai muli

Ciso è il diminutivo di Narciso Dal Casòn, un uomo di 84 anni nato, cresciuto e vissuto in un paese della Valsugana, in Trentino, e sulle sue montagne, dove ha sempre esercitato il mestiere prima di mandriano, da giovane, poi come gestore di malga in prima persona. E'un uomo buono, saggio, burbero e scontroso ma sensibile e, come pochi, esperto della montagna e dei suoi segreti. Vive solo da quando, dopo aver allevato il suo unico figlio, giovane donna, Aruna, e al bambino, Samir, nato dalla loro unione. Ciso lo accoglie a braccia aperte, come il padre della parabola del figliol prodigo, e subito si affeziona, ricambiato, al nipotino e, sia pure con un'iniziale diffidenza e reticenza, anche alla madre. Diffidenza e reticenza originate dal fatto che, a parte il colore della pelle che però Ciso rapidamente supera, lei è musulmana e ciò dà origine a contrasti e reazioni diverse nella società paesana che è di antiche e radicate tradizioni cristiane. Ma tutto sembra a poco a poco venir superato in virtù del comportamento esemplare di Tommaso, dal fascino di Aruna e dell'irresistibile simpatia del piccolo Samir, nonché dalla fondamentale bontà e saggezza di Ciso il quale vede gli ultimi anni della sua vita finalmente allietati dagli affetti familiari che fino a tarda età gli sono stati preclusi. E il vecchio non vede l'ora che Tommaso e Aruna, non appena in possesso dei necessari documenti, si sposino, sia pure solo civilmente data la differente appartenenza religiosa, evitando anche il pericolo che madre e bambino vengano espulsi dall'Italia in quanto extracomunitari senza permesso di soggiorno. Ma ecco che sul più bello, quando il sogno sta per avverarsi, con l'aiuto del sindaco del paese, del parroco e di un valente e umano maresciallo del Carabinieri, un evento drammatico, una malattia incurabile imprevedibilmente rivelatasi nel figlio Tommaso, lo fa fuggire via. Il vecchio Ciso non resiste a questo ennesimo, durissimo colpo, che stronca anche la sua fortissima tempra di uomo di montagna. Ma sarà lui, in punto di morte, a sposare la donna indiana rendendo così possibile la sua permanenza e quella del figlioletto nella comunità che ormai li ha accettati e accolti in nome di quella tolleranza che rende possibile l'incontro di fedi e culture anche molto diverse e lontane tra loro.