Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Franco Piavoli |
Attori | Primo Gaburri, Mariella Fabbris, Ida Carnevali, Alessandra Agosti . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,46 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Uomo e Natura. Un rapporto difficile in un film troppo 'costruito'. In Italia al Box Office Al primo soffio di vento ha incassato 45,7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Antonio osserva gli immigrati che lavorano alla raccolta del grano nella sua proprietà. Li osserva con lo sguardo clinico dell'entomologo che studia una colonia di insetti.
Anche nella sua famiglia, le relazioni sono asettiche, pressochè assenti; la moglie e la zia sono rapite da pensieri d'amore e la figlia si aggira per i boschi come una ninfa.
Ancora una volta Piavoli affronta il tema dell'uomo e della Natura. Ma la classicità latina è lontana così come lo scorrere dei fiumi e delle stagioni. Ne esce così una descrizione formalmente ineccepibile ma 'fredda'. Ogni singola inquadratura è studiata al punto tale da svuotarsi dall'interno di quella parte di emotività estetica di cui il cinema ha pur sempre bisogno.
AL PRIMO SOFFIO DI VENTO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€16,90 | – |
Qualche volta il cinema approda alla poesia: in che altro modo introdurre Al primo soffio di vento di Franco Piavoli che ha richiesto una lavorazione di anni, ovvero tempi legati alla pura necessità artistica? Come in una commedia russa di Turgheniev o di Cechov, l’ambiente è una villa di campagna abitata da personaggi in preda ognuno a una segreta inquietudine che rimane implosa e non arriva a provocare [...] Vai alla recensione »
Cinema specialissimo, quello di Piavoli. Di poesia? Si può dire così. Il titolo è un verso dove Apollonio Rodio parla dell'innamoramento tra Giasone e Medea. Lei, nel bosco in attesa, quando egli appare trema come le foglie Al primo soffio di vento. Dunque: l'emozione dell'amore nascente. Il rimpianto per la propria giovinezza insegue una moglie delusa dal distacco in cui vede perso e isolato il marito. [...] Vai alla recensione »
Il nuovo lungometraggio del più celebre artigiano stanziale del cinema italiano. Non c'è una storia forte, non c'è un tema dominante, se non la sfida di raccontare le ore di una domenica in campagna nel “suono” del riposo della casa padronale, tra le note di un esercizio pianistico (da Satie) e la penombra che avvolge le stanze, mentre lontano alcuni lavoratori africani stagionali mietono il grano [...] Vai alla recensione »
A picco sul mondo, per un attimo trionfa il mezzogiorno. Da quest’ora segreta e solenne prende inizio Al primo soffio di vento (Italia, 2002, 85’). Tutto è immobile, in silenzio: il cielo netto e chiaro d’estate, l’aria che esulta di luce, i gialli infuocati del fieno, gli uomini e le donne rifugiati nell’ombra. A vent’ anni dal suo esordio, Franco Piavoli di nuovo misura l’incanto dell’essere.
Il desiderio di vivere racchiuso nei semi rossi di una melagrana matura: un uomo anziano e malato se la porta vicino alla bocca, ne assapora il gusto, ne coglie avido il profumo. È uno dei momenti più toccanti di Al primo soffio di vento, di Franco Piavoli. Pochi personaggi in una grande, meravigliosa casa. Adulti, anziani, adolescenti, colti dal mattino alla sera di un caldissimo giorno d’estate. Vai alla recensione »
Il cinema primordiale Salvatore Piscicelli, il cui nome resta legato alla primissima rinascita del cinema napoletano (Immacolata e Concetta), dopo uno strano itinerario che io ha portato dal naturalismo all’eros spinto al Dogma, torna in sordina con un film teorico e autoreferenziale. Protagonista di Alla fine della notte è un attore e regista di film brillanti, che è però sull’orlo della depressione. [...] Vai alla recensione »
Franco Piavoli è un poeta che compone con le immagini. La sua vena si esprime attraverso sinfonie di colori che della natura colgono le tonalità più intense e dell’animo umano le sfumature più intime. Come in Al primo soffio di vento: il titolo è un verso delle Argonautiche, in cui Apollonlo Rodio descrive l’incontro fra Giasone e Medea. Quando lui appare, lei trema e si agita come le fronde di un [...] Vai alla recensione »