Titolo originale | Brideshead Revisited |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Julian Jarrold |
Attori | Matthew Goode, Ben Whishaw, Hayley Atwell, Emma Thompson, Michael Gambon, Thomas Morrison Anna Madeley, David Barrass, Sarah Crowden, Stephen Carlile, Peter Barnes (II), Patrick Malahide, Richard Teverson, Joseph Beattie, Roger Walker, Mark Field, Mark Edel-Hunt. |
Uscita | venerdì 26 giugno 2009 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,83 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 novembre 2009
Il Capitano Charles Ryder durante la Seconda Guerra Mondiale viene coinvolto nella vita dell'aristocratica famiglia Flyte presso il castello di Brideshead. In Italia al Box Office Ritorno a Brideshead ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 55,4 mila euro e 13,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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1925. Oxford Charles Ryder, originario di Paddington e aspirante pittore, conosce il raffinato e trasgressivo Sebastian Flyte figlio di Lord e Lady Marchmain. Charles viene rapidamente attratto dalla vitalità di Sebastian divenendone l'amante e accettando di essere invitato nella sontuosa dimora di Brideshead. Nel corso di una delle visite conosce Julia, sorella di Sebastian, innamorandosene. La famiglia è però rigidamente cattolica e mentre può sopportare l'eccentricità del figlio non potrà mai ammettere che Julia possa sposare un 'ateo' come Charles.
Dopo Becoming Jane, con questo film ispirato a un romanzo di Evelyn Vaugh ( che aveva già avuto un adattamento televisivo in 11 episodi) si propone con sicurezza come il più valido continuatore possibile del cinema di James Ivory. Come lui infatti è in grado di gestire senza leziosità gratuite un film in costume. Sa lavorare su un'opera letteraria traendone la sostanza. Riesce a restituire al contempo l'apparenza esteriore di un'epoca e le tensioni sotterranee e spesso inconfessabili che la percorrono. Ama la cura per il décor e, come Ivory, denuncia le storture di un'epoca non nascondendo che in fondo in fondo avrebbe voluto viverci.
Nel raccontare la vicenda di Charles Ryder, agnostico di bassa estrazione sociale che tenta la scalata a una condizione superiore utilizzando come gradini I sentimenti e le stesse rigidità altrui, Jarrold ricostruisce con lucida precisione un mondo che sta scomparendo (quello della nobiltà di matrice rigidamente cattolica) ma che non può venire del tutto spento da chi rifiuta l'ipocrisia dell'apparente religiosità per costruire altre e nuove ipocrisie. L'anello debole della catena si rivela essere proprio chi apparentemente infrangeva tutte le regole ma che in realtà di regole nuove (legate a fedeltà e sincerità) aveva più che mai necessità: Sebastian. Jarrold ce ne propone la progressiva distruzione psicologica provando compassione per il personaggio. Un sentimento che non prova nei confronti degli altri. tutti in qualche modo protetti da una corazza di convenzioni che la Seconda Guerra Mondiale incrinerà irreversibilmente.
Un'Inghilterra terribilmente convenzionale e oleografica,nè più nè meno dell'Italia quando la rappresentano come “sole, pizz'e ammòre”, una recitazione ai limiti della kermesse annuale nell'oratorio dietro casa; lui, Charles, comprimario con Sebastian e lady Giulia, sembra il fratello minore (e peggio andato) di Rupert Everett, immobile nella sua fissità imbambolata per due ore e un quarto.
“Se mi chiedeste oggi chi sono…l’unica risposta che potrei dare di una qualche certezza sarebbe il mio nome: Charles Ryder.”(Charles Ryder) Reduce dall’esperienza di Becoming Jane, dove ci proponeva una fresca biografia della sempre amata scrittrice Jane Austen, Julian Jarrold conferma il suo sincero interesse per il passato nelle sue innumerevoli contraddizioni e caratterizz [...] Vai alla recensione »
In atmosfere e tratteggi d' Ivoriana memoria, Jarrold tratteggia, non senza un'ostentata eleganza, il declino di un'epoca, l'avvicendarsi della seconda guerra mondiale ch ene sottoline gradualmente la fase discendente e nella famiglia Flyte i primi rigurgiti del cambiamento emergono attraverso la ribellione del giovane Sebastian a un'educazione formale e convenzionale che poggia [...] Vai alla recensione »
L'ho visto ieri sera in Tv e mi è piaciuto molto!!!! Una regia perfetta, una scenografia studiata nei minimi particolari, la trama interessante e tutti gli attori bravissimi! Mette in evidenza i danni che può provocare un'educazione troppo rigida anche nell'età adulta. Toglie all'individuo la capacità di fare scelte in modo consapevole e libero da ogni retaggio [...] Vai alla recensione »
I paesaggi naturali,le architetture monumentali,i costumi eleganti e le acconciature femminili "alla maschietto":tutto molto godibile. Mi aspettavo una trasposizione un po' più emozionante,anche se a discolpa del regista bisogna riconoscere che é proprio lo stile della Vaugh ad accennare anziché urlare. Il personaggio di Sebastian é abbastanza irritante,un [...] Vai alla recensione »
Charles non diventa affatto l'amante di Sebastian, ne subisce il fascino e ne accetta un bacio, ma nulla nel film fa pensare a una relazione di quel tipo (nel film, ovviamente, il libro io non l'ho letto). Charles non si professa agnostico bensì ateo, è diverso.
