Visitors

Film 1984 | Fantascienza

Regia di Kevin Hooks, Gilbert M. Shilton, Cliff Bole, Bruce Seth Green, Paul Krasny, John Florea. Una serie con Jane Badler, June Chadwick, Jennifer Cooke, Robert Englund, Faye Grant. Cast completo Titolo originale: V. Genere Fantascienza - USA, 1984, Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento martedì 28 luglio 2009

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO N.D.

Preceduta da una campagna pubblicitaria del “terzo tipo” che minacciava l’imminente invasione dei visitors – in Italia la voce di Mario Silvestri su Canale 5 che tuonava “V-Visitors” fece tornare alla memoria quella di Orson Welles per La guerra dei mondi – la saga, che da due miniserie si è tradotta in telefilm, ha fatto storia anche per le metafore implicite che si celano dietro una storia sci-fi. A bordo di 31 astronavi con un diametro di 5 miglia ciascuna, i “visitatori” di altri pianeti sbarcano sulla Terra con intenzioni apparentemente pacifiche. Anzi: offrono le loro avanzate conoscenze scientifiche in cambio di assistenza nella produzione di un composto chimico necessario per la loro sopravvivenza. In realtà, dietro le loro sembianze umane si nascondono lucertoloni malvagi e cannibali che iniziano a schedare e rapire gli scienziati più in vista; coloro che si oppongono alla loro visita terrestre vengono trasformati in cibo. Il cameraman Mike Donovan (Marc Singer) scopre il complotto e inizia a organizzare la resistenza con la scienziata Faye Grant (Julie Parrish), il tecnico Ham Tyler (Michael Ironside) e il coraggioso Kyle (Jeff Yagher). Sul fronte opposto si schiera l’ambiziosa e determinata Diana (Jane Badler), assegnata ufficialmente alla sezione scientifica aliena ma che si rivela la vera mente degli invasori, assetata di potere, sesso e cibo umano nonché destinata a essere votata dai critici americani come “la migliore cattiva della fiction fantascientifica” (un giornalista l’ha etichettata come “una sorta di Dottor Mengele in gonnella”). In mezzo si collocano Willie (interpretato da un Robert Englund contemporaneo a Freddy Krueger), il visitor buono; Robin Maxwell (Blair Tefkin), la quale, dopo una relazione con un alieno, mette al mondo Elisabeth (Jennifer Cooke), dotata di potenti poteri extrasensoriali che non riesce a controllare; Lydia (June Chadwick), acerrima rivale extraterrestre di Diana; Nathan Bates (Lane Smith), un ricchissimo scienziato che stringe un patto di alleanza del “terzo tipo”; Charles (Duncan Regehr), un “visitatore” che costringe Diana a sposarlo salvo poi fare una brutta fine. L’allusione all’invasione e al regime nazista appare evidente fin da principio dalle stesse parole del creatore Kenneth Johnson (“la serie racconta del pericolo fascista negli Stati Uniti”), il quale ha tuttavia tratto l’idea originale dal romanzo del 1935 di Sinclair Lewis Non può succedere qui, in cui si descriveva una dittatura che riesce a instaurarsi in America. Nonostante gli stemmi sulle divise dei visitors del tutto simili alle svastiche e le astronavi fatte diventare sorta di lager moderni, la serie non disdegna tuttavia schegge umoristiche: come quando Diana, fresca sposa, si crogiola nella vasca da bagno con un paio di anguille. Tra i numeri del serial: 13 milioni di dollari il costo della prima miniserie, 14 quello della seconda (il budget più alto della storia della televisione americana fino a quel momento); più di 90 protagonisti parlanti, 120 set differenti, 300 persone impiegate nello staff, 3 telecamere impegnate in ogni scena d’azione, 6500 uniformi, senza contare i costosi effetti speciali: l’astronavemadre e le 5 navicelle di supporto sono state riprodotte in grandezza naturale negli studi della Warner Bros. a Burbank, in California. Robert Singer, Kenneth Johnson e Daniel H. Blatt – il quale ha affermato non senza qualche vanità che Visitors ha significato per la televisione quello che Incontri del terzo tipo di Spielbeg ha rappresentato per il cinema – firmano da produttori esecutivi. Joe Harnell compone la palpitante colonna sonora. Nel 1990 Michael Straczynsky, l’ideatore di Babylon 5, ha proposto un sequel che avrebbe dovuto intitolarsi V: The Next Chapter – Rebirth, ma il progetto cadde nel nulla perché giudicato troppo costoso dalla Warner. Una curiosità rassicurante: i roditori che Diana ingoia sono di cioccolato, con buona pace di Jane Badler e della sua dieta.

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