Titolo originale | De battre mon coeur s'est arreté |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Jacques Audiard |
Attori | Romain Duris, Aure Atika, Emmanuelle Devos, Niels Arestrup, Jonathan Zaccaï Gilles Cohen. |
Uscita | venerdì 11 novembre 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,26 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 marzo 2019
Tornano il tema dell'incomunicabilita' e dell'amore nel nuovo film di Jacques Audiard. Protagonista l'affascinante Roiman Duris. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office Tutti i battiti del mio cuore ha incassato 293 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Musica, battito di cuore, parole straniere. Con quale mezzo l'uomo comunica con i suoi simili?
Jacques Audiard, nel protagonista di "De battre mon coeur s'est arrêté", sembra fondere insieme la sordomuta e il galeotto del suo precedente Sulle mie labbra: Thomas è un ragazzo che sbriga affari loschi per il padre ma sogna di trovare la sua espressione nella musica seguendo le orme della madre morta, una famosa concertista. Per superare il provino che gli permetterebbe di iniziare la nuova carriera, si mette nelle mani di una musicista cinese che è appena arrivata in Francia e non parla la lingua.
L'incomunicabilità domina la vita di Tom: nel gioco di tradimenti che lo porta a fingere prima con la moglie del suo migliore amico e poi con l'amico stesso, nel dialogo con un russo che, involontariamente, cambierà la sua esistenza, nell'impossibilità di terminare la sua audizione da concertista.
Fino a quando compare sullo schermo la didascalia "due anni dopo" e, se si scopre che il bel Romain Duris ha trovato in qualche modo la sua voce, è il film a perdere comunicatività, volendo spiegare tutto per essere convincente.
Un ragazzo che vive in una terra di mezzo della legalità, risolvendo con la violenza il problema delle abitazioni occupate da abusivi, che evidentemente angoscia anche la Francia. La vicenda si disvela passo passo, e qui purtroppo c'è qualche difetto di doppiaggio talchè alcune parole, nella concitazione del discorso, risultano di difficile comprensione.
Mi ha fatto quasi paura vedere questo film. Si perché getta le basi di quello che potrebbe essere un qualsiasi ritratto biografico di un individuo, dove ogni cosa sembra perdere di senso, dove un uomo deve scontrarsi con ciò che rimane dell'incomunicabilità voluta e impostagli. Thomas ha a che fare con tante persone e tante figure che nascondono sempre qualcosa, [...] Vai alla recensione »
Grazie a Raimovie per avermi regalato la visione di questo film che in sala non credo sia mai passato. Ho trovato stupendo tutto di questo film, l'amore e l'odio mai così bene e espressi con una regia fra le più eleganti che mi sia mai capitato di vedere e con attori straordinari. Jacques Audiard è un grandissimo e pensare che non lo conoscevo.
Caldamente consigliato, anche a chi fugge i film francesi come la peste. Il regista e sceneggiatore Jacques Audiard ha fatto un lavoro straordinario (deve aver imparato la lezione da papà Michel, scrittore e dialoghista per 35 anni filati: non esiste attore nella Francia del (Dopoguerra che non abbia pronunciato una sua battuta). Basta la prima scena per capire quanto Audiard junior è bravo nella scrittura. [...] Vai alla recensione »
Rapsodia per un killer, in originale Fingers (cioè il cognome ma anche, letteralmente, le “dita” del protagonista Jimmy), segnò l’esordio di James Toback, sulle orme dell’appena precedente e coevo Martin Scorsese, di cui il regista era amico, ma già sorprendente per una libertà stilistica e contenutistica quasi improvvisata che era un pugno nello stomaco.
Di lavori sporchi ne abbiamo visti tanti ma Tom, immobiliarista col tirapugni, li batte tutti. Cravatte e guadagni da bravi borghesi, Tom e i suoi amici sgombrano a bastonate gli stabili occupati dai senzatetto per consegnarli agli speculatori. Soldi e adrenalina, il massimo. Ma il bel Tom comincia a non poterne più. Il padre, vera carogna, gli insegnò il “mestiere” e oggi, vecchio e malconcio, lo [...] Vai alla recensione »
Il titolo originale è un altro, suona più o meno come Il mio cuore ha smesso di battere. Giusto in quell’attimo di sospensione, quando il cuore non batte, si sprigiona qualcosa. È come trattenere il respiro: stai per cominciare a suonare il pianoforte a un’audizione, sei solo davanti a chi ti passa al setaccio e non riesci a tirare il fiato. Chi non respira muore, ma forse non è così per il protagonista [...] Vai alla recensione »
Meglio far soldi (non sempre onestamente) come l’immobiliarista o intraprendere l’ardua via dell’arte pianistica? Una scelta difficile per il trentenne Tom. Tra noir e asciutto ritratto psicologico, Jacques Audiard (Sulle mie labbra) superati i 50 anni si avvia sulla strada dello status di Autore. Al festival di Berlino, però, solo un premio alle musiche di Alexandre Desplat.
Un bel film può nascere anche dall’emozione provata vedendo un film precedente e dal conseguente desiderio di appropriarsene rifacendolo di sana pianta. E’ a il caso del regista Jacques Audiard, che per Tutti i battiti del mio cuore ha ripreso in mano Rapsodia per un killer (ovvero Fingers, I 978) di James Toback, da lui definito «la coda della cometa del cinema Usa Anni ‘70».
Mentre Parigi brucia, esce un titolo interessante dove la “ville lumière” è rappresentata più nell’ottica dell’”Odio” (il film di dieci anni fa che, retroattivamente, appare una premonizione degli avvenimenti odierni) che in quella delle commedie romantiche all’americana. Metà integrato, metà “casseur” come i giovani delle periferie metropolitane, il trentenne Tom si definisce immobiliarista: in realtà, [...] Vai alla recensione »
Jacques Audiard, sceneggiatore e regista, di recente, aveva avuto un meritato successo con un film, Sulle mie labbra, in cui riusciva a proporre delle psicologie molto studiate nell’ambito di quel «noir» che ha tanta tradizione nel cinema francese. Oggi si muove in quelle stesse cifre, ma in modo non del tutto convincente. Il suo nuovo personaggio, Tom.