Colpisce molto l'ortodossia cattolica in una nazione dove il cattolicesimo non è religione di stato. E attorno a questa rigidità ruota il destino dei protagonisti; sembra che a Brideshead si viva in un altro mondo dove l'amore per una volta soccombe.
soporifero.. e mi fermo qui perché DOPO AVERLO VISTO HO TROPPO SONNO PER SCRIVERE UNA RECENSIONE.... NOTTE A TUTTI!
“Brideshead Revisited,”Julian Jarrold’s strenuously picturesque adaptation of the novel by Evelyn Waugh, conducts a whirlwind tour of the quadrangles of Oxford and the canals of Venice, always returning to the grand country house of the title, impersonated with lapidary dignity by Castle Howard. At Brideshead, Charles Ryder (Matthew Goode), a young man with artistic ambition and no special pedigree, [...] Vai alla recensione »
La nobile semplicità dell'aristocrazia inglese di campagna nel 1923, l'osservanza religiosa implacabile della minoranza cattolica; il fascino di due giovani eleganti, cinici e buoni, fratello e sorella; le pene dell'amore contrastato. Ewelyn Waugh, magnifico scrittore inglese morto nel 1966, pubblicò Ritorno a Brideshead nel 1945, una volta tornato a casa dopo sei anni di guerra in Marina; nel 1981 [...] Vai alla recensione »
THE images from the 11-episode mini-series are still vivid, 27 years later. Louche young Oxford students in crisp linen suits (and one teddy bear) drinking endless cocktails. A spectacular country estate, dripping with treasures and crackling with religious, sexual and dynastic tensions. A delicately beautiful Jeremy Irons. It is those lingering memories, even more than Evelyn Waugh’s novel, that [...] Vai alla recensione »
To many contemporary viewers, " Brideshead Revisited" means not just Evelyn Waugh's original novel but also memories of the celebrated 1980s television miniseries starring Jeremy Irons. It was quite the event in its day, and the makers of this new feature film adaptation in essence have not just one but two source texts they are fated to be held up against.
La ricchezza aristocratica inglese è la più affascinante d'Europa, mai toccata dalla volgarità, pacata e calma, appassionata allo sport, alla natura, agli animali (cavalli, cani), con una sfumatura di semplicità borghese che non ne inquina la nobiltà, proprietaria di bellissime barche, priva di ostentazione. Il penultimo a essere caduto nella trappola è stato Woody Allen nel "Match Point", girato a [...] Vai alla recensione »
Brideshead revisited è un melodramma classico, con un Emma Thompson sempre in forma supportata da un cast all'altezza e dall'umile regia di Julian Jarrold, racconta dilemmi sentimentali e religiosi dell'aristrocrazia oxfordiana del 1925. Due ore e dodici minuti per disegnare una storia di epico intimismo (ormai vanno per la maggiore, specialmente se raccontate da mature signori nella vecchiaia, da [...] Vai alla recensione »
Lunghissimo flashback che dagli anni 40 ci porta alla Oxford di vent'anni prima raccontando le complesse vicende amorose dell'aspirante pittore Charles Ryder (Matthew Goode), nella sontuosa dimora di Brideshead della ricchissima famiglia dei Flyte con il loro figlio omosessuale. Tratto dall'omonimo romanzo di Evelyn Waugh, il lungo film, debitore delle atmosfere alla Maurice di James Ivory, deve mettere [...] Vai alla recensione »
Il soggetto, derivato dal romanzo di Evelyn Waugh, non è nuovo. In una cornice storica definita (il 1925), mette in scena gli stupori di un borghese ambizioso a contatto con fatti e misfatti della nobiltà britannica: vista come una struttura tribale e rituale che controlla i sentimenti, reprime e punisce i trasgressori. A Oxford Charles fa amicizia con l' ambiguo Sebastian, rampollo dell' alta società, [...] Vai alla recensione »