Anno | 1998 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Antonio Capuano |
Attori | Silvio Orlando, Lola Pagnani, Teresa Saponangelo, Gigio Morra . |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 gennaio 2019
Si parte dal bambino, figlio del portiere che giocava a carte con De Sica nell' Oro di Napoli. Naturalmente adesso è un adulto, e continua a giocare a carte. In Italia al Box Office Polvere di Napoli ha incassato 119 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Si parte dal bambino, figlio del portiere che giocava a carte con De Sica nell' Oro di Napoli. Naturalmente adesso è un adulto, e continua a giocare a carte. Il resto è la solita corte dei miracoli napoletana, dove emergono i personaggi di Silvio Orlando, che sfida a duello il custode degli scavi di Pompei, e un musicista che diventa una sorta di re per una notte. C'è anche un concerto di extracomunitari in un campo di pomodori. Si sa che quasi sempre la napoletanità in cinema funziona, con una immediata reminiscenza "desichiana" poi è facile conquistare, anche se il riferimento al grande maestro si ferma lì.
POLVERE DI NAPOLI disponibile in DVD o BluRay |
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Se il grande De Sica ci ha mostrato l'Oro di Napoli, Capuano nel suo piccolo ce ne mostra la polvere. Fatta di tanti granelli composti da personaggi ora comici, ora tragici, ora grotteschi.Una polvere comunque magica, di una città che stupisce e fa innamorare. Anche nelle piccole, semplici, vicende del quotidiano.
Un autore colto ed impegnato, Antonio Capuano, scrive una sceneggiatura non convenzionale con Paolo Sorrentino per raccontare una Napoli altra rispetto a quella folkloristica, che, nonostante tutto, perdura nell’immaginario collettivo, e realizza un film surreale e visionario prendendo le mosse da un famoso episodio dell’Oro di Napoli del 1954 di De Sica.
Fa caldo, tanto caldo: il vento di scirocco schiaccia Napoli sotto la sua cappa africana, alzando una coltre bianca che avvolge persone, vicoli, antichi palazzi. Una calura soffocante, che fa da sottofondo ai cinque episodi di Polvere di Napoli, di Antonio Capuano. Polvere, non più oro, com’era nel film del “54 di De Sica, tratto dai racconti di Giuseppe Marotta: ma fra i granelli che si insinuano [...] Vai alla recensione »
“Infiniti sono gli aspetti splendidi e umili, tristi e gioiosi dei vicoli partenopei”: in queste parole che si leggevano all’inizio di L’oro di Napoli (1954) c’era l’immagine tradizionale della città. Con Cesare Zavattini e Giuseppe Marotta, Vittorio De Sica non se ne temeva la retorica. Nel film, proseguiva la scritta, si troveranno i segni “di quell’amore di vita, di quella pazienza e di quella [...] Vai alla recensione »