Ritorno a Brideshead |
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Un film di Julian Jarrold.
Con Matthew Goode, Ben Whishaw, Hayley Atwell, Emma Thompson, Michael Gambon.
continua»
Titolo originale Brideshead Revisited.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 135 min.
- Gran Bretagna 2008.
- Walt Disney
uscita venerdì 26 giugno 2009.
MYMONETRO
Ritorno a Brideshead
valutazione media:
2,83
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Semplicità e nobiltà
di Lietta Tornabuoni L’Espresso
La ricchezza aristocratica inglese è la più affascinante d'Europa, mai toccata dalla volgarità, pacata e calma, appassionata allo sport, alla natura, agli animali (cavalli, cani), con una sfumatura di semplicità borghese che non ne inquina la nobiltà, proprietaria di bellissime barche, priva di ostentazione. Il penultimo a essere caduto nella trappola è stato Woody Allen nel "Match Point", girato a Londra: magioni, prati verdi, camerieri riservati, serene feste famigliari, tennis, esagerazioni della generazione giovane. L'ultimo è questo "Ritorno a Brideshead" tratto dal romanzo di Evelyn Waughn (pubblicato in Italia da Bompiani), preceduto nel 1981 da una versione tv ammirevole interpretata da John Gielgud, Laurence Olivier} Jeremy Irons. Waughn, magnifico scrittore inglese morto nel 1966, è narratore perfetto degli inglesi aristocratici ricchi. Pubblicò "Ritorno a Brideshead" nel 1945, dopo sei anni di guerra in Marina (Africa, Grecia, Jugoslavia) e una svolta narrativo-ideologica: l'affresco sulla nobiltà cattolica di campagna, narrato con un mix di ammirazione nostalgica e spietato sarcasmo, veniva descritto non più soltanto con una scrittura critico-ironica, ma con una scrittura metaforica. Romanzo molto bello, divertente, elegante, distaccato, in parte autobiografico: nel 1923 a Oxford (università frequentata dallo scrittore) il protagonista fa amicizia con un omosessuale figlio di lord e viene invitato nella sontuosa dimora della famiglia dove si innamora della sorella dell'amico; ma i nobili parenti, rigidamente cattolici, si oppongono con tenacia a un matrimonio socialmente squilibrato. Non si può dire che il film sia bello (il lavoro di semplificazione compiuto dalla sceneggiatura impoverisce la vicenda) né che il cast sia di gran livello (come accade sempre più spesso, ai grandi attori vengono riservati piccoli ruoli spesso trascurabili, mentre i protagonisti sono giovani attori imbarazzati). Eppure il romanzo è così bello, così appassionato, che arriva a non perdere il suo ineliminabile fascino.
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