Anno | 1970 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Enrico Maria Salerno |
Attori | Florinda Bolkan, Tony Musante, Toti Dal Monte, Brizio Montinaro, Giuseppe Bella Sandro Grinfan. |
Tag | Da vedere 1970 |
MYmonetro | 3,92 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 21 agosto 2009
È il primo film diretto da Enrico Maria Salerno e fu uno dei più grandi successi del cinema italiano di quegli anni. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto 2 David di Donatello,
ASSOLUTAMENTE SÌ
|
È il primo film diretto da Enrico Maria Salerno e fu uno dei più grandi successi del cinema italiano di quegli anni. Scritto e sceneggiato dallo stesso Salerno (alla sceneggiatura collaborò anche Giuseppe Berto) questo film è ambientato a Venezia, qui fotografata splendidamente da Marcello Gatti. Un musicista della Fenice, affetto da un male incurabile, rivede la moglie da cui è separato e che nel frattempo si è legata a un altro uomo. La donna si accorge di essere ancora innamorata del marito che prima di morire riuscirà a dirigere un concerto, cosa che per anni non era mai riuscito a realizzare.
E.M.Salerno fu il demiurgo di questo azzardato progetto, soprattutto considerando l'epoca in cui fu elaborato; chiese allo scrittore G.Berto di scrivere un abbozzo di sceneggiatura ,alla cui stesura partecipò egli stesso. Lo scrittore si limitò a delinare i dialoghi, concentrando il tutto solo su due personaggi, come in una rappresentazione teatrale.
Enrico Maria Salerno ha avuto un'ottima idea nell'ambientare la storia di un malato incurabile che si avvicina sempre più alla morte in una Venezia che allora, nel 1970, sembrava molto più in agonia che non ora! Ottima l'ambientazione in un periodo poco turistico, nel far vedere quella che in genere è l'allegra Venezia piena di turisti, in un paesaggio terribilmente [...] Vai alla recensione »
Film frainteso all'epoca, considerato una"love story italian style", come si erano espressi vari critici, il film, in realtà, con forti, indiscutibili, ineliminabili elementi "manniani"(da Thomas Mann, "Der Tod in Venedig"-"Morte a Venezia"), emblematizza gli elementi fondamentali dell'esistenza: "La vie, l'amour e la mort", [...] Vai alla recensione »
Riuscito bene,senza dubbio,ma mi resta la sensazione dell'incompiuto. E.M.Salerno poteva articolare meglio la trama,arricchirla di qualche personaggio,girare un finale che,come lo vediamo,é davvero amputato. Due attori in gran sintonia,con una Bolkan mai così convincente. Le musiche,così belle,potevano,dovevano esser più sfruttate.
Enrico Maria Salerno ritrae la tormentata storia d'amore di Valeria ed Enrico, i due ormai separati, si rivedono a Venezia, secondo lei per rivedere le questioni burocratiche e la tutela del figlio, ma Enrico ha da svelarle una triste notizie, la sua morte da lì a poco. Film sentimental-drammatico che l'ambiente veneziano lo rende ancora più nostalgico regalandogli quel tocco [...] Vai alla recensione »
Questo film evoca in me ricordi e suggestioni bellissime, risalenti alla mia prima gioventù. Innazitutto la magia della città di Venezia - sempre bellissima, e 'raccontata' nel migliore dei modi - non può che rendere avvincente una sceneggiatura estremamente interessante, e dialoghi mai banali. Il racconto tuttavia, per i miei gusti, è eccessivamente melodrammatico, [...] Vai alla recensione »
Una meditazione sulla morte e sulla vita: difficili entrambe, dure, dolorose. Con lo sfondo di una città, Venezia, che, se non è morta, sembra morente e può benissimo venire assunta a simbolo di una simile meditazione. Al centro, lui e lei, ancora giovani, legati un giorno da un matrimonio tutto fuoco ed amore, ma adesso disuniti, lontani, lei con un altro uomo, e un altro figlio, in un’altra città, [...] Vai alla recensione »